La bicicletta

di
genere
comici


Renato era un vero romagnolo. Era un bel pezzo d'uomo; alto, spalle larghe, capelli di media lunghezza pettinato all'indietro, con un bel paio di baffoni neri come i capelli. Gran lavoratore, amante delle donne e del buon cibo, aveva parecchi amici e colleghi con cui amava vantarsi delle sue numerose conquiste. L'ultima in termini di tempo era Luisa una giovane signora prosperosa, sposata con un meccanico che aveva l'officina in città. La casa di Luisa si trovava sul percorso che Renato faceva tutte le mattine andando a lavoro. L'aveva salutata mesi prima, quando lei dava aria ai cuscini dalla finestra della camera da letto in un bel giorno di primavera. Lei ricambió il saluto e da allora il saluto divennero due battute fugaci fino al giorno in cui lei lo invitò in casa a prendere un caffè. Quel giorno Renato entrò a lavoro con un'ora di ritardo e il volto raggiante. Nella pausa pranzo, non ci fu bisogno di insistere tanto.... Renato non vedeva l'ora di raccontare ai colleghi i dettagli dell'incontro avuto poco prima pur senza rivelare l'identita della donna.
"È inutile insistere, non vi dico né chi è e neppure dove abita, ma vi posso assicurare che è una gran scopata! Mi ha invitato a prendere un caffè e io sono volato su per le scale. È stata molto gentile, mi ha detto che è sposata ma non ha figli, e io ho intuito che questo le manca... Di sicuro è il marito che non gli funziona ... Ma quando ha versato il caffè, una goccia è caduta nei miei pantaloni e lei scusandosi è corsa in cucina a prendere della carta per asciugare... Ma lo ha fatto lei, capite? Mi è venuta ad asciugare i pantaloni con le sue belle manine! Al che il guerriero che era rimasto a riposo si è alzato di scatto e lei non ha potuto fare altro che strofinare .... Voi sapete come sono io. Se una donna mi sfiora io non capisco più niente. E questa ha due tette da paura. Senza reggiseno come piace a me. Aveva già i capezzoli duri, si vede che era tutto architettato. Le ho chiesto se non aveva paura che rientrasse il marito, ma lei era tranquilla perché lui sta sempre fuori tutto il giorno e rientra abitualmente solo la sera. Era un po' che mi aveva adocchiato, facendo sempre la stessa strada e... Vabbè, insomma, mi ha fatto un pompino da paura, come piace a me. Bagnato e lento. Fino in gola che si sente il calore delle tonsille sulla cappella... Ah.... Che sborata! Lei ha leccato tutto, mandando giù con lo schiocco di lingua finale. E mi ha fissato negli occhi per tutto il tempo... Se ci penso mi vengono ancora i brividi a sentire quel risucchio! E questo è solo l'aperitivo! Ha due tette sode come una ragazzina e un pelo in mezzo alle gambe che la prossima volta voglio esplorare come fece Livingstone... Non vedo l'ora che sia domani... "
E come da copione Renato timbró ancora e ancora la bella signora, per poi fare un resoconto sempre più dettagliato dei suoi frequenti incontri con la bona Luisa.
" Questa mattina la Luisa era infoiatissima. Si è tirata su la stanela (la gonna) ed era senza mutandine. Mi ha detto di mangiarla proprio in mezzo a quel boschetto. Ahhhh... Profuma a di sapone di Marsiglia e di figa. Ci ho tuffato il naso per sentirne il profumo e poi la lingua. Era dolce e bagnata, le ho leccato il grilletto ma lei voleva che facessi più forte, così glielo ho ciucciato con le labbra serrate e poi coi denti facendoglieli sentire come stessi mangiando una susina matura. E quando mi ha detto che mi voleva dentro, l'ho fatta godere come una maiala in calore! Che scopata ragazzi! "
" Ma non hai paura che il marito vi scopra? Quello se se ne accorge ti infila una chiave del 32 nel culo! " gli fece eco Mauro, operaio di terzo livello.
E qui il nostro Renato fece quello che non avrebbe mai dovuto fare, ovvero rivelare ai sui ascoltatori un piccolo segreto.
" No " disse il romagnolo con un ghigno furbesco," perché se quando passo sotto casa sua c'è la bicicletta di Luisa girata verso la stazione dei treni vuol dire che è libera, se è girata verso la chiesa allora il marito è ancora a casa... Oltre che gnocca è anche intelligente la signora."
Da lì a tirare il pacco del secolo fu un lampo. Mauro e Gigi, inseparabili guastafeste, avevano finalmente ottenuto l'informazione mancante, visto che nel frattempo avevano già capito dove abitava la bella Luisa.
Una mattina, anticiparono Renato e, trovata la bicicletta girata verso la chiesa, ne invertirono la direzione rimanendo nascosti dietro una cabina dell'energia elettrica.
La scena tragicomica del Renato che correva fuori dalla casa a gambe levate e le urla che provenivano dall'interno furono motivo segreto di risate per i due Giuda.
Renato non ha mai saputo che fu uno scherzo dei due amici a troncare quella relazione, e gli stronzi successivamente infierirono non poco sul malcapitato chiedendo ragguagli e aggiornamenti sul perché l'idillio amoroso fosse finito.
di
scritto il
2018-04-11
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