La ragazza dai seni d'oro

Scritto da , il 2012-10-10, genere prime esperienze

LA RAGAZZA DAI SENI D’ORO

In dicembre ho conosciuto una ragazza con i gusti strani: Sonia. Dopo che ha litigato con la sua migliore amica, io sono diventato il suo confidente. È successo tutto velocemente e per caso. Così adesso che sono diventato il suo confidente, vado a casa sua tutti i pomeriggi.
Sonia mi apre la porta della sua villetta, in periferia. Dalla saletta gelida passiamo in cucina, dove è acceso un fuoco nel camino. La cucina è una cameretta piccola e accogliente; sulla spalliera di una sedia sta appeso un reggiseno bianco ad asciugare.
Ci sediamo attorno alla tavola, chiacchieriamo un po’ e poi giochiamo a carte, come le altre volte. Fuori dalla finestra si vedono i campi nebbiosi e sta arrivando il buio.
Le partite sono lente e monotone. Dopo un paio di ore, smettiamo e Sonia va a prendere un album di fotografie. Lei lo sfoglia mostrandomi le foto e commentandole con piacere: “Qui ero alla prima comunione; qui in gita; qui a scuola; qui con l’amica; qui al mare....”
Le foto scattate al mare raffigurano la ragazza in bikini, con seno prepotente. Io le faccio qualche complimento e le accarezzo un seno, molto leggermente. Lei sorride divertita. Accarezzo ancora il maglione di lana, dove sotto ci sono i seni morbidi. Ancora qualche carezza, poi Sonia mi dice: “Vieni”.
Sonia non si è mai spogliata nuda davanti a me, però mi fa assistere a uno strano rito, selvaggio quasi.
Entriamo nella saletta fredda. Accende la luce. Si mette davanti allo specchio della cristalliera
Si ammira lungamente, si tocca i capelli. toglie i fiori secchi da un vasetto, sposta alcuni ninnoli. Poi improvvisamente alza le braccia e si sfila il maglione. Rimane davanti allo specchio, con la gonna e i seni bianche e nudi.
Capperi! Che spettacolo! Io che sto dietro non oso avvicinarmi. La ragazza va in cucina; poi ritorna con un bicchiere di cubetti di ghiaccio presi dal frigo. Si mette ancora davanti allo specchio e con un cubetto di ghiaccio si strofina i capezzoli. Su e giù, avanti e indietro, trattenendo dei gridolini. I capezzoli di Sonia si irrigidiscono, aumentano di volume, si allungano...
“Adesso prova tu...” mi dice. “No, non con le mani, con le labbra...”
Mi curvo su di lei e succhio i capezzoli gelidi. Succhio fino a riscaldarli, mentre lei con le mani regge le tette da sotto. Sonia ha i brividi. “Qui fa troppo freddo” mi dice. “Torniamo in cucina.”
In cucina mi sdraio sul divano e lei mi offre i seni da succhiare. Mentre succhio, mi sbottono i pantaloni e metto il cazzo in libertà.
“Ohhhhh!” fa lei. Sonia va in fondo al divano e fa sbattere le tette morbide contro il cazzo duro. Poi si inginocchia in fondo al divano e strofina il cazzo sulle tette. Afferra il cazzo, lo sbatte sulle tette. Come sono morbide e bianche. Sonia stringe il cazzo in mezzo alle tette. Che sensazione deliziosa. Sonia usa il cazzo per puntellare da sotto una tetta. Il glande sfiora il capezzolo.
“Ancora. Ancora.” Sospiro.
Non so cosa prova lei. Il capezzolo si allunga, il glande si arrossa...
Ancora massaggia le tette usando il cazzo come un bastone. Sonia sbatte il cazzo sulle tette. Da destra a sinistra, in mezzo alle tette. Mette il cazzo sotto a una tetta e la solleva. Come sono pesanti le sue tette. Non credevo tutto questo peso da sopportare. Il cazzo è duro e affaticato. Mette il cazzo sotto una tetta, la solleva e lo lascia lì come un puntello. Mannaggia che peso. E che morbidezza. E che piacere.
Sonia non si è mai tolta la gonna e non so neanche come è fatta la sua fica. Però arrivato a questo punto sborro irresistibilmente. Le tette si bagnano di goccioline bianche. Lei manovra il cazzo come un idrante, per irrorarle bene tutte.
Io sfinito sospiro e guardo la ragazza che si massaggia le tette con lo sperma.
Sonia appare soddisfatta e mormora: “Sfoggerò un seno più bello al mare. Questa estate indosserò il topless in spiaggia.”
“E in questo modo credi che...?”
“Certo. Non lo sapevi? Me lo ha insegnato la mia vicina. Lei non ha un uomo sottomano così adopera quello del suo cane. I cazzi servono a questo; a massaggiare i seni delle donne e renderli morbidi con lo sperma:”

Traduzione Febbraio 2010
FINE



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