Viva la zia

Scritto da , il 2023-01-03, genere incesti

Viva la zia
Mi chiamo Luca, a sedici anni rimasi orfano, i miei genitori morirono in un incidente stradale, non avevo fratelli, i nonni erano morti, ormai pensavo che mi avrebbero mandato in qualche istituto, quando si presentò uno strano tipo, vestito da cowboy, con un pick up, dai documenti dimostrò che era mio zio, il fratello di mamma, mi raccontò che lei non aveva mai approvato la sua volontà di trasferirsi negli usa e di allevare cavalli, mi disse che i soldi dell'assicurazione e della vendita della casa sarebbero confluiti in un fondo vincolato fino alla mia maggiore età, poi mi disse che se volevo potevo andare con lui nel suo ranch vicino waco, io accettai e iniziò la mia avventura negli states.
Dopo il viaggio arrivammo al ranch e c'era la sua seconda moglie, una bionda alta e bella, alta come me, subito mi abbracciò how are you, fine thanks and you, oh well sei un bel ragazzo disse in un italiano stentato, poi pranzammo e lo zio mi raccontò che lui aveva due figli che vivevano in città con la prima moglie e che ora era sposato con jane, insomma mio zio era sula sessantina, era molto più grnade della mia povera mamma, jane non arrivava a quaranta anni, ed era splendida, a me i cavalli piacevano e iniziai a lavorare al ranch, cavalcavo e stavo molto all'aria aperta, passarono un paio di anni, con lo zio avevo un ottimo rapporto, anche con jane, eravamo molto affiatati, spesso cavalcavamo insieme, lei era sempre in jeans, con un corpo tonico e gambe lunghe, capelli biondi lunghi, avevo appena compiuto 18 anni ed ero entrato in posssesso della mia eredità, lo zio premeva perchè mi iscrivessi al college, un giorno un cavallo un pò selvaggio mi fece cadere, mi ruppi una gamba, dovetti restare a letto, avevo le stampelle per muovermi, jane mi preparava da mangiare, poi mi accompagnava al bagno, un giorno stavo urinando e persi l'equilibrio, lei entrò in bagno e vide il mio grosso pene, era veramente grosso, io ero magro, agile, scattante, e quel cazzo di 25 centimetri sembrava ancora più grosso, lei disse wow e arrossì, poi mi aiutò ad alzarmi, la sua mano mi carezzò il cazzo, era mezzo moscio, ma al suo tocco divenne duro, la cappella rossa e gonfia, wow e ora cosa facciamo con questo grande coso disse lei, io ero arrossito, lei si chinò e lo prese in bocca, io ero timido, non mi masturbavo neanche, la sua bocca calda mi eccitò e in un attimo venni, che sborrata non finiva più e lei ingoiava tutto, alla fine pulì il cazzo e poi disse wonderful you are like an horse, io ho fatto amore con cavallo sai mi disse, poi mi accompagnò a letto, si spogliò nuda, wow che tette sode, una figa con un pò di peluria bionda, mi sembrava un sogno, io e lei, mi tolse i panatloni del pigiama e le mutande, un paio di leccatine ed ero già pronto, questa volta non venire fammi godere, e si infilò la cappella nella figa, ahhh bello grosso, poi entrò tutto, lei si muoveva lentamente, su e giù, poi iniziò a godere, ahh che bello, come mi piace, poi aumentò il ritmo ahhh sto venendo e iniziò a godere, la sentivo colare sulle mie palle il suo piacere, ahhh jane mi fai venire, ohh sii i'm coming, come come dear luca e io le sborrai nella figa.
Iniziò la nostra relazione, lo zio pensava ai cavalli e io pensavo a jane, ogni mattina si infilava nel mio letto, un pompino con ingoio, diceva che era la sua colazione preferita e poi mi cavalcava, lentamente stavo guarendo e potevo muovermi di più, resistevo anche di più e la facevo venire un paio di volte prima di innaffiarla abbondatemente, poi iniziammo a scopare alla missionaria, lei tirava su le gambe e si avvingiava a me, le sue unghie mi graffiavano la schiena, provava orgasmi molto intensi, poi la riempivo, sborravo tantissimo, poi come mi toglievo allargava la figa e mi mostrava la mia sborra, come mi riempi bene diceva.
Alla fine tolsi il gesso, avrei dovuto tornare ad occuparmi dei cavalli, ma un giorno Jane mi disse che aspettava un figlio da me, io volevo bene allo zio e amavo i cavalli, ma ero succube di jane, lei aveva un fisico scultoreo, 38 anni ma ne dimostrava non più di 30, io mi ero fatto crescere la barba, decidemmo di sparire, avevo tanti soldi.
Per alcuni giorni continuammo a farci delle grandi scopate, lei mi disse che voleva donarmi il suo culo, ed un giorno la misi a pecora e poi inziai a scoparla con forza, poi le infilai un dito e poi due dita nell'ano, allargandolo e bagnandolo con i suoi copiosi succhi, dopo la inculai con forza, il culo era bello stretto, dopo pochi colpi la sentii godere, ahhh mi fai venire con il culo amore, dai dai luca vengo e poi la sentii contrarre il culo nell'orgasmo e le sborrai in culo, lei poi si alzò e corse in bagno, poco dopo la raggiunsi, jane ti amo scappiamo insieme e così un giorno lasciammo una lunga lettera allo zio, in cui ci dicevmo molto dispiaciuti ma che ci eravamo innamorati e che ci trasferivamo in un altro stato per vivere il nostro amore alla luce del sole, comprai una villetta in Arkansas e ci trasferimmo li, jane mi soddisfava con al bocca e con il culo, era fantastica, poi partorì un bel maschietto e dopo riprendemmo a farci delle grandi scopate, viva la zia.

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