Fremiti di mamma 11 - Prepararsi a fare l'amore col proprio figlio.

Scritto da , il 2022-10-08, genere incesti

Giunti a casa del cugino, Rosa e suo figlio non avevano avuto neanche il tempo di andare nelle camera a loro riservata per mettersi in ordine e sistemare i bagagli che già Carmela si era precipitata davanti a Marco e dopo averlo baciato in bocca con voluttà, gli si era inginocchiata davanti per armeggiare con la cerniera del suo jeans ed estrarne il cazzo subito divenuto duro tra le sue dita.

La mamma, per niente sorpresa da quella repentina mossa, aveva assistita compiaciuta del successo che aveva avuto suo figlio con la zia e nello stesso tempo, aveva sentito su di se l'abbraccio del cugino che stringendola da dietro, con una mano le palpava il seno, con l'altra sotto la minigonna le ravanava la fica mentre con la lingua le pennellava il collo e l'orecchio.

Mentre il ragazzo tenendo le dita tra i capelli della zia, la chiavava tra le labbra con spinte che le provocavano conati di vomito, il marito aveva preso per mano la mamma e l'aveva trascinata sul letto dove, dopo averle strappato il perizoma, l'aveva infilzata con un colpo preciso e profondo:

-Ma quanto sei bagnata Rosa.. e quanto sei aperta?

Che ti è successo durante la luna di miele con tuo figlio?-

Aveva chiesto lui ansimando trovandola più aperta dell'ultima volta in cui l'aveva chiavata.-

-Ma niente Mimmo, lo sai che porco è mio figlio e in questi giorni oltre che darmi in continuazione il. suo cazzo, me ne ha fatto assaggiare altri di tutto rispetto.

Stanotte poi, prima di partire me lo hanno messo dentro insieme lui e Ajsha una specie di negrone con un cazzo impressionante.

Mi hanno fatta morire infilandoli da soli o in coppia in ogni buco e me l'hanno lasciata spampanata come la senti tu adesso.

Io però ti sento lo stesso e sei duro.. dio se sei duro.. godo.. godoo.. vengo.. vieni anche tu Mimmo vieni vieniiiiii!-

Le urla di piacere della mamma, incredibilmente si erano sovrapposte a quelle del figlio che dal corridoio d'ingresso gridava "Sborro...sborrooo..." schizzando i suoi caldi fiotti di sperma direttamente in gola alla zia.

Quando Rosa e suo cugino erano tornati in corridoio, avevano trovato Carmela col viso paonazzo e con le lacrime agli occhi che ancora tossiva sputando gli ultimi residui di saliva e sborra che avevano formato una viscida chiazza sulle piastrelle del pavimento.

-Ma cazzo Marco, potevi stare più attento con tua zia, hai rischiato di farla soffocare con la tua irruenza fuori controllo e poi lo sai quanta ne spari.. eccheccazzo, dai almeno il tempo di ingoiare no!!-

Lo aveva rimproverato la mamma mentre la zia ripresasi e con ancora il fiato grosso, lo aveva difeso addossandosi la responsabilità per via della sua incontenibile voglia di succhiarglielo:

-Non è stata colpa sua Rosa, il fatto è che dopo l'ultimo pompino che gli avevo fatto ed il pensiero che tu e tuo figlio stavate passando una luna di miele erotica, mi aveva tenuta eccitata come una cagna vogliosa in attesa del vostro arrivo ed anche se con mio marito ho fatto l'amore ogni giorno, il mio pensiero correva su di voi ed il momento in cui anch'io potrò farmi scopare da mio figlio.-

Il resto della giornata era trascorsa tranquilla sino all'ora di cena in cui, oltre che mangiare le leccornie che aveva preparato Carmela per il loro arrivo, avevano progettato un piano che avrebbe finalmente permesso a Carmela di accoppiarsi con suo figlio.

La ragazza con la quale il figlio conviveva, era andata a trovare i suoi in un paesino sulle Madonie e per quella settimana Turi, era tornato a stare nella casa dei genitori.

Naturalmente nei piani del gruppetto di parenti incestuosi, quella doveva essere l'occasione propizia per mettere in atto il piano.

Dovendosi preparare bene per il fatidico giorno successivo, quella notte si erano risparmiati limitandosi ad un veloce scambio di coppia in cui Marco aveva scopato la zia mentre sua madre era stata inculata (Per via della fica ancora troppo aperta) dal cugino.

Quando al mattino Turi era arrivato, Marco e sua madre erano rimasti impressionati dalla bellezza e dalla prestanza fisica del ragazzo dai capelli scurissimi, gli occhi profondi e neri, le labbra carnose ed un portamento decisamente vigoroso e virile, un vero "Bonazzo" nel gergo siciliano.

Tra di loro si era subito instaurato un clima di affettuosa amicizia ed infatti i due ragazzi avevano trascorso tutto il tempo insieme ad esplorare i luoghi più familiari della città.

Per pranzo la mamma aveva preparato tutte le cose che piacevano a suo figlio e per la cena, aveva abbondato con portate di pesce e frutti di mare dall'alto tenore afrodisiaco.

Al momento di capire come avrebbero dormito, al ragazzo avevano spiegato che non era opportuno che i due maschi dormissero insieme nel lettone e che dunque, sarebbe stato meglio che lui dormisse nel lettino della cameretta e Marco e sua madre dormissero nel lettone: "Mamma e figghiu sono!" era stata la spiegazione più convincente.

Dopo cena i ragazzi erano usciti ancora ed erano rientrati prima di mezzanotte quando i genitori erano già a letto.

Naturalmente, nella camera dei genitori di Turi, benché le luci fossero spente, l'atmosfera era alquanto tesa coi cuori di mamma e papà che pulsavano a mille ed i sessi umidi e gonfi oltre ogni immaginazione.

Dalla camere di Marco e sua madre invece, giungevano a quella accanto suoni e rumori inequivocabili.

Turi che si era addormentato quasi subito, ne era stato svegliato ed in uno stato di dormiveglia, pur non riuscendo a capire a pieno cosa stesse succedendo, aveva avuto una erezione.

segue

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