Mia figlia Alessia 4

di
genere
incesti

Eh brava Alessia, nello stesso giorno si era beccata una doppia arrivata in faccia e tutto questo fatto da me che sono il suo papà. Avevo scoperto che le piaceva tanto il cazzo e non disprezzava neanche lo sperma in bocca, da premettere che per tutto questo dovevo ringraziare anche la sua amica del cuore che con le sue parole l'aveva convinta ad iniziare a giocare con me. Io poi ne ero strafelice, avrei dovuto dirle che non si possono fare certe cose con il suo papi, invece con mio immenso piacere l'avevo anche scopata poco prima. Alessia ritornò in piedi scendendo dal tavolo, ancora tutta nuda e con il viso bagnato dello sperma che aveva sulla pelle, La sua amica l'aiutò a ripulirsi leccandola sulla faccia, era uno spettacolo vederle, io invece mi stavo ricomponendo velocemente. Andai via da lì poco dopo, le ragazze gentilmente mi fecero un caffè e poi le abbandonai per fare ritorno da mia moglie. In auto non potendo essere ascoltato da nessuno telefonai ad Alessia e le dissi che la volevo ancora, quella scopata non doveva essere né la prima e nemmeno l'ultima volta, io avevo bisogno del suo corpo e lei mi rispose di avere bisogno ancora di me e del mio cazzo enorme che tanto l'aveva fatta godere e divertire. Varcai la porta di casa al mio rientro convinto di ritrovarmi mia moglie ma non c'era nessuno, sul tavolo c'erano appoggiati un paio di piatti come cena per me e mia figlia ed accanto un biglietto che mi avvertiva della sua assenza perché era andata dalla madre, per il troppo caldo mia suocera aveva avuto un abbassamento di pressione e quindi era andata a sincerarsi delle sue condizioni. La telefonai per avere ulteriori notizie ma anche per sincerarmi che non sarebbe rientrata di lì a breve, nella mente pensavo già di riscendere per correre a recuperare Alessia a casa della sua amica. Mia moglie al telefono mi disse di stare tranquillo, che era tutto già passato e di non aspettarla per cena perché sarebbe rimasta lì a cucinare per i suoi genitori permettendo alla madre di riposare, non desideravo altro che sentirmi queste sue parole al telefono. Quindi in quel momento, senza nemmeno sedermi un po', mi avviai all'ingresso di casa per scendere a prendere l'auto in garage. Fortuna volle che anche mia figlia si ritirò, il rumore della sua chiave nella serratura me ne preannunciò il rientro. Agganciai il telefono a mia moglie per dare la buona notizia ad Alessia ma lei mi anticipò dicendo che sapeva già tutto, la mamma poco prima aveva già avvertito anche lei al cellulare. Eravamo soli, questo voleva dire che potevamo divertirci tranquillamente. Per prima cosa incollammo subito le nostre labbra baciandoci con passione, poi subito dopo questi primi minuti di pazzia la portai verso il bagno, avevamo bisogno entrambi di una doccia fresca per toglierci da dosso l'odore del sesso che avevamo fatto prima sul tavolo a casa della sua amica. Alessia tolse in un secondo quei pochi panni che indossava, la mutandina del costume scivolò a terra e con le mani dietro la schiena slacciò il suo reggiseno. Era un'altra volta nuda ai miei occhi nel giro di poche ore, tutto sembrava un sogno ma invece era una piacevole realtà. Anche io come fece lei, mi denudai in fretta per raggiungerla dentro la cabina doccia, in due si stava benissimo. La posizionai con le spalle al muro ed approfittando della posizione ripresi a baciarla, prima sulle labbra poi al collo ed infine scesi con la bocca alle sue tette. Aveva due aureole perfette e quei capezzoli eccitati che puntavano dritti verso di me, con una mano inizia a palparne uno mente con la lingua leccavo l'altro seno. Alessia godeva, mi disse che ero proprio un gran maiale per come la stavo trattando, lei non poteva immaginare mica quanto desiderio avevo avuto in corpo per tutti questi anni. Le spiegai che molte volte da dietro la serratura della porta del bagno, spiavo le sue forme e che poi andavo via appena mi saliva la voglia di dedicarle una sega. Alessia mi sorrise come una che si finge sorpresa per certi discorsi, ma poi anche lei mi disse di non essere stata proprio una santarellina durante l'adolescenza, non le dispiaceva giocare con il cazzo dei suoi amichetti a scuola. In quel momento lo stava facendo con il mio, mi massaggiava le palle e lo segava lentamente mentre ci stavamo insaponando. Dopo un po' uscimmo dalla doccia per asciugarci e le proposi di andare in camera sua per consumare il desiderio che avevamo entrambi, Alessia la reputò un ottima idea. Tolse l'accappatoio di dosso, era nuovamente tutta nuda e profumava di bagnoschiuma, io invece dietro di lei attendevo che usciva dal bagno per seguirla. Mi sorprese quando cominciai a sentire la sua mano cercare il mio cazzo dentro all'accappatoio, lo afferrò stretto e come un cagnolino al guinzaglio mi teneva così trascinandomi verso la sua cameretta. Arrivati accanto al suo letto, si mise seduta sul bordo, aveva il viso all'altezza giusta per ammirare con i suoi occhi la mia completa erezione.

"papi è duro per me adesso ?"

"ohhh si amore... fammi sentire come ci giochi con la bocca !"

era al massimo del piacere in quel momento, volevo vederla leccare la cappella e magari godermi un po' della sua bocca che lo avrebbe accolto tutto dentro. Usò una delicatezza enorme, le sue labbra prima lo baciarono interamente e poi con la lingua cominciò a leccarlo.

,"ohhh Alessia quanto sei brava, succhialo bene, vedo che ti piace !"

non disse una sola parola, aveva la bocca sempre impegnata con il mio cazzo, mi fece solo un cenno di assenso con la testa. Le dissi che era brava e stava proprio facendo un bel pompino, ero sorpreso dalla sua abilità ma mi faceva piacere che lo stava gradendo. Poco dopo le chiesi di stendersi sul letto, la sua bocca aveva fatto già abbastanza ed era giunto il momento per me di ricambiare la leccata. Una figa stupenda mi si spalancò davanti quando Alessia apri le sue gambe, mi posizionai proprio nel loro mezzo e con la lingua cominciai a leccarla tutta.

"papi mi fai impazzire...."

erano tutte parole sconnesse dettate dal piacere che stava provando. Leccavo con avarizia tutto quello che mi si presentava davanti e sulla lingua sentivo copiosamente i suoi umori che la bagnavano tutta. Quando capii che era giunto il momento di entrarle dentro la feci girare per metterla di schiena, a pecora, per godere anche della presenza di quel suo culetto stupendo che mi piace da morire. Mi accolse dentro con una leggera difficoltà, la dimensione del mio cazzo rapportata all'ingresso della sua figa era tanta, ma quando poi iniziai a scoparla ne provava solo piacere. All'arrivo del mio orgasmo uscii fuori di lì, la feci rigirare e come le altre volte le riempii la faccia di caldo sperma.

Continua...
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scritto il
2023-09-13
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