L'artista e Lidia Parte I

Scritto da , il 2022-09-10, genere feticismo

Salve a tutti, volevo condividere con voi questa mia fantasia erotica. Sono un ragazzo di Firenze alto circa 1.90m, capelli neri abbastanza lunghi e mossi, occhi verdi ed un fisico ben allenato. Ho una passione per l'arte in generale, in particolar modo per la pittura. I miei principali soggetti preferiti, oltre ai paesaggi, sono i corpi femminili.
Volendo sfruttare questa passione per guadagnare qualche soldo, decido di pubblicizzarmi su Instagram promettendo quadri e dipinti su commissione. I giorni passano e si sparge la voce su questa mia iniziativa. Una sera, fuori ad un locale in centro città, mi capita di incontrare una mia vecchia conoscente di nome Lidia, con il quale non ho consumato molte conversazioni, sin da subito però mi ha sempre intrigato, non solo dal punto di vista sessuale, essendo comunque letteralmente una dea greca: alta circa 1.60m, occhi color nocciola/gialli, capelli sul castano chiaro/biondo, un viso angelico ed un fisico divino con delle forme che farebbero impallidire persino Afrodite.
Anche dal punto di vista intellettuale, sembra una ragazza che ha molto da raccontare, inoltre è molto simpatica, solare e gentile, anche se non le piace stare al centro dell'attenzione, questo almeno da vicino, su Instagram è un tantino diverso, essendo una tipa molto social che posta parecchie foto, talvolta realizzate anche in studi fotografici, inoltre sà di essere ammirata da molti ragazzi.
Tornando a noi; si presenta con un vestitino rosso che le risalta le curve in maniera esponenziale, un giacchettino di pelle bianco abbinato agli stivali, lunghi fino alle ginocchia, per non parlare del suo trucco, non eccessivo, solo un po' di fondotinta per colorire le guance di rosa, un rossetto rosso lucido e un po' di eyeliner per definire il taglio dei suoi occhi, già di per sé stupendi ed estremamente penetranti.
"Ehiii, si saluta!" Esclama lei, sorridente con il suo gin lemon in mano.
"Ciao, da quanto tempo!" Rispondo io, estremamente imbarazzato perché non l'avevo riconosciuta.
"Come và la vita? Non ci vediamo da tantissimo" Afferma lei, facendosi un sorso del suo drink.
La conversazione procede stranamente al lungo per i miei standard con lei, parlando del più e del meno, non mi era mai capitato di parlarle così tanto e molto rapidamente il ghiaccio si è sciolto ed abbiamo iniziato a parlare di cosa fare dopo il diploma, preso tra l'altro nella stessa scuola.
"Cosa farai dopo il diploma?" Domanda lei, stranamente incuriosita dalla mia vita, non mi ha mai prestato così tanta attenzione.
"Non saprei, mi piacerebbe realizzarmi nell'ambito artistico, mi appassiona molto, e tu?" Rispondo io.
"A me piacerebbe fare l'attrice!" Risponde lei, con molto entusiasmo.
"A proposito... Ho saputo che fai dipinti su commissione, giusto?"
"Si, è corretto, perché?" Rispondo un po' ansioso del perché di questa domanda.
"Ti occupi anche di ritratti o comunque di soggetti umani?" Mi chiede, con fare speranzoso.
"Sono i miei preferiti!" Rispondo, sorridendo.
"Buono a sapersi allora!" Afferma lei, mentre le amiche la tirano per andarsi a fare un giro per la città urlandole contro dicendole che si era fatto tardi.
"Ci vediamooo!" Aggiunge da lontano, salutandomi con la mano, io ricambio il saluto e ritorno sui miei passi.
Quell'ultima sua frase mi ha letteralmente mandato su di giri. Ho quasi pensato a quello per il resto della serata.
I giorni passano e tra una notifica e l'altra, c'è n'è subito una che attira la mia attenzione :"Lidia ti ha inviato un messaggio."
"Hey, come stai? Ti volevo chiedere se è possibile un quadro realizzato da te."
"Ciao, tutto bene grazie, a te? Comunque, sì, ti andrebbe di discuterne davanti ad un caffè?"
Rispondo io, sapendo di star approfittando di questo momento per incontrarla, siccome di solito, ne discuto stesso in chat.
"Perfetto, dove ci incontriamo? Al bar va bene?" Messaggia lei.
"Non preoccuparti, ho uno studio apposito in casa mia se per te non è un problema, qua parli con un professionista eh." Rispondo io, cercando di strapparle una risata.
"Hahahahaha, perfetto allora, mi passi a prendere tu?" Risponde lei.
"Certamente, Marilyn, le faccio trovare anche il tappeto rosso?" Rispondo io, cercando di essere simpatico.
"Ovvio, ah e possibilmente, il caffè lo voglio macchiato🤭" Risponde lei.
Il suo stare al gioco mi ha, come al solito, mandato su di giri.
Ora però, rimane solo un problema: Io non ho uno studio.
Completamente impanicato passo l'ultima ora e mezza prima di andarla a prendere a cercare di allestire al meglio casa mia come se fosse uno studio di un qualsiasi artista incompreso di paese (e devo dire che il risultato non è stato male), comunque, si è fatto orario, ora tocca andarla a prendere, mi vesto e corro da lei.
"La limousine l'attende, Marilyn." Le scrivo alludendo al fatto che fossi arrivato sotto il suo palazzo.
"Arrivooo" risponde lei.
Ed eccola lì, una dea scesa direttamente dall'Olimpo, in questo caso, dalla palestra, siccome era in tenuta sportiva, leggings, sneakers e top della Nike, struccata e con i capelli legati, anche in quella veste mi fa impazzire e non sfigura minimamente.
"Scusa se ti ho fatto aspettare, mi stavo allenando in cameretta e ho perso la cognizione del tempo" Fa lei, imbarazzata dalle sue condizioni, a detta sua pietose, quando in realtà, vederla così mi ha sorpreso in positivo.
"Non preoccuparti, guarda come sto io!" Rispondo per rassicurarla e farla sentire più a suo agio.
Lei sorride e mi guarda mentre arrossisce e si morde il labbro, molto probabilmente ha notato la mia maglietta attillata che mette in risalto la mia muscolatura, io, compiaciuto, faccio finta di non vederla e continuo a guidare.
Arrivati da me, rimane a bocca aperta, affermando che è esattamente come se l'immaginava, soddisfatto, gli dico di accomodarsi ed inizio a fare il caffè, rigorosamente macchiato.
Parliamo del più e del meno all'inizio, cose futili, poi ci applichiamo per almeno 2 ore su come lei vorrebbe il suo quadro realizzato su commissione senza però, trovare un compromesso. Poi, però, scopriamo una passione condivisa inaspettata per la mitologia greca e per l'allenamento, che si ricollega con quest'ultima e di quanto lei fosse ossessionata dal mantenere la sua forma fisica eccellente, esattamente come facevano gli antichi greci. A quel punto decido di fare il passo più lungo della gamba, forse?
"Non saresti male come dea greca raffigurata in un dipinto, sai?" Ammicco io, provando un flirt palesissimo.
"Tu dici? Quale dea greca sarei se facessi parte del Pantheon?" Controbatte compiaciuta ma allo stesso tempo imbarazzata da questo discorso.
La domanda mi spiazza completamente e faccio scena muta, arrossendo.
Lei sorride e, con tono scherzoso fa :"Ti andrebbe di dipingere una dea?"
Io rimango stordito da questa ulteriore domanda e annuisco senza dire una parola, ancora più rosso di prima.
Lidia si mette a ridere e fa :"Che c'è? Una freccia di Eros ti ha colpito?" E inizia a ridere di nuovo, mentre sorseggia il suo caffè macchiato.
"Comunque ho visto che hai gli attrezzi per allenarti, che ne dici se finisco il mio allenamento qui?" Aggiunge lei, entusiasta mentre termina il suo caffè.
"Prego, sono curioso di vedere una dea con la forza di Ercole!" Rispondo io, provando a flirtare.
Lei sorride e si appresta agli attrezzi.
"Posso levarmi le scarpe?" Chiede, timidamente.
"Fa' pure, sono il primo che si allena scalzo, è molto più comodo." Effettivamente lo è per davvero.
Un forte odore di piedi permea la stanza dopo che Lidia si è tolta le scarpe da ginnastica, già precedentemente usate per allenarsi a casa. La cosa, stranamente non mi disturba, anzi, è un profumo delizioso, sì, forte per via del sudore, ma allo stesso tempo pulito, molto probabilmente per via del suo igiene molto accurato. Questo intenso profumo di donna, unito alla vista non solo delle sue graziosissime estremità, ben curate e femminili, ma anche del suo fisico divino che vanta di un culo perfetto ed estremamente invitante, ovviamente messo in risalto dai leggings molto stretti, assieme alle sue gambe toniche e a dir poco perfette mi ha eccitato particolarmente, sto avendo l'onore di assistere ad una dea, che normalmente non vedi in queste condizioni, sono incredibilmente eccitato e tra uno stacco di bilanciere e l'altro, inizio a fare pensieri molto poco casti nei suoi riguardi.
La sola vista di lei che si allena mi provoca immediatamente una possente erezione che fatico a nascondere nei pantaloni.
"Che fai, non ti alleni tu? Eros ti ha colpito di nuovo? O è stata la mia forza bruta?" Dice Lidia mentre si asciuga il sudore sulla fronte e ride.
"Stavo giusto per iniziare, osserva!" Rispondo io, mentre mi appresto a sollevare almeno il triplo del suo carico sul bilanciere cercando di impressionarla.
"Allora? Non vedo più il tuo ghigno, che fine ha fatto tutta la tua saccenza?" Gli dico posando il bilanciere per terra.
Lidia, intimidita afferra il bilanciere e prova ad alzare lo stessa carico che ho alzato io, facendosi male alla caviglia per il sovraccarico.
"Ma che fai?! Devi fare attenzione quando alzi un peso, sennò ti fai male!" Esclamo io, alzando la voce.
Lei, imbarazzata per essersi infortunata incrocia le braccia e distoglie lo sguardo dal mio.
Scopro quindi questo lato così competitivo di lei che mi fa letteralmente impazzire.
"Dammi qua, fammi vedere che ti sei fatta!" Esclamo io.
Lei si siede sulla panca ed io a terra a medicargli la caviglia con del ghiaccio.
L'odore dei suoi piedi in questa posizione è fortissimo e stare lì, a terra, così vicino alle sue estremità divine così inebrianti del suo odore di donna mi fa perdere la testa, infatti è esattamente quello che vuole, me, di fronte a lei, in ginocchio ai suoi piedi. È possibile che l'avesse fatto apposta per vedermi così?
Nemmeno il tempo di pensarlo che aggiunge...
"Ho notato che mi stavi guardando"
Io mi paralizzo.
"Credi che io sia cieca? Ti ho visto. Dimmi, cosa hai preferito? Il mio culo? Le mie gambe? Le mie tette che rimbalzavano? O forse... I miei piedi?"
In questa situazione di totale paralisi la mia erezione si fa ancora più evidente.
"SEI PROPRIO UN PORCO!" Urla Lidia.
"Io non so di costa stai....."
"Shhhhh, stai zitto." Mi zittisce mettendomi l'alluce sulle labbra....
**Continua nella parte due...**

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