Nadia o Angela

di
genere
masturbazione

Finalmente la riunione è finita, posso mettermi in autostrada per tornare a casa. E' una bella giornata di sole e inizio ad avere caldo in completo e camicia. Tolgo la giacca la appoggio al sedile, maniche di camicia arrotolate, allargo la cravatta, occhiali da sole , musica e si parte. Bello il calore del sole sulla pelle, bella la sensazione di essere finalmente liberi dopo un weekend di lavoro. Stasera ci vorrebbe proprio qualcosa per allenare la tensione..o qualcuno.
In questo periodo ho in testa Angela e Nadia, diametralmente opposte.
Lo so che dovrei ricambiare le attenzioni di Nadia. Di buona famiglia, bella ragazza, giovane, alta bionda, sportiva, bel fisico, sempre perfetta, troppo perfetta.
E' che la carne è debole e non posso fare a meno in fondo di essere attratto dal sesso che emanano certe persone, più o meno belle, non è questo.
Angela mi fa diventare duro solo a pensarci. Con quella pelle di frutto maturo, sempre abbronzata dalle luci UV di lampade low cost, piena di lentiggini.
Dalla prima volta che l'ho vista alla cassa del supermercato me la sono immaginata tutta nuda. La voce roca "sono diciannove e novantanove", il suo sesso era come me lo immaginavo nero e peloso mi inghiottiva, mi cavalcava, mi bagnava fino alle palle mentre saltava su di me. Mi prendeva tra le mani il viso con le mani smaltate di rosso e i suoi mille bracciali mi tintinnavano nelle orecchie. Mi lasciava sul cazzo le tracce del suo rossetto rosso. Il suo clitoride rispecchiava la sua foga, sempre gonfio e rosso che svettava in mezzo a quel cespuglio nero. Mi sbatteva in faccia le tette morbide leggermente cadenti, piene di lentiggini anche quelle. Come una madre le piaceva che le mettessi la faccia lì in mezzo. Le ciucciavo i capezzoli che diventavano lunghissimi e lei godeva immensamente. Li al centro aspiravo un profumo commerciale molto femminile e poco raffinato. Spesso mentre mi scopava si girava per mostrami il culo sormontato da un tatuaggio tribale che doveva essere stato il suo cavallo di battaglia qualche decennio prima.. ma in ogni caso non disdegnavo l'iniziativa e mi piaceva inondarglielo di sborra, mente furiosa continuava a masturbarsi con tre dita offendomi lo spettacolo del suo ano lucido che si contraeva a ogni gemito. Angela era così, golosa e l'avrei mangiata a partire dai suoi capelli neri e ricci fino alla punta dei suoi piedi ornati dalle cavigliere e dal tatuaggio di un delfino.
Ecco l'ho detto. Ogni volta che penso alle nostre scopate mi scoppiano i jeans. Sarà la primavera, sarà il relax ma ho appena imboccato l'autostrada e sono qui con un'erezione potente.
"Ciao Marco, stasera hai impegni ,ci beviamo qualcosa?"
Questa è Nadia, non molla un colpo, una donna dei giorni nostri, intraprendente. Ci siamo conosciuti nello studio notarile che frequentiamo entrambi per lavoro. Ho intuito subito il suo interesse. Penso sia una che cerca un uomo che rappresenta lo status quo: buon lavoro, bell'aspetto, bella macchina. Anche io non disdegno le donne come Nadia, eppure....
In questo momento i miei criteri di scelta potrebbero non essere obiettivi...
"Ciao Nadia, per che ora?"
Passo due uscite dell'autostrada
"Guarda Marco io ho appena finito in palestra , per me anche fra mezz'ora alle Pinete"
Foto
Nadia con i capelli bagnati, gli occhi azzurri più brillanti che mai, le clavicole che brillano a causa della doccia recente e la foto tagliata proprio sopra il seno.
Ho il cazzo che sta esplodendo.
Da una tipa come lei non mi aspettavo una foto di questo tipo, seppure non si veda nulla credo si sia sbottonata anche troppo.
Quello che devo sbottonare per certo sono i miei jeans. Passo un tratto troppo trafficato per mollare il volante, lascio uscire la punta del cazzo dai boxer sbottonando due bottoni. E tirando fuori la camicia per non macchiarla di liquido che già bagna la punta. Non posso presentarmi in queste condizioni. Passo due uscite dell'autostrada e mi accosto in piazzola di sosta. Di fianco a me sfrecciano i camion e tutto il traffico delle sei di sera. Fingerò di pisciare ma mi devo sfogare assolutamente. Tiro fuori il telefono e faccio una foto per Angela con sfondo autostradale. "Guarda che cazzo mi fai"
La risposta è quasi immediata "Raggiungimi stasera, porco"
lo rinfilo nella tasca della camicia e inizio a masturbarmi a gambe larghe ben sporto in avanti, più veloce che posso prima che qualcuno accosti per vedere se è tutto ok. Finalmente vengo sull'asfalto bollente. Mi pulisco bene con un fazzolettino. E riparto.

"Ok Nadia a breve sarò in città, ci vediamo lì"
di
scritto il
2024-03-26
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