Una mamma e una famiglia felice e anticonformista 7 - Tre grazie, un incesto ed una Dea del piacere.

di
genere
incesti

Edgar era venuto a prenderci con un grosso suv a 8 posti coi vetri oscurati.

Durante il viaggio, ci siamo accorti che anziché portarci verso l'hotel che avevamo prenotato, si stava dirigendo direttamente verso casa sua.

In realtà poi, avremmo scoperto che la sua non era più una vera casa ma un resort con una struttura centrale e tutto intorno dei bungalows assai lussuosi immersi in una natura lussureggiante.

Aveva cambiato decisamente tenore di vita e più tardi avremmo saputo come aveva fatto ed anche a cosa era destinata tutta quella magnifica struttura.

Già in macchina ci eravamo resi conto del fatto che non si trattasse di un vero mezzo di trasporto ma di un salotto su ruote trasformabile alla bisogna in una vera e propria camera da letto con tutti i confort compreso un televisore che , non appena avviati, aveva cominciato a trasmettere incredibili scene porno.

Alla guida si era messo proprio Edgar mentre dietro sul divano passeggeri eravamo seduti io mia madre e mia suocera mentre di fronte vi erano mio marito ed i due figli di Edgar.

L'occasione era troppo ghiotta e subito, mia madre e mia suocera eccitate dalle scene sul monitor, si erano inginocchiate davanti ai due giovani che le aspettavano già coi loro sciaboloni sguainati.

Io ero rimasta piacevolmente sorpresa dalla velocità con la quale le due donne avevano aderito a quell'invito, e mentre mio marito se l'era tirato fuori ed io mi toccavo con la fica ancora madida dello sperma di quello sconosciuto, mia madre e mia suocera avevano cominciato a fare due incredibili pompini scambiandosi di tanto in tanto i lecca lecca.

Il viaggio non era tanto lungo e dunque, in poco più di mezz'ora, mentre i ragazzi sborravano in bocca alle due donne, mio marito se ne era venuto segandosi mentre io, avevo avuto un orgasmo toccandomi e succhiandomi le dita bagnate di sperma e dei miei stessi umori.

Giunti sul posto, eravamo rimasti molto colpiti dal lusso e dalla presenza di molte persone che si aggiravano pressoché nude nel parco e nella zona piscina con una grande pista ed un bar assai attrezzato.

Dopo aver preso possesso del nostro spazioso bungalow ed esserci fatti tutti una doccia. indossando vestiti leggeri e trasparenti come avevamo visto fare dagli altri ospiti, eravamo andati in un settore del parco adibita a zona pranzo, all'ombra di spettacolari palme e da altra profumata e coloratissima vegetazione esotica.

A tavola ci stavano già aspettando Edgar coi suoi due figli che avevamo già conosciuto e.. assaggiato, in compagnia dell'altra figlia e della fidanzata di André (uno dei due figli).

Naturalmente, Edgar dopo averci spiegato che aveva disdetto lui stesso la prenotazione del nostro albergo, aveva voluto esaudire subito la nostra curiosità senza che noi gli ponessimo alcuna domanda.

Avevamo dunque saputo che la struttura comprendeva un resort di lusso ed un "Clube privado" quello che da noi si chiama club privé per coppie scambiste.

L'idea era venuta ad una ricca americana col marito cornuto il quale, sollecitato dalla moglie, aveva finanziato tutta la struttura all'interno della quale, la moglie era sicuramente la regina delle troie che si sollazzava con tutta la famiglia di Edgar e non solo e lui, il principe dei cornuti.

La figlia di Edgar era una bella ragazza, molto disinvolta e capace di parlare perfettamente la nostra lingua avendo studiato in una scuola italiana di Rio.

Accanto a lei, la fidanzata di André , Jessica, una ragazza bellissima, dall'aspetto statuario, di colore scuro con capelli neri lisci ed occhi dello stesso colore e dalle labbra carnose e tumide ricordo di antiche origini africane.

Ci aveva salutati ed abbracciati con indosso solo una stringatissima minigonna e scarpa dalla zeppa vertiginosa.

Seduta a tavola ci aveva incantati tutti col suo seno rigoglioso nudo, dalle grosse areole scure e dai capezzoli simili a bacche rosa.

Un incanto!

Una dea pronta per ogni rito dell'amore e capace di suscitare voglie peccaminose.

A tavola era seduta tra il fidanzato e la sorella e durante tutta la cena, si toccavano, si accarezzavano e si scambiavano baci con incredibile, disinvolta, naturalezza.

Dopo cena, ci eravamo trasferiti tutti in una zona protetta da siepi vicino alla pista da ballo.

L'umanità che si accalcava intorno alla pista era davvero magnifica, variopinta di razze e di colori, eccentrica negli atteggiamenti esibizionisti senza veli ne censure di sorta.

Prevalevano donne dal piglio autoritario con accanto maschioni incredibili e mariti sottomessi e compiacenti.

Una delle prime cose che mi avevano colpita assai favorevolmente, era una coppia sulla quarantina, seduta in un salottino accanto al nostro.

Insieme a loro vi era una ragazza bionda, completamente nuda che somigliava in modo incredibile alla mamma anche lei bionda, dalla pelle chiara e dagli occhi color verde smeraldo.

Ad un tratto, l'uomo (Il padre, avremmo saputo dopo) si era alzato e prendendola per mano l'aveva portata in mezzo alla pista ed aveva dato inizio abbracciato a lei, ad un bello che per la bellezza della coppia e la sua carica erotica, aveva incantato tutti al punto che dopo un po', erano rimasti soli sulla pista mentre intorno si era formato un cerchio di uomini e donne eccitati dallo spettacolo.

Via via che i minuti passavano, i loro baci appassionati e le loro carezze divenivano più audaci sino a che l'uomo, lasciando scivolare la ragazza a terra in posizione supina, non le si era sdraiato addosso per penetrarla alla missionaria.

I loro corpi parevano fondersi nei movimenti profondi e leggeri mentre la mani scorrevano lievi su ogni lembo di pelle e le labbra si sfioravano e si risucchiavano a vicenda in una simulazione di coito orale mentre in basso, la danza aumentava il suo ritmo.

Eravamo tutti ammaliati da quella scena che mi aveva anche rincuorata nel fatto che non eravamo i soli al mondo ad avere rapporti incestuosi.

Incantati, letteralmente incantati eravamo.

Non sapevamo ancora però, che di li a poco, un colpo di scena, avrebbe cambiato completamente il corso di quella prima notte a Rio.

D'un tratto, con un colpo di reni ben coordinato, i due corpi avevano cambiato la loro postura facendo trovare l'uomo disteso supino con la ragazza che, infilzata su di lui, lo cavalcava, col torace eretto, le mani sul petto villoso del padre, i seni sballottati ed i capelli lanciati al vento come un'amazzone al galoppo.

A quel punto Jessica (La bella fidanzata del figlio di Edgar), alzandosi dalla sua poltroncina, si era diretta verso di loro dando a sua volta spettacolo col suo corpo statuario, delle gambe lunghe ed affusolate, una vita stretta ed un culo di marmo.. un vero schianto!

Un fenomeno della natura!

Avvicinandosi alla coppia, aveva scavalcato il corpo dell'uomo ponendosi col bacino davanti al viso della ragazza e, con un coupe de theatre, aveva lasciato scivolare a terra la minigonna mettendo in mostra, una enorme proboscide nera con due testicoli glabri che gli pendevano tra le gambe.

Wow! Era stato il grido di stupore che si era levato dagli sbalorditi spettatori.

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scritto il
2024-01-24
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