Da principessa a puttana 27 - Fisting

di
genere
dominazione

DA PRINCIPESSA A PUTTANA 27 – FISTING
Dopo essersi sommariamente ripulita i seni ed il volto dal seme che li lordava la Principessa si ricompose, fece rientrare le mammelle dentro la generosa scollatura, abbassò un pò la cerniera laterale del vestito e si portò di fronte al trono ove sedeva il Comandante assumendo la posizione di ‘presentazione’. “BENTORNATA PRINCIPESSA! – esordì il Comandante - HO VISTO CHE VI SIETE DATA DA FARE MA PRIMA DI MANDARVI A BATTERE DOVRETE MIGLIORARE ANCORA UN PO’…VEDRETE CON QUALCHE ALTRO GIORNO DI MONTA PUNITIVA AL BORDELLO UFFICIALI VI ‘AMMORBIDIRETE’ ULTERIORMENTE…IL GANCIO LO MERITATE COMUNQUE ANCHE OGGI…MA NON A LUNGO COME IERI…STARETE APPESA SINO A CHE IO ED IL DOTTORE VERREMO A GODERVI…CERCATE DI MUOVERVI BENE SUI NOSTRI CAZZI SE NO CI RESTERETE APPESA TUTTO IL GIORNO…A PROPOSITO MI E’ PIACIUTO VEDERVI COMPLETAMENTE RICOPERTA DI SBORRA…SICCOME VI VOGLIO BELLA MAGRA, TONICA, AFFAMATA E ‘GOLOSA’ SINO A NUOVA MIA DISPOSIZIONE LA SERA VI NUTRIRETE SOLO DI SBORRA…PER CUI LA SERA QUANDO AVRETE FINITO DI FARVI CHIAVARE AL BORDELLO UFFICIALI LE GUARDIE VI PORTERANNO AL BORDELLO DELLA TRUPPA PER FARVI RICOPRIRE DI SBORRA DA QUANTI PIU’ SOLDATI POSSIBILE…SIATE ‘GOLOSA’ E NON SPRECATE NEANCHE UN GOCCIA DELLA LORO SBORRA!” poi rivolto alle guardie proseguì “APPENDETE LA PRINCIPESSA AL GANCIO COME IERI E METTETELE LA CINTURA CON I DILDI ALLA MASSIMA VIBRAZIONE…VOGLIO SENTIRLA VENIRE ALMENO TRE VOLTE PRIMA DI CHIAVARLA…MA PRIMA PRINCIPESSA TOGLIETEVI IL VESTITO…FATEMI UNO SPOGLIARELLO…FATECI VEDERE COSA C’E’ SOTTO”.
La Principessa avvampò per l’ulteriore umiliazione,ma ,guardando in volto il Comandante, portò la mano sinistra alla cerniera e, con lentezza, la fece salire sino all’ascella liberandosi poi del vestito che lasciò cadere per terra, si rimise poi nella posizione di ‘presentazione’ ed era in effetti un bello spettacolo : i suoi seni sodi svettavano al di sopra del reggiseno nero ad un quarto di coppa, che lasciava le mammelle scoperte con i capezzoli in bella vista, la mutandina di pizzo nero aveva uno spacco centrale che lasciava in bella vista la sua figa glabra (ancora dilatata dalle quattro monte successive e colante sperma), le calze autoreggenti velate nere, macchiate di sborra e secreto vaginale, le guarnivano le gambe affusolate rese ancora più slanciate da due decolleté nere lucide tacco 14 con la zeppa.

Il Comandante si avvicinò e le appoggiò le mani sulle mammelle, poi cominciò a mungerle con forza spremendole dalla base verso i capezzoli, mentre la Principessa mugolava di piacere, involontario ed a stento trattenuto, il Comandante continuò a mungerle mammelle sino a che sui capezzoli comparve nuovamente la secrezione lattescente che era comparsa durante l’ultima monta “CONTINUATE VOI ALTEZZA…NO…STATE TRANQUILLA… NON SIETE ANCORA INCINTA DI ME O DEI MIEI UOMINI…MA LO SARETE PRESTO VISTA TUTTA LA SBORRA CHE VI SCARICHIAMO IN FIGA QUANDO VI CHIAVIAMO…COMUNQUE SE SARETE BRAVA NON VI FARO’ PARTORIRE UNA SERIE DI BASTARDI SENZA PADRE…FIGLIERETE UN FIGLIO MIO…QUANDO SARA’ IL MOMENTO…SINO AD ALLORA, QUANDO RESTERETE PREGNA, VI FAREMO ABORTIRE CONTINUANDO A MONTARVI…QUANDO SARETE INCINTA IL LATTE SARA’ ANCORA PIU’ ABBONDANTE E LE TETTE PIU’ GROSSE…SARETE UNA DELIZIA…ADESSO QUESTO E’ EFFETTO DELLE CURE DEL DOTTOR YAZEED…LE CURE CHE VI FANNO ESSERE COSI’ INFOIATA ED ALLAGATA IN FIGA…UNA TROIA VOGLIOSA DI ESSERE MONTATA…DOVRESTE RINGRAZIARMI…MA ADESSO CONTINUATE DA SOLA A MUNGERVI VOGLIO VEDERE LE VOSTRE MAMMELLE LUCIDE DI LATTE…FORZA MUNGETEVI…”. La Principessa pose le mani a coppa sotto le mammelle e continuò a mungerle mentre un sottile piacere la pervadeva…mentre il Comandante la mungeva i capezzoli si erano fatti eretti e durissimi e lasciavano uscire gocce di latte che scorrevano verso il basso inzuppando il microscopico reggiseno “COMANDANTE VI RINGRAZIO DI AVERMI RESO TROIA…SONO IN CALORE… MI PIACE…MI PIACE MUNGERMI…MI STO ALLAGANDO IN FIGA…CHIAVATEMI HO LA FIGA FRADICIA” lo blandì la Principessa sperando di distrarlo dal suo proposito di appenderla nuovamente al gancio offrendosi come la puttana in calore che era oramai diventata, ma, purtroppo, la sua ulteriore umiliazione non lo fece deflettere dal suo volere. “VI MONTERO’ DOPO ASSIEME AL DOTTORE…COMUNQUE – riprese il Comandate tastandole dapprima a piene mani le natiche ed infilandole poi l’indice nello sfintere anale – SIETE PROPRIO UNA GRAN FIGA…AVETE DELLE TETTE SODE E TONICHE E DELLA FORMA A GOCCIA…QUELLA CHE PREFERISCO…ANCHE IL VOSTRO CULO E’ ECCEZIONALE AVETE DELLE NATICHE SODE E NON TROPPO GROSSE…PROPRIO COME PIACCIONO A ME…IL VOSTRO BUCO DEL CULO E’ ANCORA BELLO STRETTO QUASI COME QUANDO VE LO HO SVERGINATO POCHI GIORNI OR SONO…DI CAZZI CE NE E’ PASSATI UN PO’ MA E’ ANCORA BELLO TONICO SARA’ MEGLIO DILATARLO UN PO’…DAPHNE VIENI QUI…FISTA LA FIGA A TUA MADRE!” “COMANDANTE NO! VI PREGO…E’ MIA FIGLIA…” cercò di protestare flebilmente la Principessa “ZITTA PUTTANA! CONTINUA A MUNGERTI! – disse il Comandante – TU DAPHNE METTILE IN VAGINA DUE DITA, POI TRE, POI QUATTRO E INFINE TUTTA LA MANO…LA VOGLIO VEDERE DENTRO DI LEI SINO AL POLSO…SAI COME FARE…DIMMI SE E’ BAGNATA…” Daphne obbedì senza esitazione ed anzi con evidente piacere nell’umiliare la madre, prima le introdusse in vagina indice e medio, poi aggiunse l’anulare poi, continuando a far oscillare la mano dentro la vagina della madre inserì il mignolo per poi giungere ad infilarle tutta la mano fino al polso “E’ FRADICIA IN FIGA COMANDANTE E NON E’ SOLO SPERMA MA SI STA BAGNANDO SEMPRE PIU’…QUESTA TROIA SI E’ ECCITATA SENTENDO LA MIA MANO…NON SA TRATTENERSI!…VIENIMI IN MANO PUTTANA!”. Daphne faceva entrare ed uscire la mano dalla figa della madre cercando ogni volta di spingerla più a fondo ed ogni volta che la mano usciva era più grondante di secreto vaginale di quanto non fosse quando la aveva penetrata in figa un attimo prima, la Principessa sentendo l’orgasmo avvicinarsi supplicò il Comandante “COMANDANTE…COMANDANTE VI PREGO…STO PER VENIRE…STO PER GODERE…VI PREGO NON PER MANO DI MIA FIGLIA…VI SUPPLICO!” “VOLETE CHE VI FACCIA VENIRE ARIELLE PRINCIPESSA?” chiosò il Comandante “SI!…SI!…ARIELLE…VI PREGO” “DAPHNE BASTA…TIRA FUORI LA MANO DALLA FIGA DI TUA MADRE – ordinò il Comandante – ARIELLE VIENI LA PRINCIPESSA VUOLE CHE LA FINISCA DI MASTURBARE TU…MA CON CALMA NON VOGLIO CHE VENGA SUBITO…” Arielle, come aveva fatto prima di lei Daphne, incominciando con il dito indice introdusse una ad una le dita nella figa grondante umori della Principessa, che stava chinata in avanti di fronte a lei tendendosi le natiche ben divaricate, quando ebbe introdotto anche il mignolo estrasse un pò le quattro dita dalla figa portò il pollice sul palmo della mano e, piegando la mano a cuneo la introdusse completamente, sino al polso, nella vagina della Principessa che, non solo per compiacere il Comandante, emise un prolungato gemito “OOOOOOOOOH! OOOOOOOOH! HO LA FIGA PIENA! OOOOOOOH! SONO PIENA! SONO PIENISSIMA! ARIELLE…ARIELLE…TI SENTO…TI SENTO TANTO!” “COMANDANTE – le fece eco Arielle – LA PRINCIPESSA E’ PROPRIO IN CALORE…QUESTA TROIA HA DENTRO LA MIA MANO E CI STA SBRODANDO SOPRA! SU TROIA SBORRA…SBORRA!”. A quel punto il Comandante, nel mentre che cominciava a mungere le mammelle della Principessa che oscillavano liberamente sotto il suo busto piegato in avanti ordinò, “DAPHNE METTI DUE DITA NEL CULO A TUA MADRE…SU APRILE IL CULO…CERCA DI FARLA VENIRE CON IL CULO…E TU ARIELLE FALLO A DAPHNE” in un attimo la Principessa, la cui figa colava in modo imbarazzante, si trovò fistata da Arielle e penetrata nel culo dalle dita di sua figlia, mentre Arielle le penetrava entrambe. Il Comandante mentre mungeva le mammelle della Principessa, che suo malgrado emetteva trattenuti gemiti di piacere, si godeva lo spettacolo di lei che stravolta dal piacere cercava di non godere per mano della figlia e di Arielle, che masturbava contemporaneamente madre in figa e figlia in culo, “PRINCIPESSA – disse – SIETE UNO SPETTACOLO…CHE MAMMELLE SODE E TONICHE…SIETE INFOIATA…AVETE VOGLIA DI GODERE…LO SENTO…AVETE I CAPEZZOLI ERETTI E DURI…GRONDANO LATTE!” queste parole unitamente alla sapiente stimolazione delle mammelle e dei capezzoli vinse la resistenza a godere della Principessa che esplose in un orgasmo tanto più forte quanto trattenuto “OOOOOOOOOOH! OOOOOOOOOOOOOH! NOOOOOO! NOOOOOO! GODOOOOOOOOO! GODOOOOOOOOOOO!” seguita a breve da Daphne “VENGO! ARIELLE MI FAI VENIRE! SIIIII! ARIELLE VENGO ANCHE IO! GODOOOOOO!” che venne squirtando sulle gambe di sua madre.

Il Comandante contemplò con evidente soddisfazione la Principessa stravolta dall’orgasmo e le sue mammelle ormai lucide di secreto poi si rivolse alle guardie “DATEMI LA CINTURA…LA METTERO’ IO STESSO ALLA MIA PUTTANA…PRINCIPESSA APRITEVI LE NATICHE”. La Principessa cercò debolmente di farlo desistere “COMANDANTE…IL GANCIO NO…VI PREGO…HO FATTO QUELLO CHE VOLEVATE…SONO VENUTA PER MANO DI MIA FIGLIA ED ARIELLE…VI PREGO…CHAVATEMI SARO’ UNA BRAVA PUTTANA” “APRITEVI LE NATICHE HO DETTO!” sbraitò il Comandante ed alla Principessa non restò che piegarsi leggermente in avanti, appoggiare mani sulle natiche e spostarle lateralmente in modo da esporre il suo ano “DI PIU’! APRITELE DI PIU’! FATE VEDERE BENE SIA LA FIGA CHE IL BUCO DEL CULO…APRITEVI BENE!” sbraitò il Comandante. La Principessa soggiogata ai suoi voleri si piegò a novanta gradi, si artigliò le natiche con le mani tirandole lateralmente il più possibile ed esibendo in bella vista la figa, con le labbra gonfie tumefatte arrossate e lucide di umori, e sopra ad essa la rosellina anale leggermente dilatata…era uno spettacolo notevole le mammelle con i capezzoli eretti in bella vista sporgevano sotto il busto solo minimamente coperte dal reggiseno a un quarto di coppa, le sue lunghe gambe inguainate dalle calze autoreggenti nere esibivano uno stacco di coscia eccezionale accentuato dalle scarpe tacco 12…conscia della sua posizione e dell’effetto che faceva al Comandante ed agli astanti girò la testa a guardare negli occhi il suo carnefice e, arrendendosi totalmente ai suoi voleri, si offrì a lui : “PUNITEMI COMANDANTE…CASTIGATEMI VOI PRIMA DEL GANCIO…FATEMI IL CULO…PRIMA DI APPENDERMI…SONO UNA DELLE VOSTRE TROIE…MI OFFRO A VOI…FATE VEDERE AL CORNUTO CHE MI FACCIO ROMPERE IL CULO…SFONDATEMELO COL VOSTRO CAZZO…FATEMI URLARE…PUNITEMI!” “BRAVA TROIA TI VOGLIO COSI’ VOGLIOSA DI ESSERE PUNITA…ADESSO NON DEVI GODERE SOLO URLARE IL TUO DOLORE…GRIDA AL CORNUTO QUEL CHE TI FACCIO E SOFFRI TROIA! GUAI A TE SE VIENI…PRINCIPE DEI CORNUTI GUARDALA MENTRE SI FA INCULARE!” dicendo queste parole appoggiò la cappella alla rosellina anale e con forte spinta la forzò, una volta entrata la cappella tenendo la Principessa per le anche la tirò a sé inforcandola sino alla radice “AAAAAARGH! AAAAAAAAARGH! IL COMANDANTE MI STA PUNENDO…MARITO…CORNUTO GUARDA GLI STO DANDO IL CULO…AAAAARGH! MI STA CASTIGANDO…AAAAAAAAAAAARGH! MI HA INFILATO IN CULO LA CAPPELLA…MI STA INCULANDO! OOOOOOH! MI STA PRENDENDO IL CULO! …AAAARGH! …COMANDANTE SIETE ENORME…AAAARGH! VI PREGO PIU’ PIANO…MI SFONDATE IL CULO…LO SENTO TANTISSIMO…OOOOOOOH! HO L’INTESTINO PIENO DEL VOSTRO CAZZO…ANDRO’ A BATTERE PER VOI…AAAAARGH…HAI CAPITO CORNUTO…DOVRO’ DARE FIGA E CULO NON SOLO AL BORDELLO UFFICIALI…AAAAARGH! MI MANDERA’ A BATTERE…PUNITEMI! PUNITEMI!…RIEMPITEMI IL CULO DELLA VOSTRA SBORRA…OOOOOOOH! SIIIIII! LA SENTO…LA SENTO…E’ CALDISSIMA…E’ TANTISSIMA…CORNUTO MI HA SBORRATO IN CULO! MI STA FARCENDO IL CULO DI SBORRA”

Subito dopo averle riversato nell’intestino una valanga di sborra Il Comandante dopo la impalò con i dildi in figa e culo lasciando, poi, alle guardie il compito di stringere in vita la cintura. In pochi minuti la Principessa si ritrovò appesa al gancio al quale era stata già appesa il giorno prima, la Principessa era provata dalla sodomizzazione, dall’orgasmo impostole da Arielle e Daphne, dalle quattro monte appena subite e dagli orgasmi che aveva avuto mentre i suoi ‘clienti’ le fistavano la figa e la chiavavano, le braccia e le spalle (ancora sofferenti per la giornata precedente passa a fottere appesa al gancio) tornarono subito a dolerle…era esausta sia fisicamente che psicologicamente…non sapeva cosa fosse meglio se soffrire stando appesa al gancio o farsi sfondare figa e culo dai cazzi fuori misura del Comandante e del Dottore…ma la chiavata in tandem con i suoi aguzzini, pensò, la avrebbe dovuta fare comunque e non cercò di resistere, come aveva fatto il giorno precedente, alle ondate di piacere generate dai vibratori che la penetravano implacabili in figa ed in culo. La Principessa restò appesa al gancio inerte mentre le vibrazioni dei dildi le scuotevano la vagina ed il retto arrivandole sino al cervello…non cercò di opporsi al piacere che le saliva dalla figa e ben presto sentì che lo sperma di cui era piena ed ulteriori secrezioni del piacere le stavano colando lungo le cosce…in effetti per coloro che si godevano lo spettacolo era una bella vista…la faccia interna delle cosce era lustra di sperma e di liquido vaginale che scendeva giù infradiciandole le calze autoreggenti nere…la Principessa sentiva le ondate di piacere che salivano dalla sua vagina ed involontariamente incominciò muovere il pube avanti ed indietro iniziando a oscillare appesa al gancio…nel giro di pochi minuti fu travolta dal piacere e venne squirtando ed urlando “MMMMMMMMH! MMMMMMMMMMMMMMMMMMH! GODOOOOOO! GODOOOOOOO! SONO VENUTA! SONO VENUTA!” “BRAVA PUTTANA! – le fece eco il Comandante – DACCI DENTRO CHE DEVI SBORRARE ALTRE DUE VOLTE…POI TI FACCIAMO A SANDWICH IO ED IL DOTTORE…SIAMO BELLI CARICHI E TOSTI…CI CONOSCI E SAI QUEL CHE TI ASPETTA…SARA’ UNA CHIAVATA LUNGA E SOFFERTA…ALMENO PER TE”.

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scritto il
2023-06-10
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