Con mia sorella alle Canarie 4

Scritto da , il 2022-08-12, genere incesti

CANARIE 4 PARTE
Al mio risveglio, il mattino dopo, Giusy era già sveglia, con aria assente fissava il soffitto, la sua espressione a volte era sorridente e divertita, altre diventava seria e sembrava velata dalla tristezza.
- Buongiorno tesoro come va? Stai bene? Ti vedo pensierosa.
- Sto bene, il bruciore è quasi sparito del tutto, sto benissimo.
- Comunque sarebbe meglio se oggi facessimo giornata di riposo. Anche io devo recuperare.
- Si certo, buona idea. Almeno io e Maria dovremmo prenderci giornata pausa.
Ci eravamo alzati, quando ci eravamo seduti a fare colazione, Giusy era ancora pensierosa
- Continui a essere pensierosa, qualcosa non va?
- Sai non riesco a non pensare a tutto quello che è successo in questi giorni. Praticamente mi sono scopato mio fratello che mi ha, anche inculato, cosa che non avevo mai fatto, ho scopato con un altro mentre lui accanto a me si scopava un’altra, ho lesbicato per la prima volta con una donna mentre lui si inculava il figlio. In 2 ore ho scopato più uomini di quelli che avevo scopato in tutta la vita, ed infine osservavo un uomo che gli faceva un pompino mentre la moglie mi leccava la figa. Vita stravolta è dire poco, ma la cosa che m lascia basita è che ho sempre goduto, tutto mi è piaciuto e non vedo l’ora di ripeterlo. Pensarci mi fa bagnare e venire voglia.
- Beh, meno male. Temevo che avevi rimorsi coscienza ed eri andata in crisi. Meglio così.
- Sai la cosa che mi ha fatto eccitare di più? Vederti inculare il ragazzo ma di più vedere Ivan che ti faceva il pompino. Ho ragione sei n demonio a convincerlo a succhiarti il cazzo.
- Sono certo che non è stata la prima volta. Troppo bravo sicuramente lo aveva già fatto e credo non solo quello. Penso che con tuo aiuto prima della fine della vacanza mi lascia incularlo.
- Sei davvero un demonio vuoi inculartelo? Ma toglimi una curiosità. Tu lo hai preso nel culo?
- Te l’ho detto a me il cazzo non piace. Ma mai dire mai. Se un giorno avrò voglia di provare, sarai tu la prima a incularmi. Se è un bel cazzo a volte mi piace toccarlo, una volta ho provato a prenderlo in bocca, ma ho smesso subito, il sapore mi faceva schifo, e succhiare non mi eccitava.
- Scusa ma come faccio a essere io a incularti per prima, mica ho il cazzo?
- Ahahah tranquilla troveremo sistema.
- Sai cosa mi preoccupa? Dopo tutte queste esperienze, riuscirò a tornare alla vita di prima? Pensi che mi accontenterò di una scopata veloce, a volte fatta sul sedile di una macchina?
- Devi metterti in testa che la normalità non è questa. Queste sono eccezioni che si possono vivere una volta ogni tanto. Non e possibile sempre. Ed ogni tanto ti regalerò un weekend di sesso.
Raggiunti gli altri in piscina, avevamo notato che anche Maria stava bene, parlando con Giusy anche era dell’idea che era meglio per un giorno riposare totalmente. Ornella ascoltandole sorrideva in cuor suo sperava di averci solo per sé per quel giorno. Con nostra sorpresa ci avevano lasciato il letto per stare più comodi, io avevo lasciato il mio posto a Maria che adesso restava sdraiata accanto a Giusy.
Fin dal nostro arrivo, avevo notato che Ivan mi guardava e mi sorrideva. Intanto la mia mente perversa iniziava ad elaborare un piano. Nonostante sua moglie Ornella mi ronzava intorno come una mosca al miele, ormai mi ero fissato, mi volevo scopare Ivan, dovevo riuscirci. La piscina era molto affollata, come al solito, la gente all’interno era intenta a palpeggiarsi, qualche coppia incurante del divieto cercava anche di farsi una scomoda e veloce scopata. Faceva molto caldo veniva voglia di rinfrescarsi, ma vista la calca, avrei atteso in rientro in camera per fare una doccia. Quando avevo visto Ivan entrare in acqua, avevo cambiato idea e ci ero entrato. Lui si era avviato al lato opposto della nostra postazione, lo avevo raggiunto, era appoggiato con i gomiti al bordo piscina, anche se la piscina non era alta si toccava
- Ciao allora come andata ieri sera, ti e piaciuto?
- Diciamo che è stata una nuova esperienza, molto interessante ed anche piacevole.
- Dai siamo soli, nessuno ci sente. Puoi dire la verità. Succhiavi troppo bene e lo facevi con passione. Non sei il primo che mi succhia il cazzo. Succhi benissimo non come uno che lo fa la prima volta.
Erano arrossito, mi aveva fatto un sorriso ma non aveva risposto. A quel punto avevo deciso di anticipare i miei piani. Eravamo coperti alla vista degli altri, gli ero andato alle spalle lo avevo abbracciato facendogli sentire in mio cazzo duro sul culo, poi mentre lo baciavo sul collo gli avevo sussurrato
- Tutta la notte ho fantasticato, che tu eri la mia puttanella. Ho immaginato di scoparti a lungo, era stupendo. Dai allarga le gambe, fattelo strusciare sul culo.
- Ma sei matto cosa ti sei messo in testa. Ieri sera è stata Ornella a insistere, davanti a lei non lo avevo mai fatto. Figurati prendere il tuo cazzo mi faresti urlare dal dolore.
Mentre rispondeva aveva esaudito la mia richiesta, aveva allargato le gambe ed adesso in mezzo aveva il mio cazzo. Dalla sua risposta, avevo capito che lo aveva già preso, temeva solo di sentire male. Avevo continuato a baciarlo su collo, strusciandogli il cazzo nel culo, il suo respiro diventava più affannoso. Quando ero sceso con la mano al suo cazzo e lo avevo afferrato aveva emesso un gemito di piacere
- Tranquillo, non ti farei male. Ti preparo prima. Ho inculato anche Giusy ieri e per lei era la prima volta. Lo so che tu lo hai già preso e che lo vuoi. Sarai la mia puttanella.
- Dai usciamo, non voglio ci vedano. Sarebbe no sputtanamento con Ornella.
- Per quello tranquillo, ho un piano sembrerà una goliardata.
Appena usciti, io mi ero avvicinato ad Ornella e seduto accanto a lei. Non prima di avergli accarezzato la figa. Lei aveva molto gradito, mi aveva sorriso e poi senza remore mi aveva chiesto
- Hai voglia? Lo sai che per te sono sempre disponibile.
- Sei sempre desiderabile, ma oggi faccio pausa anche io. Devo recuperare.
Lei aveva infilato la mano nella borsa e mi aveva passato ancora una pastiglia di Cialis.
- Scusa me l’hai data altro giorno, non farà male.
- Beh hai visto che ha funzionato benissimo. L’effetto dura 36. Puoi prenderla.
- Senti avevo intenzione per stasera di cenare tutti insieme qui al resort. Ma avevo intenzione anche di fare uno scherzo a Ivan. Ci stai?
- Ahah se c’è da divertirsi ci sto si.
A pranzo eravamo tutti insieme, io avevo lanciato l’idea della festa serale e tutti avevano accettato, anche perché avevo il supporto di Giusy ed Ornella. Il pomeriggio avevo studiato il piano con Giusy, l’avevo avvertita che Ornella l’avrebbe aiutata ma che non era a conoscenza di come sarebbero proseguita la serata, a lei toccava una parte molto importante affinché riuscisse tutto. Prima di andare in piscina ero andato al market a fare le spese, Ornella si era subito offerta di aiutarmi con leggero disappunto di Giusy, stranamente iniziava ad essere gelosa. Al bazar avevamo trovato quello che ci mancava, una bella parrucca bionda, di nascosto da Ornella avevo preso un accessorio per altra mia fantasia. Avevo preso anche 4 bottiglie di vino e le avevo messe in fresco. Poi avevamo portato la spesa nel loro appartamento, era normale che essendo soli Ornella ci provava
- Sai ieri sera è stato bellissimo. Mi sono eccitata un sacco vedere Ivan che te lo succhiava e poi che mi scopavi. Sognavo che quando torniamo a casa qualche volta tu vieni a cena da noi e ripetiamo la stessa situazione noi 3 soltanto.
- Bisogna vedere se Ivan e d’accordo.
- Per quello ci penso io a convincerlo e poi mi ha detto che gli e piaciuto farti pompino. Dai però adesso mi scopi? Ho tanta voglia. Una cosa veloce. Sbattimi un po’ sborro subito.
Non potevo dire di no, mi serviva la sua complicità ed in effetti aveva sborrato subito.
Avevamo raggiunto gli altri in piscina, io mi ero sdraiato subito accanto a Giusy, che mi aveva guardato con un sorriso complice, aveva capito subito che con Ornella avevamo scopato. Ivan ignaro di quello che avevamo in mente mi aveva più volte guardato sorridendomi, inconsciamente forse immaginava quello che sarebbe successo e ne sembrava compiaciuto. Quando era arrivato il momento di partire con il piano che avevamo escogitato, prima di dare inizio Giusy si era rivolta a me e mi aveva sussurrato
- Guarda che io ti aiuto, però adesso sto bene e stasera voglio divertirmi anche io.
- Ti assicuro che ti divertirai tantissimo. Ho una sorpresa solo per te. Quando saremo soli.
Mi aveva guardato con una espressione interrogativa, poi mi aveva sorriso, mi aveva dato un lungo bacio, poi come era stabilito nel piano, si era alzata e rivolta ad Ornella aveva detto
- Ragazzi io ed Ornella andiamo prima a preparare fra una oretta potete venire che sarà pronto. Ivan forse è meglio che vieni anche tu ad aiutarci, un uomo serve sempre.
Avevamo fatto il bagno in piscina, una volta usciti ci eravamo sdraiati tutte e 3 sul letto, Maria in mezzo
- Giusy mi ha detto, che sta benissimo ed è pronta a divertirsi, tu come stai?
- Anche io sto benissimo e mi sento pronta. Vuoi per caso provare?
- Certo che sei cambiata in pochi giorni. Prima eri timidissima, non parlavi quasi mai, adesso mi proponi tranquillamente di scopare. Mi piaci più così sincera e schietta.
- È cambiata grazie a te. Anche io mi sento più libero. Tu hai molta più esperienza di noi.
Era passata più di una ora e mi era arrivata un messaggio di Giusy
- Tutto pronto e come avevamo previsto. Potete venire.
Quando eravamo arrivati ad attenderci c’erano Giusy ed Ornella, era apparecchiato per una cena fredda, una volta seduti. Era stata Ornella a parlare, trattenendo a stento una risata.
- Visto che festeggiamo, abbiamo pensato che sarebbe stato il caso di ingaggiare una cameriera e vi abbiamo fatto una bella sorpresa. Ecco a voi Ivana la nostra cameriera
Dalla cucina Era apparso Ivan, nonostante fossi a conoscenza della sorpresa anche io ero rimasto a bocca aperta. Oltre alla parrucca bionda, indossava un paio di autoreggenti, un perizoma ed un reggiseno. Ma quello che ci aveva meravigliato era il suo viso. L’avevano truccato benissimo, sembrava davvero una donna. Lui era stato al gioco e si era rivolto a noi imitando la vocina da donna. Eravamo scoppiati in una grande risata tutti quanti ed iniziato a fare appezzamenti. Lui si era immedesimato totalmente nella parte, e quando passandomi accanto gli avevo palpato il culo aveva fatto la parte della cameriera offesa.
Il piano era quello di fare bere soprattutto Diego e Maria, ma alla fine eravamo tutti quanti alticci. Avevamo scolato le 4 bottiglie di vino, la serata era andata avanti con continue battute e con Ivan che aveva continuato a fare la parte della donna. Quando Giusy mi aveva fatto cenno che dava inizio alla seconda parte del piano, eravamo già alticci, anche Diego aveva più volte palpato il culo di Ivan, ormai oltre che alticci eravamo tutti quanti eccitatissimi era arrivato il momento che entrava in azione Giusy
- Ragazze, visto che sembrano molto prese da Ivana, io proporrei noi donne ad andarcene in una stanza, e lasciare l’altra stanza ai maschietti ed a Ivana.
Ornella e Maria erano state un attimo titubanti, poi visto che l’idea dello scherzo le divertiva l’avevano seguita. Diego mi aveva guardato, il suo sguardo lasciava trasparire libidine, sembrava che quello che avevo sperato si sarebbe avverato. Ivan non diceva nulla ci guardava sorridendo con un misto di sorpresa ed eccitazione. Non immaginava cosa sarebbe successo ma sembrava eccitato. L’avevo preso per mano
- Dai Diego, andiamo a divertirci con questa puttanella.
Una volta Entrati in camera ed avvicinati al letto ero rimasto sorpreso anche io. Ivan mi aveva abbracciato e mi aveva baciato in bocca davanti a Diego. Non mi ero sottratto, era la prima volta che baciavo un uomo, era una sensazione strana ma eccitante. Diego ci aveva guardato con la bocca spalancata, poi visto che Ivan continuava a baciarmi, gli era andato dietro, lo baciava sul collo e gli strusciava il cazzo sul culo. Ci eravamo sdraiati sul letto, Ivan aveva iniziato a succhiarmi il cazzo, Diego eccitato anche lui, glielo aveva avvicinato in bocca, adesso lui si alternava a succhiare un po’ uno un po’ l’altro.
Mi ero alzato ed andato in cucina a prendere l’olio, era il momento. Tornando indietro avevo dato una occhiata in camera delle donne. Anche loro erano un groviglio, si baciavano e si leccavano a vicenda gemendo di piacere. Al rientro in camera, avevo trovato Diego sdraiato, Ivan accanto a lui, lo baciava in bocca e gli menava il cazzo. Ormai eravamo tutti eccitatissimi, pensavamo solo al piacere. Io avevo unto la mano di olio ed avevo iniziato a spalmarlo sul culo di Ivan. Gli avevo infilato prima uno poi due dita nel culo, lo aveva inarcato a facilitarmi. Ormai era unto tutto, avevo unto anche il mio cazzo, poi lo avevo invitato a mettersi a pecorina e gli ero andato dietro. Mi aveva guardato con un misto di voglia e paura
- Per favore fai piano non farmi male.
- Tranquillo se senti male mi fermo.
Diego si era inginocchiato davanti a lui e gli aveva infilato il cazzo in bocca. Avevo appoggiato il mio cazzo nel suo culo ed avevo spinto. La cappella era entrata ma Ivan aveva urlato di dolore
- Fermati ti prego fa male. Aspetta un po’.
Mi ero fermato, avevo allungato la mano e gli avevo preso il cazzo avevo iniziato a menarlo
- Diego guarda come si è eccitata la puttanella, lo ha duro come il marmo. Gli piace se glielo meno. Dai aiutami mettiti a 69 con lui così si eccita di più e posso metterglielo tutto dentro.
Diego mi aveva guardato stranito, gli stavo chiedendo di prendere un cazzo in bocca. Aveva guardato la mia mano che menava il cazzo, al mio secondo invito si era lasciato andare si era messo sotto a 69, adesso si succhiavano gemendo. Ero eccitatissimo anche io, avevo dato un colpo di reni ed il mio cazzo era entrato tutto nel culo di Ivan che aveva lanciato un urlo disumano. Mi ero fermato solo un attimo poi avevo iniziato a pomparlo, lui continuava a gemere di dolore, ma quando aveva iniziato a succhiare di nuovo il cazzo di Diego avevo capito che il dolore aveva lasciato spazio al piacere. Adesso il cazzo gli scivolava dentro molto facilmente, ad ogni spinta che gli davo lo contraeva facendomi provare un grande piacere, era molto bello e godevo nel vedere il mio cazzo entrare ed uscire da quel culo.
Così presi a scopare non ci eravamo accorti che le donne, forse allarmate dall’urlo di Ivan, erano entrate nella stanza. Erano in piedi ad un lato del letto e ci osservavano, nei loro occhi non c’era meraviglia, ma eccitazione. Ci osservavano ma continuavano ad accarezzarsi le fighe vicendevolmente. Ormai nella stanza non si sentivano altro che gemiti di piacere. Il primo a sborrare ero stato io, avevo sentito la sbarra salire dai coglioni come lava incandescente, la sensazione di bruciore era terminata quando i miei schizzi avevano riempito il culo di Ivan. Lui sentendo i miei schizzi nel culo aveva sborrato in bocca a Diego che aveva fatto altrettanto con lui, poi ci eravamo accasciati sul letto.
Le donne ci erano venute accanto, ognuna coccolava il suo uomo. Nell’aria aleggiava una strana eccitazione, forse dovuta al fatto che si era compiuto ed assistito a qualcosa di non prevedibile. Mentre ci coccolavamo, Giusy aveva iniziato a strusciarsi a mio cazzo, poi mi aveva sussurrato:
- Sai amore, la figa non mi brucia più. Se fai piano possiamo scopare. Ho voglia di un cazzo dentro
- Solo uno? Non sarebbe meglio due? Ivan non è grosso, vagli sopra te lo metto nel culo.
- Davvero? Dici che non fa male?
- Ti bruciava figa non culo. Fagli pompino per farlo eccitare e poi ti metto vaselina e ti inculo.
- Facciamoglielo insieme, anche Diego lo ha preso in bocca, fallo anche tu.
- Al massimo glielo prendo in mano, te l’ho detto che n bocca non mi piace.
Ci eravamo avvicinati a Ivan, il suo cazzo era moscio, era rimasto piacevolmente sorpreso quando glielo avevo preso in mano ed iniziato ad accarezzarlo, anche gli altri ci guardavano sorpresi. Giusy lo aveva preso in bocca, in poco tempo gli era venuto duro. Era stato allora che Giusy mi aveva attirato a sé, mi aveva baciato, poi aveva spinto la mia bocca verso il cazzo di Ivan. Avevo fatto un po’ di resistenza, poi mi ero lasciato andare e lo avevo ingoiato. Non era stato come la prima volta che era successo, non avevo avuto la sensazione di schifo, ma nemmeno di eccitazione, lo aveva succhiato un po’, Ivan mi guardava eccitatissimo, gemendo di piacere, nemmeno lui si aspettava che gli avrei fatto un pompino.
Quando era stato duro al punto giusto avevo invitato Giusy an andargli sopra, avevo chiesto aiuto a Maria ed Ornella. Maria aveva iniziato a succhiarmelo mentre Ornella spalmava vaselina sul culo di Giusy. Entrare nel culo di Giusy era stato agevole, adesso urlava di piacere incitandomi a sbatterla, continuava ad avere orgasmi uno dietro l’altro. Per completare avevo chiesto a Diego di metterglielo in bocca, ma essendo piegata sopra Ivan anche lui ne approfittava per prenderlo in bocca. All’ennesimo orgasmo di Giusy noi maschi quasi allo stesso momento avevamo goduto riempiendogli la figa il culo e la bocca di sborra. Si era accasciata di lato esausta, doveva riprendere fiato. Dopo che si era ripresa, io avevo espresso la volontà di andarci a riposare, lei visto che era tornata in forma avrebbe voluto restare, ma non aveva protestato e mi aveva seguito. Lei non immaginava che avevo in serbo per lei una sorpresa.
Quando eravamo andati a letto, dopo aver fatto una doccia, lei si era avvicinata e mi aveva detto
- Non pensavo che prendere due cazzi non contemporanea fosse così eccitante. Ho avuto un orgasmo pazzesco. Adesso mi sento soddisfatta ho provato tutto.
- Provato tutto? Sorellina siamo solo all’inizio. Intanto stanotte ci sarà altro da provare.
Mi ero alzato Ed ero andato a prendere il pacchetto dell’acquisto fatto al bazar, lo avevo scartato, e dopo essermi avvicinato glielo avevo messo in mano. Lei l’aveva guardato d aveva chiesto
- Ma cosa è? Un giocattolo tipo quei vibratori per le donne che si masturbano?
- No tesoro, si chiama strap One. Ricordi quando ti ho detto che semmai avessi avuto voglia di provare a prenderlo nel culo saresti tu la prima? Ecco adesso proviamo. Ora mi inculi.
Giusy mi aveva guardato a bocca aperta poi gli avevo fatto vedere bene lo strap One. Consisteva in una mutandina in lattice elasticizzato. Sul davanti c’era un cazzo in plastica non grosso, piuttosto sottile e lungo una quindicina di centimetri. Per provare prima volta non volevo rischiare di sentire male. La particolarità era nel fatto che anche all’interno aveva attaccati due cazzi più piccoli, posizionati in modo che la donna che lo indossava ne doveva infilare uno nella figa e l’altro nel culo. Avevamo tributato parecchio perché Lo indossasse, sembrava troppo stretto, alla fine ci eravamo riusciti, adesso gli aderiva perfettamente ed i 2 cazzi interni gli erano entrati in figa ed in culo. Giusy era divertita avevo voluto osservarsi allo specchio ed io ne avevo approfittato, per fargli un paio di foto, la situazione iniziava a eccitarla
- E una sensazione strana sentirli dentro. Ma sono freddi. Adesso cosa facciamo?
- Adesso spalmi il cazzo con la vaselina, poi mi ungi bene con la vaselina il buco del culo. Quando sarò eccitato ti dirò io di mettermelo nel culo. Se mentre spalmi vaselina mi fai pompino è meglio.
Aveva Iniziato a spalmarmi la vaselina nel culo, ed avevo subito sentito una sensazione di freddo. Gli avevo chiesto di infilare anche un dito dentro per fare entrare la vaselina. Non provavo eccitazione, quindi l’avevo pregata di succhiarmi. Adesso andava meglio, la voglia psicologica di farmi inculare era parecchia ma non c’era l’eccitazione fisica, ma ormai non volevo assolutamente tornare indietro.
- Dai adesso inculami e scopami. Se ti dico basta ti fermi e lo tiri fuori.
- Ok. Se ti fa male te lo tiro fuori. Faccio piano voglio scoparti bene.
Mi ero irrigidito quando me lo aveva appoggiato al buco del culo, poi lo avevo sentito scivolare dentro. Era una situazione piacevole. Lo sentivo dentro e non faceva male. Una bella sensazione eccitante.
- Ecco adesso e entrato tutto fino in fondo.
- Bene adesso inizia a scoparmi piano non dare colpi bruschi.
- Ti piace così? Azz sai quando spingo mi entrano di più anche a me. Cazzo mi piace.
- Anche a me inizia a piacermi, continua piano.
La sensazione era molto piacevole, a livello psicologico il godimento aumentava ad ogni spinta, era bello sentirlo nel culo e sentirsi scopare, ma avevo la sensazione che non avrei goduto. Ormai erano quasi 10 minuti che mi scopava, lei ci aveva preso gusto e provava anche lei piacere. Ad un punto aveva iniziato a pomparmi con più velocità, cercava di spingerlo più dentro possibile, anche il mio piacere era aumentato, ero tentato di segarmi per godere con il cazzo in culo. All’improvviso la velocità era aumentata molto
- Amore ti scopo, ma sto godendo. Che bello s avessi un cazzo vero ti sborrerei nel culo.
Aveva avuto L’orgasmo, per me era stata una sensazione molto piacevole ma non avevo goduto.
- Non avrei mai pensato di godere mentre scopo un uomo. Ti è piaciuto? Hai goduto?
- È stato molto piacevole, una strana sensazione di piacere, ma non ho goduto.
- Forse non hai goduto perché è un cazzo di gomma, con un cazzo vero sarebbe diverso.
- Non ho assolutamente intenzione di prendere un cazzo vero almeno per adesso. Ho voluto provare perché dopo tutto quello che ha provato tu era giusto che provassi anche io. Ma soprattutto volevo farti capire quanto sei importante per me. Volevo fossi tu a farmi provare questa esperienza.
- So benissimo quanto sono importante per te. Lo ero anche prima quando non scopavamo. Io ti ho sempre amato e non era solo amore fraterno. Con te so che posso provare tutto perché sono certa che mi proteggerai sempre.
L’avevo baciata, e stretta forte, poi a fatica ero riuscito a togliergli lo strap One. Gli avevo leccato a lungo la figa sentivo i suoi orgasmi riempirmi la bocca, non volevo smettere
- Amore ti prego non resisto più. Mettimelo dentro, voglio sentire il tuo cazzo che sborra.
Gli ero andato dentro, l’avevo scopata con una frenesia pazzesca, avevo urlato anche io quando gli avevo scaricato tutta la mia sborra in figa, poi mi ero accasciato su di lei lasciandolo dentro e poi il sonno.
CONTINUA

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