Intervista al re dei racconti erotici d’iIslanda

Scritto da , il 2023-05-05, genere interviste

INTERVISTA AL RE DEI RACCONTI EROTICI D’ISLANDA

"Dunque, qual'è il suo metodo di scrittura? A cosa si ispira quando scrive questo genere di racconti" Brie Larsson, giornalista del Iceland Tribune è di fronte al re degli Scrittori Adam Donaldson, cinquant'anni, detto anche Re dei Fiordi Proibiti, primo scrittore Islandese sulla letteratura porno erotica.
Larson ha accettato di farsi intervistare ad una condizione: chi andava da lui, doveva mettersi a nudo, senza vergogna. Perché lui, il re dei Fiordi, piaceva guardare chi aveva di fronte senza veli "Perché è così che l'animo umano si manifesta nella sua verità"
Brie è una ragazza un po’ pienotta, con qualche rotolino di troppo sui fianchi ma, piacente. Ha belle tette che stanno comodamente in una mano, un bel sedere e delle grandi labbra con una piccola peluria di contorno
Brie si è presentata con il suo dittafono. Una cameriera l’aveva accolta ed introdotta in una piccola anticamera dove le aveva chiesto di togliersi i vestiti. In imbarazzo, brie si era spogliata, rimanendo nuda di fronte alla cameriera che, nel frattempo, aveva riguadagnato la sua libertà casalinga, indossando solo un corto grembiulino e delle calze autoreggenti in pizzo nero, lasciando libera la sua passerina e il culetto tondo e rosa.
La seguita nella sua disinibizione, lungo un corridoio adorno di quadri con volti severi dipinti sopra. Poi una porta che introduceva in una grande sala. Un tavolo oblungo dominava la scena. Quattro persone, nude, erano sedute ad esso. Uno era lui. Adam Donaldsn, il re dei racconti erotici. L’altra era una donna sui quaranta, dal fisico di una valchiria, biondo platino e due tette grandi come meloni. Gli altri due erano più giovani, diciotto o ventanni, maschio e femmina, carini a loro modo. La femmina, bionda come la madre, ma il seno piccolo, due piccole pesche succose. Il maschio, ben proporzionato, senza neanche un pelo sul petto. Brie si era chiesto come fosse attrezzato più sotto “Signorina Larson.. Brie, se mi permette” indica i commensali “Mia moglie Elda e i miei figli Erik e Ilga”
Si erano salutati educatamente. Poi, scusandosi, si alzarono da tavola e se ne andarono. Brie poté vedere l’attrezzatura del figlio, Erik. Anche se a riposo, aveva una lenza niente male
“Si è ambientata? Si sente a disagio?” aveva chiesto lui sistemandosi in poltrona
E lì, Brie, aveva visto l’enorme dotazione del Re dei Racconti erotici: almeno venti centimetri “Non è meglio stare senza gli orpelli dei vestiti, Brie?”
“Beh, è un po’ inusuale ma.. Devo dire che mi sto abituando”
“Bene, lo spirito giusto” si era seduto accanto ad un tavolino dove erano appoggiati una bottiglia e due bicchieri “Vino, Brie?”
“Oh, no, grazie, sono astemia”
“Un vero peccato” se ne versa un goccio “Afrodisiaco” e il suo uccello ha una leggera impennata
“Dunque, incominciamo se vuole”
“Certo che sì. Lo sai Brie che non sei niente male?”
Brie arrossisce visibilmente. Quell’uomo ha un fascino particolare, con quella barba grigio ferro, i capelli ondulati e gli occhi più profondi di un iceberg. UN fisico eccellente, si vede che fa palestra e il suo pene. Brie potrebbe bagnarsi se solo perdesse la concentrazione “Gra.. grazie” dice lei “Dunque, signor Donaldson..”
“Adam, siamo più colloquiali, no?”
“Va bene” lui sembra mangiarla con gli occhi “Qual è il suo metodo di scrittura? Quali sono le sue fonti di ispirazioni?”
“Oh, non c’è nulla di eccezionale. Qui, si tratta di descrivere situazioni che già altri hanno sfruttato. La segretaria, il marito, l’amante, lo studente e via così. Si mette un po’ di linguaggio poetico e poi si inserisce quello che la gente vuole leggere: masturbazioni, sesso anale, orale, vaginale. Tradimenti, orge, fetish”
“Beh, c’è da dire che, nelle descrizioni, rende piuttosto bene”
“Brie, piuttosto è un termine che lascerei ai mediocri che scribacchiano storielle per porci maniaci”
“E cosa li differenzia da lei?”
“Io ho stile” ride. Poggia il calice e si alza in tutta la sua maestosa nudità “E ho dei validi collaboratori che mi aiutano nella stesura o nella creazione” vieni Brie
Lei si alza e lo segue dietro una porta. Un altro corridoio, oltre una salotto dominato da un camino dentro cui ci potrebbe stare un’altra stanza. Entra in una porta, una stanza piccola. Adam Donaldson stacca un pannello di legno dalla parete e rivela uno specchio “Ecco una delle mie ispirazioni” oltre uno specchio, la cameriera che l’ha accolta poco prima, seduta su un letto a baldacchino, gambe larghe ed il giovane Erik con la faccia a scomparsa tra le sue gambe. Lì vicino, seduta a terra, la giovane Ilga, che si masturba e si titilla un capezzolo “Bel gruppo di porcellini, non trova?”
“Lei, spia i suoi figli?”
“Spio un po’ tutti. Questa è una vecchia casa con delle intercapedini tra i muri, un’eredità di mio nonno quando nascondeva i nemici del terzo Reich che qui facevano i loro porci comodi. Mio padre li utilizzava per contrabbandare il whiskey e le sigarette. Io lo uso per spiare la mia famiglia e i miei domestici. Venga” lo segue oltre una porticina, in un corridoio strettissimo. Si ferma davanti uno spiraglio di luce e indica di guardare.
Brie si affaccia e vede la moglie di Adam che si fa stantuffare da un ragazzone dalla pelle nera, un blocco di ebano scuro con un pene di notevoli dimensioni “Il giardiniere di casa. Ne ha trovato uno che mi batte di due lunghezze” sghignazza
Tornano nella sala principale, dove Brie ha iniziato l’intervista “Quindi, è questo il suo segreto?” chiede Brie “Spiare la sua famiglia mentre scopa a destra e manca?”
“E’ stupita sul fatto che io accetti tutto questo porcaio?”
“Domanda indiscreta, Adam. Mentre tutti scopano con tutti, lei cosa fa, oltre a cercare ispirazione?”
“Rilascio interviste a giovane e intraprendenti giornaliste” ride
“Usa il suo fascino per sedurle?”
“Sì. Sei disposta a lasciarti sedurre, Brie?”
Brie ci pensa su , poi scuote il capo “Mi sono lasciata qualche libertà venendo qui nuda. Il sesso è l’ultimo dei miei pensieri”
“E se le dicessi che, fare sesso con me , ti metterei nel mio prossimo racconto?”
“Direi che non ha ancora fatto la domanda giusta”
Lui la guarda sorpreso e ammirato “La credevo diversa, signorina Brie. Soldi in cambio di notorietà?”
“No, il sesso sarà gratis, Adam. Io vorrei finire l’intervista e avere l’esclusiva su tutto quello che desidererà che metta sul giornale di domani”
“ragazza intraprendente” tende la mano “Affare fatto, Brie”

Il giorno dopo, a lettere cubitali, l’intervista del secolo al re dei racconti erotici in Islanda, firmato Brie Larsson.
Prima della fine della giornata, il giornale si appresta ad entrare in seconda ristampa “Brava Brie, ottimo lavoro”
“Grazie Barbara. Ho avuto una spinta giusta”
“faremo faville. Potrebbe essere che ti commissionino un libro”
“Per due righe sul giornale”
“Diavolo Brie: sei la prima in vent’anni che riesce ad intervistare Donaldson”
“Ti do’ un anticipo del numero di domani. Estenderò l’intervista anche al resto della famiglia”
“Bene, fantastico”
Chiude la comunicazione. Sospira, ridacchia. Da sotto il lenzuolo spunta la testa brizzolata di Adam “Direi che sono sulla strada giusta”
“bene” lui si allunga sopra di lei e la penetra “Che domande mi fai ora?”
“Dopo le domande, signor re dei racconti erotici”

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