Rossella - Capitolo 6

di
genere
dominazione

Intanto Sonia, dopo aver continuato l’estenuante opera di spennellaménto oliando e massaggiando ogni centimetro dei miei genitali, abbandonò il pennello per dedicarsi al mio corpo con le sue mani. L’olio era ovunque e Sonia si era concentrata sui miei capezzoli: il suo sguardo che ogni tanto incrociava il mio era a dir poco provocante.
“Sei fantastica Sonia! Mi stai facendo ammattire!”
Si stava godendo il fatto di avermi sotto le sue dita, la sua bocca leggermente aperta e il sorrisetto stampato sulle sue labbra le conferivano un’aria fortemente sconcia. Poco tempo dopo fu il turno dei testicoli:
“Vedrà che le riempiamo per bene queste palle!”
Nel proferire tali parole si tolse il camice rimanendo in un intimo di due pezzi di colore bianco; non aveva molto seno, forse una scarsa terza misura, ma in compenso il suo culetto, esaltato da un fantastico perizoma, era perfetto. Il massaggio era estremamente sensuale e stavo morendo dalla voglia di masturbarmi: oh quanto lo avrei voluto! Mi sarei svuotato completamente schizzando fino al soffitto!
“Ed ora è il momento della sorpresa!”
Sonia sollevò lo schienale del mio lettino a 45°, poi azionò un telecomando e la tenda che copriva l’intera parete di fronte a me iniziò ad aprirsi: PORCA PUTTANA! non si trattava di una finestra bensì di una vetrata che metteva in comunicazione la nostra saletta con un’altra sala massaggi più fortemente illuminata della nostra. Di colpo fui lievemente accecato dall’ingresso della luce e mentre le sagome che si visualizzavano prendevano man mano una forma più chiara, Sonia spiegava la funzionalità di quella finta parete:
“Noi vediamo e sentiamo loro, ma loro non ci possono vedere! Inoltre la completa insonorizzazione delle sale ci rende del tutto nascosti e isolati: in questo momento signor Bruno è un voyeur a tutti gli effetti”
“Ma quella è …ROSSELLA!!!”
Nell’altra sala ad una distanza di poco più di tre metri c’era Rossella; come me si trovava distesa supina in un lettino per massaggi completamente nuda, ricoperta di olio e con le gambe spalancate sotto le mani di una massaggiatrice che si stava prendendo cura delle sue parti intime.
Anche Carla, la ragazza che ci aveva ricevuti, era lì intenta a legare Rossella al lettino bloccandole i polsi su ciascuna sponda e legando le caviglie alle cosce, bloccandole e tenendole costantemente aperte grazie ad una corda tesa che scorreva proprio sotto il lettino:
“Meglio tenerti ferma perché tra poco comincerai a trasformarti in una cagna in calore priva di ogni freno inibitorio, pronta a farti sbattere dal primo cazzo che ti passerà a tiro!”
Rossella aveva il viso tirato e la bocca semichiusa, come se avesse fatto una maratona, gemeva ma non rispondeva alle provocazioni di Carla che subito dopo le dava un lungo, partecipato e languidissimo bacio.
Inutile dire che quella visione mi fece iper-eccitare e fui percorso da un brivido che attraversò tutto il corpo; il mio cazzo diventava sempre più grosso, solcato dalle vene che sembravano scoppiare, mentre Sonia continuava a massaggiarmi le palle e mi spiegava quanto stava succedendo nell’altra stanza:
“La tua compagna ha ricevuto un trattamento analogo al tuo, lavorata di pennello…ora la mia collega Carmen sta massaggiando grandi labbra e clitoride. Guarda il suo viso: ha già una voglia matta di essere scopata e ancora è presto…!”
“Sarà già venuta?”
“No, Carmen è bravissima a tenerla al limite, la masturberà fino a farla impazzire!”
Carmen, diversamente dall’esile Sonia, era di presenza giunonica con due tette enormi e delle braccia muscolose. Avrà avuto tra i 40 e i 50 anni, alta 1,70 con capelli castani corti a caschetto e degli occhi verde-acceso.
Intanto, la porta della nostra saletta si aprì, si trattava di Carla che aveva abbandonato Rossella per venire a farmi visita:
“Allora signor Bruno come procede?”
“Direi alla grande! …ed ora che posso anche godere della vista del trattamento di Rossella, penso che farò proprio fatica a resistere…!”
“Eh sì! Organizziamo sempre questo spettacolino per le coppie, ma poi perché resistere?”
Così dicendo, Carla si avvicinò al lettino e chiedendo a Sonia di continuare a massaggiarmi le palle si abbassò e imboccò il mio uccello dando luogo ad un lento pompino, inizialmente lavorando la cappella e poi ingoiando anche il resto del tronco, salendo e scendendo senza mai fermarsi. Fortemente provocato dal lavoro di Sonia, la mia eccitazione era ormai incontrollabile: il mio sguardo oscillava tra Carla, piegata a 90 gradi concentrata in un intenso lavoro di bocca, e Rossella che cominciava a contorcersi dalla goduria di un piacere mai provato sotto le mani della sua massaggiatrice.
“Oh Cazzo sto per scoppiare!!!”
Carla accelerò meravigliosamente il movimento della testa e Sonia mi diede il colpo di grazia intensificando la pressione sui testicoli:
“Sborra maiale!!!”
“Oh sii!!! VENGOOO!!! OHH…CAZZO!!! Siiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!”
Mentre venivo Carla non smise un attimo di spompinarmi e anzi, iniziò a succhiare quanto più poteva facilitando la fuoriuscita dello sperma, se pure non ce ne fosse proprio bisogno. La sensazione fu incredibile:
“UHH che magnifiche TROIE che siete!!! Eh che pompa!!!”
Carla aveva tutto il mio sperma in bocca, mi guardò con aria perversa e soddisfatta, quindi uscì dalla saletta. Nel frattempo Sonia completò l’opera:
“Penso io a ripulirti e poi riprenderò a lavorarti fino a farti riempire nuovamente i coglioni!”
Si chinò con la bocca e completò l’opera di pulizia succhiando e leccando via quanto ancora c’era depositato sopra i miei genitali. Di fronte a me la massaggiatrice, Carmen, aveva iniziato a masturbare Rossella impiegando un vibratore Magic Wand con movimenti circolari tra le piccole e le grandi labbra. Non appena Carla fece la sua comparsa nella stanza, Carmen spostò il vibratore sul clitoride tenendolo pressato in quel punto.
“DAI TROIA! È ARRIVATO IL MOMENTO DI SCHIZZARE!!!”
Rossella, stremata dalla masturbazione che non era cessata un attimo, lanciò un urlo liberatorio e iniziò a squirtare. Il liquido arrivò a bagnare la vetrata che in quel lato della parete era un grande specchio. Quasi contemporaneamente, Carla si chinò nuovamente su Rossella riversando tutto il contenuto della sua bocca, un mix di sperma e saliva, in quella di Rossella che aveva il viso stravolto dall’orgasmo finalmente arrivato. Rossella non amava ingoiare sperma, ma in quella circostanza non riuscì a sottrarsi e una seppur minima quantità di liquido pastoso era finita nel suo stomaco.
Pochi minuti di pausa e Carla aveva ripreso a martellarla, questa volta con due vibratori: il Magic Wand con il quale tormentava la povera Rossella tra grandi labbra e clitoride e un ovetto vibratore che aveva inserito nella sua vagina.
“Oddio!!! Mi state distruggendo!”
“…e scommetto che vorresti un ben pezzo di carne che scavi in quella fichetta…”
“Oh Siiii! Scopatemi vi prego!”
“Eh no, cara! Prima ti facciamo schizzare a ripetizione e poi ti diamo un bel cazzone…e sarai tu a chiederlo! …anzi, dovrai implorarlo urlando!”
Rossella inarcava la schiena e buttava la testa all’indietro, sconvolta dall’incessante piacere che Carmen le dava attraverso i due vibratori, le cui velocità di vibrazione cambiavano continuamente. Di fronte a queste potenti visioni erotiche il mio cazzo non fece fatica ad indurirsi nuovamente, mentre Sonia commentava quel che accadeva sotto i miei occhi:
“La sua amata fidanzatina Rossella si sta sciogliendo e pian piano si trasformerà in una sudicia cagna in calore! Attraverso quella parete ho visto di tutto: dolci ragazze e signore per bene pronte a tutto, anche alle più schifose perversioni pur di raggiungere il proprio piacere e godere senza inibizioni, delle autentiche troie da monta!”.
Man mano che scorreva il tempo Rossella veniva trattata sempre più da troia e apostrofata da Carmen con pesanti insulti e sembrava quasi che lei godesse a subire questo trattamento.
“ODDIOOO!!! VENGOOOO!!!”
“Godi TROIA!!!”
Rossella aveva ancora spruzzato in aria il proprio piacere.
L’eccitazione era salita nuovamente alle stelle e la mia cappella aveva ripreso a pulsare sotto i colpi di lingua di Sonia che questa volta aveva ripreso a lavorarmi con la sua calda bocca. Intanto, Rossella aveva iniziato a mugolare con maggiore forza e forse quasi con rabbia: non ne poteva più di quella continua masturbazione voleva di più... Carmen lo sapeva e insieme a Carla, che aveva fatto rientro nella saletta, la incalzava provocandola ed cercando di estorcerle i suoi desideri nascosti.
“Uhh ma guarda che labbra gonfie e arrossate che abbiamo qui…dillo che sei una cagna in calore che non ne può più! Dillo che vuoi un bel cazzone che ti sfondi per bene!”
“SIII!!! Voglio un cazzo!”
“Non ho sentito TROIA! CHE COSA VUOI?”
“VOGLIO UN CAZZO!!! VOGLIO ESSERE SBATTUTA COME UNA CAGNA!!!”
A quel punto intervenne Carla dandole un bacio in bocca e succhiandole la lingua:
“…e noi accontentiamo sempre i nostri clienti! Vado a recuperare un bel cazzone e te lo preparo…”
Mentre Sonia continuava lentamente a spompinarmi facendo attenzione a non farmi venire, il mio sguardo era stato rapito dalla camminata sensuale di Carla che, sfilatasi il camice, metteva in luce un culo grandioso appena coperto da uno spettacolare tanga e abbellito dal tatuaggio di una farfalla sopra l’osso sacro. Sonia, sentita l’intensità del mio respiro e quindi accortasi dell’aumentata eccitazione, attenuò l’intensità del suo pompino, ma continuò con le sue provocazioni sorridendo in modo perverso:
“La fidanzatina ha proprio voglia di cazzo! Dica la verità: vorrebbe scoparsela o preferirebbe affondare il suo uccello nel culo di Carla?”
“Vi scoperei e vi inculerei tutte quante!”
“Wow!!!…o forse le piacerebbe vederla scopata da qualche altro maschio?”
“Mi piace vederla godere! E più gode e più sono contento…anche se viene sbattuta da altri cazzi e …certo, vorrei farmela anch’io …uhh!!! quanto sei troia Sonia! Ma tu non hai voglia di farti una bella cavalcata sul mio cazzo o ti ritieni troppo professionale per farlo?”
Sonia si staccò dal mio uccello, fece una breve risata e guardandomi negli occhi mi rispose:
“Professionale? Sono nata troia e vivo per il cazzo e stai sicuro che tra non molto mi spaccherò fica e culo sul tuo magnifico cazzone che sto tirando nuovamente a lucido, sicura che la tua resistenza mi appagherà e mi farà sborrare in modo indecente…come sta sborrando la tua troietta fidanzata!!!”
Reclinai la testa all’indietro come in segno di resa perché ero sicuro che quella porca di Sonia mi avrebbe svuotato di ogni energia.
Continua… … (per eventuali commenti o suggerimenti - dukeduke1069@yahoo.com)
di
scritto il
2023-09-08
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