Il collega maestro 4

di
genere
sentimentali

Tutto era cominciato un mese fa,ma già le cose erano precipitate.
Ai primi baci erano subentrati quelli profondi e passionali. Ogni occasione era buona per sentirsi o vedersi.
È finalmente arrivammo al dunque. Un pomeriggio tutto per noi in cui avremmo potuto sperimentare le gioie del sesso a 360 gradi.
Appena varcata la soglia, ogni cosa volo' a terra e rimasi subito solo con le autoreggebti e il bustino di pizzo nero.
Ci abbracciammo con foga e passione. Poi ci trascinammo in biblioteca. Lo spinsi su una poltrona in pelle, e lo cavalcai immediatamente.
Volevo sentisse tutta la mia eccitazione mentre mi strusciavo sul suo pene gigantesco.
Poi fu lui a reagire e a dirmi di seguirlo.
Mi trascino' per un polso nella sua stanza, in maniera possessiva e quasi violenta.
Mi butto' sul suo letto avvertendomi che ora era il suo turno.
Inizio' baciandomi le cosce dal lato interno fino ad arrivare al pube Anche lì i baci si sprecarono e la lingua iniziò a stuzzicare il mio clitoride.
Erano anni che non succedeva e in poco tempo fui in preda agli spasmi dal piacere.
Dopo esser venuta più volte mi offrii di ricambiare il favore. Mi inginocchiai ai suoi piedi e guardandolo fisso negli occhi iniziai a leccare quel grandissimo pezzo di carne bollente e intriso di odori eccitanti.
Venne velocemente questa volta. Ma non poteva finire qui. Io lo volevo ancora e ancora.
Così ricominciammo s baciarci stretti nel letto e poi lui con un gesto secco mi allargo le gambe e lo mise dentro.
Sentii una forza inesauribile è una scarica di adrenalina vibrare in tutto il mio corpo
Finalmente era successo. Ero pronta per il paradiso ma contemporaneamente per il purgatorio e l'inferno. L'importante era essere la e godere finalmente.
di
scritto il
2017-11-07
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