Fremiti di mamma - Cap. 4 - Scambio di coppia incestuoso

di
genere
incesti

Lei stessa (la mamma) stentava a credere che era scesa dal treno per andare a dare l'ultimo saluto al fratello con ancora dentro di se il seme che suo figlio le aveva schizzato dentro poco prima dell'arrivo in stazione.

In realtà quella non era stata una scelta improvvisata giacché al loro risveglio dopo la prima notte d'amore, il desiderio suo e di suo figlio di rifarlo ancora era stato talmente forte che non si erano neanche resi conto che la stazione di Palermo distava oramai solo pochi minuti nei quali avrebbero dovuto lavarsi e prepararsi (compreso i pochi bagagli) a scendere come imponeva la sveglia ricevuta dal capotreno.

Scossi dal tocco sulla porta e dalla voce dell'uomo, si erano entrambi svegliati di soprassalto e, come guidati da una forza maggiore, non appena il ragazzo aveva "toccato terra" scendendo dalla branda in alto, come calamitato dal profumo della mamma, si era chinato su di lei e si erano subito legati in un bacio appassionato mentre la mamma, trovandolo già duro e pronto, lo aveva tirato a se portandosi poi a cavalcioni sopra di lui per infilarselo subito dentro cominciando a cavalcarlo come una vera ossessa.

Lei era stata subito scossa da un violento orgasmo che l'aveva fatta tremare tutta mentre il ragazzo, era venuto dopo alcune escursioni della mamma in un incredibile crescendo che l'aveva fatta godere ancora subito dopo il figlio.

Ed era stato allora che lei, con un movimento quasi meccanico si era infilata un Tampax ed il perizoma senza neanche asciugarsi.

Il ragazzo non aveva avuto bisogno di pulirsi giacché aveva provveduto la mamma con la sua bocca.

Poi si erano preparati in fretta uscendo per ultimi dal treno quando oramai il cugino, convinto che non vi fossero, stava per andarsene.

-Ciao Rosa!-

Lai aveva dovuto guardarlo per un po' prima di riconoscerlo.

In effetti lo ricordava da ragazzo mingherlino e dall'aria scialba mentre l'uomo che aveva davanti era piuttosto ben messo e dall'aspetto decisamente interessante:

-Ciao Mimmo, ma sai che se non mi avessi salutata tu non ti avrei proprio riconosciuto.

Questo è Marco mio figlio.-

Gli aveva detto prima di avvicinarsi a lui per abbracciarlo e scambiare con lui due baci sulle guance come da usanza del paese.

Davanti alla bara col corpo del fratello Rosa era piuttosto scossa e si era unita al pianto dei parenti e delle donne preposte e pagate a questo incarico dalla tradizione locale.

In un ultimo estremo saluto la donna, memore dei momenti di piacere che le aveva regalato il fratello e degli insegnamenti a lasciarsi andare ad ogni lecita trasgressione che le offriva la vita, aveva voluto ringraziarlo infilandosi un dito tra le cosce per passarglielo poi umido sulle labbra prima di sfiorarlo con la bocca: "Quante volte si erano baciati dopo che lui l'aveva leccata col sesso ancora gocciolante del suo stesso seme!"

-Ciao amore!-

Gli aveva bisbigliato dopo quell'ultimo, intimo bacio.

Per quei due giorni di permanenza erano stati ospiti del cugino che aveva messo loro a disposizione la camera matrimoniale che fu dei suoi genitori ed una cameretta del figlio che si era trasferito a Palermo dalla sua ragazza.

L'ospitalità era stata davvero senza pecche inclusa la disponibilità subito mostrata anche dalla moglie del cugino, una bella donna che sempre in ordine nell'abbigliamento e nel trucco, si era prodigata in ogni modo per rendere piacevole la loro permanenza.

In alcuni momenti di intimità col figlio Rosa gli aveva confessato:

-Sai Marco, da ragazza Mimmo mi faceva il filo ma non mi era mai piaciuto e non gli avevo mai dato troppa confidenza.

Qui invece mi sembra parecchio cambiato ed oltra che essere molto gentile con noi, mi sembra che la sua passione per me non sia mai calata e me lo conferma il fatto che non perde occasione per abbracciarmi e farmi sentire il suo pacco.

Non ti nascondo che mi piacerebbe avere una piccola avventura con lui se tu me lo permetti e prometti di non essere geloso.-

-Mamma lo sai quanto desideri la tua felicità ed anche se questa storia può interrompere la magia di questo momento, sono disponibile a fare questo sacrificio a condizione che anche tu mi prometta di non essere gelosa se trovo anch'io compagnia.-

-Che porcello che sei, d'altra parte sei mio figlio e buon sangue non mente.

Ho notato anch'io sai con quali occhi ti guarda la moglie che si impegna molto nel mettere ben in mostra le sue grazie.-

Avevano riso e subito dopo si erano scambiati un bacio che aveva poco di materno.

Quella sera stessa, dopo cena, la moglie di Mimmo stanca della faticosa giornata, era andata a letto lasciando il marito, la cugina e suo figlio davanti alla TV.

Dopo un po', anche il ragazzo si era ritirato nella sua cameretta.

A quel punto era stato inevitabile che tra i due cugini iniziasse un gioco di mani che in un crescendo irrefrenabile, li aveva condotti nella camera da letto che fu dei genitori.

Lui pareva davvero scatenato ed in quei pochi momenti a disposizione, pareva voler recuperare anni di desiderio frustrato.

D'altro canto anche lei, aveva riscoperto un uomo talmente diverso da quello che ricordava da esserne subito rimasta affascinata.

Avevano fatto l'amore in modo sublime.

Avevano chiavato come animali senza ritegno.

Lui l'aveva montata come una cagna e come tale, lei pur senza coda, si era aperta offrendosi prona e bagnata in ogni buco.

Naturalmente lei, in forza della sua esperienza, immaginava già che lui l'avrebbe inculata e prima della cena, si era fatta una accurata pulizia del retto infilandovi la cannula della doccia.

-Che bel cazzo che hai Mimmo e.. quanto sborri.. ah! saperlo prima non avrei aspettato tutti questi anni prima di dartela.-

-Anche tu Rosa, hai una fica stupenda, una bocca ed un buco del culo incredibili e si che Saro me lo aveva detto ma, non potevo immaginare quale tesoro custodivi tra le cosce e quanta incredibile perversione abita la tua mente.. sei magnifica Rosa.. davvero magnifica e aperta in tutti i sensi!-

A quel punto lei con un soprassalto gli aveva chiesto:

-Saro? Che c'entra Saro? Ti aveva detto tutto di noi e del nostro rapporto incestuoso? Che porco mio fratello e che porco anche tu Mimmo!-

Avevano chiavato sino all'alba incuranti del fatto che la moglie potesse svegliarsi per andare a cercarlo.

Ed infatti lei non si era svegliata giacché non essendosi mai addormentata in quella notte di sesso trasgressivo, non lo aveva proprio cercato impegnata com'era, a farsi chiavare dal figlio di Rosa il quale aveva messo in campo, oltre la sua notevole dotazione ed il giovanile vigore, anche gli insegnamenti della mamma in quel lungo e proficuo viaggio in treno.

segue









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2022-09-17
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