Incidente con la moto di Marco.

di
genere
trio

In ufficio mi sono accorto di non avere il portafoglio nello zaino, chiamo casa non risponde nessuno, chiamo Alba, mia moglie, sul telefonino, non risponde. Mi preoccupo
vado a casa, non c'è, noto il suo telefonino sul tavolo della cucina, lo apro appare
un messaggio -Amore sono caduto con la moto, sto in ospedale, se puoi raggiungimi-
Notizia dilaniante, non immaginavo che mi tradisse, il mio amore capace di tanto.
Indeciso sul da farsi vado in ospedale, nel pronto soccorso la trovo "Alba che fai,
cosa è successo" "Amore meno male che sei arrivato, Marco si è rotto una gamba"
"Marco chi"? pensavo a qualcuno che non conoscessi "Amore Marco Troiano" "Da quando
Marco ti chiama amore" "Scusa tu come mi chiami"? "Cazzo io sono tuo marito"
"A volte mi ha chiamato amore anche in tua presenza" "Non mi sono mai accorto. Ora
dov'è" "In radiografia" "Io torno al lavoro, tu che fai"? "Lui non ha nessuno,
aspetto che finisca e ti informo. Se puoi a pranzo arrangiati con una pizza"
"Va bene, ciao" "Ciao amore".
Torno in ufficio, non ero tranquillo, con Marco siamo in confidenza, non pensavo fino
a quel punto. Mi chiedevo se scopasse con Alba? Stato d'animo contrastante, al dubbio
del tradimento, l'eccitazione incontrollata immaginando Alba scopata da Marco.
Che mi succede? Il cazzo non stava più nei pantaloni, vado in bagno, chiedo conforto
ad una meravigliosa sega.
Al ritorno li trovo entrambi a casa, Marco con il tutore e la gamba distesa su un
supporto. "Marco che ti è successo"? "Uno stronzo mi ha sorpassato e poi chiuso
facendomi cadere. Meno male che si trovano i carabinieri nei paraggi, hanno visto
tutto, ora sono cazzi suoi di quel deficiente. "Filippo scusami fra poco torno nella
mia casa" "Marco non ci pensare nemmeno, sei nostro ospite fino alla completa guarigione. Alba mi guardava come se avesse visto un marziano. "Filippo ti ringrazio
chiamerò una persona che mi assiste" "Qui hai Alba che ti assiste, ed anch'io quando
non lavoro". Siete due persone ineguagliabili, però restiamo d'accordo, qualora vi
dessi fastidio avvisatemi che tolgo il disturbo". Alba piacevolmente sconcertata.
Avevamo una poltrona letto in salotto, la preparai, Alba sistemò la biancheria ed
andammo a letto. Alba nel silenzio della camera "Sei impazzito? La nostra intimità"?
"La nostra intimità eccola ho una voglia irrefrenabile di scopare" Coinvolta anche
lei dalla situazione, facemmo una scopata forse irripetibile. Entrambi distrutti.
"Amore che ci succede stasera" "Non lo so, comunque è stato bellissimo" "Sarà la
presenza di Marco ad eccitarci"? "Può darsi".
Ci addormentammo abbracciati eccitati come mai.
La mattina li lasciai soli "Amore aiutalo se ha difficoltà" "Come vuoi amore" Lingua
in bocca per salutarmi eccitata come mai. Immaginavo i loro colloqui, gli argomenti, mi facevo un film tutto mio, ecco ora dicono che stanotte abbiamo scopato, lui si eccita,
lei lo accompagna in camera e scopano. In bagno di corsa a farmi un'altra sega. Che
cazzo mi stava succedendo, godevo immaginando Alba scopare con Marco. La sera al rientro
trovai Marco disteso sulla poltrona, Alba con una vestaglia fino ai piedi. "Alba abbiamo
un ospite, ti vesti come una suora? Marco si avvilisce scopriti un pochino". Sguardo
d'intesa fra loro, Alba seguì il mio consiglio indossò pantaloncini e maglietta.
"Ecco ora sei più presentabile". Mi stavo comportando in un modo che non avrei mai
pensato di fare, ne provavo piacere. La sera a letto le scopate erano sempre più belle
ed appaganti. "Amore domani quando sono al lavoro chiedigli come si dorme sulla poltrona,
se sta scomodo invitalo a dormire con noi" "Amore era quello che volevo, quante volte
ho immaginato di scopare con te e Marco insieme, ora quel sogno si è avverato. Grazie".
La sera al rientro trovai Marco nel nostro letto, mi chiese di avvicinarmi, mi abbracciò,
mi diede un bacio sulla bocca. Eravamo finalmente entrati in sintonia. Alba sempre più
nuda, una curiosità mi avvolgeva, se scopavano da prima, si lo desideravo che avessero
scopato a mia insaputa. Ero al settimo cielo, ero felice di vivere quella situazione.
Come andava in bagno Marco, che si aiutava con le stampelle, urtò col ginocchio sulla porta, corsi ad aiutarlo, mentre Alba preparava la cena, lo accompagnai in bagno, presi
il suo cazzo in mano e lo feci urinare, non si aspettava una mossa del genere, senti il
cazzo indurirsi nella mia mano, lo scappellai due o tre volte, anche lui con la mano
toccò il mio, durissimo anch'esso. Ci sedemmo per la cena non vedevamo l'ora di andare
a letto. Dopo cena mentre Alba sparecchiava accompagnai Marco a fare la doccia, scomodo
col tutore comunque ci riuscii, il cazzo tra le mie mani gli scoppiava, glielo presi anche in bocca, lo asciugai, gli sistemai il tutore e nudo com'era lo accompagnai sul
letto, il cazzo gli arrivava all'ombelico, neanche il mio scherzava, solo che avevo i pantaloncini, anche se bagnati. Volli fare la doccia anche ad Alba, ed anche lei nuda
com'era la accompagnai sul letto a fianco di Marco. Tornai in bagno per fare la doccia anch'io, uscii nudo, li trovai una sull'altro. Mi appoggiai delicatamente sul corpo di Alba, che nella figa aveva già il cazzo di Marco, delicatamente ci misi anche il mio.
Il contatto dei nostri sessi, durò meno di un minuto. L'orgasmo contemporaneo fu
semplicemente favoloso.
Quella fu solo la prima di tante Alba e Marco scopavano da prima che li conoscessi.
Fu Alba stessa, forse dietro rivelazione di Marco, ad invitarci a fare sesso liberamente.
Neanche Marco rifiutava avere il cazzo in bocca. Risolto il problema dell'immobilità Marco riprese tutte le attività, ormai era nostro, non l'avremmo mai lasciato.
Dal dubbio del giorno dell'incidente, al piacere convulsivo di due ragazzi ed una
ragazza, anche se noi, marito e moglie, avevamo proprio bisogno di Marco.
di
scritto il
2023-05-12
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