Al negozio di animali.

di
genere
etero

Decido di prendermi un animale per compagnia ma gatto e cane non posso prenderli stando più fuori in giro per lavoro che in casa perciò credo che opterò per un pappagallo parlante che basta che abbia una scorta di cibo accanto al suo trespolo. Così salgo in macchina e vado dritto al negozio che sapevo dove si trovava in Roma. Entro lì e col commesso in mezz'ora vengo informato sulle necessità del pappagallo ed in seguito il mio nuovo compagno di vita arriverà dal Brasile, per la precisione si tratta di un Ara, noto per le penne variopinte prevalentemente rosso combinato col blu o verde ma a me interessava sapere che avrebbe parlato con me da anni solitario! Mentre firmavo l'impegno all'acquisto stabilito, entra nel negozio una donna di colore gran figa, dalle forme esuberanti, perciò un culo da rapire gli occhi a lungo e sento che lei si rivolge ad una commessa per avere un sacco di mangime per cani assai grande e pesante (50 Kg). Concluso col pappagallo che arriverà a Roma tra dieci giorni, mi avvicino come un predatore che afianca la preda, alla bella cioccolatona e mi offro per caricarle il sacco grande in macchina e lei mi risponde con un grazie contornato da un sorrisone che mi sconvolge animo, viscere ed il batacchione s'innalza sacrificatissimo nei pantaloni. Lo prendo e glielo carico nell'auto poi mi accingo ad invitarla al bar a prendere un aperitivo ma lei mi propone di seguirla a casa sua per offrirmi una bevanda tipica del suo paese: Brasile! Accetto prontamente l'invito e la seguo dietro la sua auto. Giunti a casa, in periferia, campagna per l'esattezza, il suo cane, un pastore tedesco, mi avvicina molto sospetto ma Lucy, la sua padrona gli dice di accettarmi perchè sono suo ospite e lui allora mi dà la sua zampa per salutarmi cordialmente e non più rignhiando. le scarico il sacco ed andiamo a prendere la bevanda propostami : In casa troviamo una ragazza ugualmente di colore ma veramente bellissima...una strafiga ed i miei occhi stanno per fare tilt tra la zia e la nipotina Elena: un viso dasogno, la bocca carnosa che ispira subito a chiederle un bocchino, gli occhioni che ti si magnano come si dice qui a Roma, un collo cigneo, il seno da acciuffarlo con grinta, il culo da carezzare, sculacciare, chiaramente è intuibile che sia sodissimo, duro come marmo e beato chi se lo pappa, sfondandoglielo; cosce nascoste appena da una minigonna come un fazzoletto da naso, lunghe ben tornite...che schianto!!. Mentre stò gustando la bevanda squisitissima, veniamo io e Lucy richiamati da un lamento di Elena che sta in bagno ed allora la zia premurosa va a chiederle cosa sta accadendo e la bambolina risponde che da giorni ha una costipazione tale che non riesce a svuotare il pancino. Caso vuole che io sia un Medico ed allora senza esitare, vado a prendere alla mia auto la borsa del mio lavoro e dò subito un particolare antidolorifico a Lucy per Elena e chiedo se hanno in casa il clistere da fare subito ad Elena. Lucy senza esitare mi dice di occuparmi di Elena intanto che lei va in Farmacia ad acquistare lo strumento adatto. Quindi Elena esce dal bagno e vedo che l'espressione del viso esprime un gran dolore ed allora la faccio distendere sul divano ed inizio a massaggirle la pancia, beandomi egoisticamente de carezzare la sua pelle di velluto, così giovanissima e lei ad un certo punto, avendo visto come sono eccitato col batacchio che quasi esplode dai calzoni, allora mi dice che potrei metterglielo nel culetto slargandoglielo un poco godendo insieme e magari così riesce a farci una bella svuotata di cacca. io rimango un pò basito ma lei non esita affatto e si dedica a slacciarmi la patta tirandomi fuori il cazzo e va a metterselo in bocca succhiando poi con foga ed allora in pochi minuti ho un'erezione da fare paura ma lei non hadubbi sul riuscire a penetrarla senza dolore ed allora prende un tubetto di crema per mani e spalma tutto sul cazzo e sul suo culetto già mettendosi alla pecorina invitandomi ad infilarglielo tutto dentro. Io confesso che non ci sto capendo più nulla, preso dal desiderio e non penso minimamente che sono un Medico ma anzi, appoggio il cazzo al suo piccolo ano e non mi curo affatto di sfasciare il dolce buchetto e anzi, spingo dentro tutto in un deciso colpo e lei allora lascia andare uno straziante urlo cheinsolitamente a me dà una carica, un'eccitazione tale da fregarmi lautamente del dolore che le stavo provocando ma anzi continuo ad incularla e lei poi invece m'implora di penetrarla con più focosità. Dopo una cavalcata del culetto arriva il momento di sborrare dentro di lei e...miracolo...Elena si toglie il cazzo dall'ano con la mano e, dopo avermi dato un bacio sulla guancia, corre in bagno e da lì sento una serie di lunghe scariche di merda. Dopo un lungo quarto d'ora la vedo venire in salotto e, dopo avermi infilato in bocca la sua lingua, si siede letteralmente con la fighina sul mio cazzone ancora ben dritto e smanioso di gustarsi la bambolina di cioccolata e lì abbiamo goduto pazzamente, poi, dopo una lunga sborrata, la metto a pancia sopra e la scopo nuovamente venendo poi per ben tre volte, ingrifatissimo di quanto era eccitante al solo guardare la sua espressione di gioia, di piacere che stava provando. Dopo Che si rivesti ed anch'io mi ricomposi, sentimmo arrivare Lucy che aveva in mano il clistere ma io le assicurai che Elena stava bene grazie all'antidolorifico che la aveva anche fatta liberare del problema al pancino. Lucy allora andò a farsi una doccia e l' Elena mi volle confessare che lei e sua zia stavano a Roma proprio per "svolgere la professione di prostituta". SEGUE.
di
scritto il
2024-03-24
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