Le vecchie foto 5

di
genere
tradimenti

Il giorno dopo era appunto sabato.
Alla mattina mi disse: “ti spiego di oggi: ho un incontro oggi pomeriggio.”
“Ma come un incontro oggi pomeriggio? Ma io sono a casa, sono libero… cioè te ne esci e vai così a… scopare?”
“Sì certo, ormai hai scoperto tutto non c’è ragione di fingere e nascondersi no? Cioè se fosse stato prima avrei dovuto organizzare tutto ma tanto ormai…”
“E io?”
“Tu? Resti qua, fai quello che vuoi, mi aspetti… ti ho detto cosa facciamo di solito dopo, quando torno. Possiamo farlo anche oggi solo che saprai cosa c’è stato prima!”
“Sì ma non lo sapevo… e invece adesso…”
“Adesso sai tutto quello che farà tua moglie, mi pare che finora ti sia piaciuto no?”
“E ti farai fare delle foto?”
“Non era in programma ma se vuoi gli posso chiedere.”
“Potresti mandarmele in diretta…”
“Anche questo glielo posso chiedere… però a una condizione: non devi segarti. Così sarai bello eccitato quando tornerò.”
L’argomento tornó fuori a pranzo.
“Gliene ho parlato, gli ho detto che sai tutto e delle foto. Ha detto che va bene, gli darò il mio cellulare.”
“Ok grazie.”
“Ora vado a prepararmi.”
“Aspetta ma… di solito come facevi? Quando ero a casa?”
“Mi vestivo normale poi mi cambiavo fuori ora invece non serve.”
“Posso guardare finché ti vesti?”
“Certo ma ora vado a farmi una doccia.”
Finita la doccia mi chiamò in camera.
“Allora prima mi metto questo perizoma… poi le calze autoreggenti…”
Indossò tutto poi “ora questo reggiseno… vedi è fatto apposta, è un balconcino per tenere su le tettone ma i capezzoli sono liberi…”
“Ma a che ti serve scusa?”
“Ma come? Così si vedono i capezzoli sotto!”
Non ne aveva molto bisogno, oltre ad avere le tette grosse aveva i capezzoli duri e sporgenti, tanto che alle volte si vedevano anche sotto il reggiseno.
Spesso avevo colto uomini a guardare, e non potevo biasimarli perché erano davvero in evidenza.
Mise sopra una maglietta scollata e aderente, che le copriva appena la pancia ma sbatteva in faccia le tette.
Poi si mise una minigonna che le arrivava giusto a coprire le autoreggenti e tacchi alti.
“Esci così?”
“Sì certo, ciao amore ci vediamo dopo, tieni il cellulare acceso.” Mi diede un bacio poi uscì in auto.
Venti minuti dopo mi arrivò il primo messaggio con la foto. Era in un’altra auto, seduta al posto del passeggero, con maglietta tirata giù e le tette scoperte, a gambe aperte a far vedere le mutandine.
Stava girando così per strada, non potevo saperlo.
Dopo pochi minuti mi arrivò un’altra foto, una mano femminile, la sua mano che afferrava saldamente il cazzo del guidatore.
La foto che arrivò subito dopo mostrava lei appoggiata sulle gambe di lui con la testa e il suo cazzo sul suo viso. Nessun stupore che arrivò immediatamente la foto con il cazzo in bocca. Lo stava spompinando in auto, spero che fosse un posto appartato. Tra le varie foto del pompino arrivò anche quella della mano di lui sul suo culo, la gonna del tutto sollevata.
Inutile dire che ce lo avevo durissimo, morirò dalla voglia di segarmi ma resistevo come mi aveva chiesto.
Dopo diversi minuti mi arrivò un primo piano di lei con la bocca aperta piena di sperma, subito dopo la stessa posa ma senza nulla perché aveva deglutito tutto.
Quindi mi scrisse “ciao, non ce la facevamo ad aspettare quindi abbiamo fatto una cosetta in auto. Ora abbiamo a prendere un aperitivo. Spero ti sia piaciuto come a me. Mi raccomando niente seghe.”
Passarono pochi minuti, nuova foto: portiera dell’auto aperta, lei stava scendendo a gambe aperte, senza le mutandine. Si vedeva benissimo la sua figa con la strisciolina di pelo incorniciata solo dalla gonna e dalle autoreggenti.
La foto successiva era seduta al tavolino di un bar all’aperto, molto affollato. Era una foto a mezzo busto, si vedevano benissimo la scollatura generosissima e i capezzoli duri sotto. Mi immagino che la stessero guardando tutti.
Arrivarono un paio di foto a figura intera in cui lei era seduta con le gambe leggermente scomposte, non si vedeva nulla da sotto la minigonna ma sicuramente qualche osservatore attento doveva avere colto.
Non ricevetti nulla per un po’ di tempo finché non mi arrivò un primo piano del suo culo fasciato dalla minigonna che stava salendo le scale. Poi la minigonna era salita e in pratica stava sulle scale con il culo di fuori. Entrati in casa lei era in piedi a gambe aperte con una mano di lui che la sditalinava, poi lei seduta sul divano, le gambe aperte e i piedi appoggiati sulla seduta.
La foto dopo era stata scattata da lei, da sopra con lui che le stava succhiando un capezzolo. La faccia di lui non si vedeva.
Quindi una foto in cui la sua testa era in mezzo alle sue gambe, e lei che gli teneva il cazzo in mano puntato sulle labbra poi che iniziava a penetrarla. Diverse foto del cazzo che andava su e giù e poi l toglieva fuori tutto e la sua figa restava del tutto aperta per poi essere penetrata di nuovo.
Infine un bel primo piano della sua figa bagnata con la sborrata dentro, poi lui che le rimette le mutandine e un messaggio “non ti preoccupare amore porto tutto a casa”.
L’ultima fu di lei che con la lingua puliva il cazzo mezzo duro.
Non ricevetti più nulla per venti minuti buoni finché non sentii la chiave nella toppa.
Mia moglie aprì la porta e mi salutò come sempre, solo che ora sapevo cosa aveva fatto e cosa c’era dentro di lei.
“Allora ti è piaciuto?” Mi diede un bacio appassionato, realizzai che venti minuti minuti con quella bocca aveva pulito il cazzo che l’aveva appena scopata.
Mi aprì i pantaloni e tirò giù i boxer, avevo insozzato tutto colando di brutto.
Andammo in camera, si stese sul letto, si tolse le mutandine e spalancò le gambe “dai che è ancora tutto fresco…”
Glielo infilai immediatamente, era calda, bagnata, sapevo che stavo scopando nella sborra di un altro. Continuava a baciarmi e a dirmi cosa aveva fatto con quell’altro.
Venni nel pochissimo, godendo come poche altre volte.
di
scritto il
2023-08-05
2 . 9 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.