Quella notte in treno

Scritto da , il 2010-03-21, genere gay

Allora avevo 16 anni ed ero un pò ingenuo. Tornavo da un breve periodo di vacanza trascorso dai miei zii e per non trovare sovraffollamenti presi il treno che partiva alle 22.00. Mi accomodai nello scompartimento, ero solo io e stavo comodo. Dopo un paio di srazioni, entrarono due uomini che si sedettero di fronte a me. Io li salutai e loro fecero altrettanto. Dopo un pò entrò un altro uomo che si sedette al mio fianco. Ad un certo punto mi alzai per prendere un libro in borsa e quando tornai a sedermi notai che uno dei due entrati prima, mi guardava e si toccava le parti intime, non ci badai più di tanto e mi misi a leggere senza pensare minimamente a quello che da lì a poco sarebbe successo.
Vidi con la coda dell'occhio che quello seduto al mio fianco aveva tirato fuori il cazzo e stava menandoselo. Feci finta di non averlo visto, e lui, evidentemente interpretò il mio comportamento come un invito perchè si alzò e mi piantò il cazzo sotto gli occhi.
La mia sorpresa fu enorme. Seguitava a masturbarsi  e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella mazza dura. prendilo in mano, mi disse. Io obbedii un pò spaventato sperando che si accontentasse e poi mi avrebbe lasciato in pace. Dai, fammi una sega, mi ordinò, io iniziai a masturbarlo e quando stava per godere mi disse di prenderlo in bocca. Oramai la paura era passata facendo posto a una voglia incontenibile di quel cazzo, lo presi in bocca ma non venne subitò, gli tirai un lungo pompino e alla fine mi scaricò tutta la sborra in gola; la ingoiai tutta, non credevo di esserne capace e restai meravigliato di me stesso.
Intanto gli altri due avevano chiuso la porta dello scompartimento e avevano tirato le tendine. mi offrirono i loro cazzoni e io non esitai a masturbarli entrambi, erano grandi, bollenti e duri come l'acciaio. Li masturbai e pompai tutti e due, ingoiai il loro sperma e pulii per bene quelle grosse cappelle. oramai avevo perso ogni ritegno e volevo ancora il cazzo. Ad un certo punto, stando bene attenti che nessuno potesse entrare nello scompartimento, mi spogliarono tutto mettendo in evidenza il mio culetto duro e sodo, intanto io maneggiavo i loro cazzi.
Mi fecero mettere supino e agambe sollevate sul divano con il mio buchino ben in evidenza. uno di loro me lo diede in mano e un altro in bocca. L'altro iniziò a mettermi un dito nel culo lavorando per allargarlo un pò, poi mi venne sopra e infilò il cazzo nel mio sfintere con un colpo solo. provai un dolore tremendo e facevo di tutto per liberarmi, ma ero bloccato. lentamente il dolore iniziò a cessare e cominciai a sentire piacere. quel manganello mi stava aprendo tutto e mentre mi inculava masturbavo e succhiavo gli altri cazzi.
Mi incularono a turno per tuta la notte e quando se ne andarono, mi lasciarono con il culo rotto ma felice di aver goduto dei loro cazzoni.

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