Con mia sorella alle Canariae 1 correto

Scritto da , il 2022-08-09, genere incesti

Che mia sorella Giusy fosse una gran troia lo avevo sempre saputo. Anche se ero più giovane di 10 anni, ero l’unico di cui avevo timore. Si era sposata molto giovane e purtroppo a causa di un tumore del marito era rimasta vedova anche molto giovane. A 45 anni poteva rifarsi una nuova vita ma aveva deciso di non risposarsi. Durante la malattia del marito più volte ero venuto a conoscenza di sue relazioni “volanti” più volte l’avevo ripresa per il suo comportamento litigandoci anche aspramente. In una di queste liti mi aveva lasciato sconcertato per il suo atteggiamento e le parole che mi aveva sputato in faccia
- Lo saprai bene che noi meridionali siamo molto caldi, non è colpa mia se ho sempre voglia. Tu sei come me, lo so, non ti sei sposato per poterti divertire con chi vuoi. Vuoi che non vada più con nessuno? Bene, quando mi viene voglia di cazzo dammi il tuo, così non cerco altrove.
- Ma che cazzo dici? Ti rendi conto delle parole che hai detto? Ti sei bevuta cervello?
- Perché che male c’è? Ci vogliamo bene ci conosciamo e poi mica. dobbiamo fare figli.
Ero rimasto basito, ero incazzato, sconcertato e deluso. Per lunghi mesi non avevo voluto avere contatti con lei. Ci eravamo rivisti in ospedale la notte in cui suo marito era morto. Le sue lacrime erano sincere, nonostante le sue scappatelle amava il marito. Ero andato a consolarla e fra le lacrime mi aveva detto:
- Ti prego non lasciarmi sola. Nonostante le nostre liti sei l’unico che mi capisce e mi vuole bene.
- Tranquilla non ti lascio sola ma devi promettermi che ti comporterai bene.
Dopo la morte del marito, sembrava avesse iniziato una vita regolare. Era venuta una volta a cercarmi, mi aveva chiesto consiglio, aveva iniziato una relazione con un uomo, lui l’aveva presentata anche ai figli, il problema era che lui era sposato, ma la moglie era affetta da una malattia incurabile. Gli avevo detto che se la sentiva faceva bene a portare avanti la relazione, almeno avrebbe avuto un rapporto fisso.
Era passato un annetto tutto sembrava procedesse bene con Giusy che aveva trovato finalmente una sua stabilità. Un giorno ricevo una telefonata di Giusy che mi chiedeva di passare da lei la sera perché aveva bisogno di parlarmi. Al mio arrivo aveva preparato la cena, mentre mangiavamo mi aveva detto che la moglie del suo compagno era peggiorata, con altre due coppie di loro amici avevano prenotato una vacanza alle Canarie e mi chiedeva di accompagnarla. Era tutto prenotato e pagato la partenza sarebbe stata quel fine settimana. Quando mi aveva detto il nome del residence avevo fatto un salto sulla sedia. Conoscevo il posto essendoci stato 2 anni prima con una amica. Era un resort per nudisti e scambisti
- Scusami ma tu sai che tipo di posto è questo?
- Più o meno, mi hanno detto che è solo per adulti e che chi vuole può prendere il sole nudo.
- Guarda che non è solo quello, si va ben oltre non e solo prendere sole nudi.
- Comunque mi hanno detto che ognuno e libero e non è obbligato a nulla.
Avevo cercato di dissuaderla, ma non c’era stato nulla da fare, inizialmente avevo rifiutato di accompagnarla, ma avevo tentennato quando mi aveva detto che le altre due coppie, se lei non avesse trovato nessuno, avrebbero invitato loro un amico che sarebbe stato molto contento di accompagnarla.
- Scusami una cosa, tu gli hai detto che avresti chiesto a tuo fratello di accompagnarti?
- Ma no dai. Mi fai così stupida? Visto che abbiamo stesso cognome ho detto che sei mio cugino.
Gli avevo fatto un sacco di domande per capire. Ero venuto a sapere che l’invito lo aveva avuto il suo compagno, l’aveva convinta ad andare. Mi aveva giurato che non avevano mai avuto esperienze trasgressive e che lei aveva accettato per fare contento lui. Alla fine avevo pensato che il male minore sarebbe stato accompagnarla piuttosto che lasciarla in balia di sconosciuti in un posto del genere.
All’aeroporto ci eravamo incontrati con gli altri, anche Giusy li vedeva per la prima volta. Erano Diego e Maria, una coppia di origine siciliana gli unici del nord erano Ivan ed Ornella, gli organizzatori e quelli che ci erano già stati. Sul volo eravamo seduti nelle file da 3 in una tutti gli uomini in altra le donne. Durante il volo Ivan non aveva fatto che parlare dei loro precedenti viaggi, io di proposito non avevo detto ne che ci ero già stato ne tantomeno che avevo avuto esperienze trasgressive. Diego e Maria sembrava invece che in quanto ad esperienze non erano neofiti. Ivan mi era stato subito antipatico, a sentire i suoi racconti lui era un incrocio fra Brad Pitt e Rocco Siffredi. Si dava arie da uomo di mondo. Fisicamente sia loro che le donne non erano affatto male, dalla mia avevo la carta della minore età, infatti anche loro erano sulla cinquantina. Diego mi era più simpatico, aveva parlato poco e si era limitato ad annuire.
Il residence era come lo ricordavo, gli appartamenti su due piani creavano due semicerchi, da un lato c’era l’entrata e la reception dall’altro la zona bar con accanto zona benessere a pagamento e con le sale giochi, praticamente erano delle grande sale dove si andava a scopare, anche se molti scopavano anche a bordo piscina dove c’erano dei gazebo con letti ma c’era anche chi lo faceva su sdraio anche se era alquanto scomodo. I nostri appartamenti erano uno sopra l’altro, loro avevano preso quello al primo piano perché aveva 2 camera. Il nostro più piccolo aveva camera bagno un piccolo salotto con zona cottura ed in più un terrazzino che dava sulla piscina dove dei mobili da giardino davano la possibilità di mangiare.
La prima rivincita nei confronti di Ivan l’avevamo avuta nel tardo pomeriggio quando eravamo andati n piscina. A noi erano riservati 1 gazebo e 4 sdraio. All’arrivo Ivan ed Ornella erano stati i più veloci a spogliarsi. Tutte e due a differenza di noi altri erano totalmente depilati. Ivan aveva un cazzo di medie dimensioni, nulla di che, forse al di sotto della norma. Aveva fatto una faccia strana vedendo quello di Diego, non era lungo al massimo era 17 centimetri, ma era grosso in modo esagerato sembrava una lattina di birra. Io fra me e me ne la ridevo sotto i baffi, madre natura era stata generosa, il mio cazzo era di 22cm non grosso come quello di Diego ma ugualmente grosso. Ivan aveva smesso di parlare, con Ornella si erano impossessati del gazebo, e lui quasi vergognandosi del suo cazzo ogni tanto si copriva.
Eravamo rimasti a chiacchierare parlando soprattutto di problemi logistici. Visto che eravamo appena arrivati, saremmo andati a mangiare fuori, poi ne avremmo approfittato per fare la spesa per i giorni futuri. Io avevo detto, con grande gioia di Giusy, che a pranzo avremmo mangiato al residence e che invece la sera avrei preferito uscire, andare a ristorante ed a locali. Diego e Maria, forse per problemi economici, insistevano per cenare al residence. Visto che eravamo in 2 appartamenti separati ci avevano lasciato la facoltà di decidere come più ci gradiva. Stavamo quasi per rientrare quando Ornella ci indicava il gazebo di fronte a noi dall’altro lato della piscina dove 2 uomini stavano scopando una donna ed aveva aggiunto
- Si danno da fare alla grande. Però da quando siamo partiti non abbiamo ancora visto Alberto e Giusy scambiarsi nemmeno un bacio, forse sono troppo timidi.
Non aveva ancora finito la frase che mi sorella, cogliendomi di sorpresa, mi aveva infilato la lingua in bocca dandomi n lungo bacio. Avevo sentito i brividi attraversami tutto il corpo, non solo era stato piacevole ma mi aveva fatto provare sensazioni che non avevo mai provato. Poi rivolta ad Ornella gli aveva detto
- Questo come aperitivo, poi, se ti piace guardare, il resto lo vedrai domani.
Fuori Dal residence era un susseguirsi di ristoranti e luoghi di divertimento, avevamo visto un supermercato molto vicino al residence che restava aperto fino a tardi, avremmo fatto la spesa al ritorno. Avevamo cenato in allegria, con battute a doppio senso per il giorno dopo, Ivan sembrava avesse superato lo smacco di vedere nostre dotazioni, la più riservata sembrava Maria, ma mi ero accorto che spesso mi osservava. Avevo bevuto un po’ troppo ed ero abbastanza euforico. Finita la cena e fatto la spesa eravamo rientrati. Stanchi del viaggio con la spesa da sistemare ci eravamo salutati dandoci appuntamento al giorno dopo. Io avevo fatto una doccia e andato a letto, Giusy finita di sistemare la spesa anche lei aveva fatto la doccia ed era venuta a letto silenziosamente pensando che dormissi. Nella penombra l’avevo vista nuda.
Era passata una mezz’oretta quando avevo percepito un leggero movimento di Giusy, il suo respiro non era regolare, anzi mi sembrava che avevo sentito dei gemiti. Era chiaro si stava masturbando
- Cosa hai non stai bene? Non dormi?
- No no tranquillo tutto a posto. Ma se non godo non riesco ad addormentarmi.
Mi aveva sorpreso e lasciato allibito di nuovo , ero rimasto zitto, avere una donna accanto che si stava masturbando anche se era mia sorella mi aveva fatto eccitare. In più da sopra provenivano distintamente dei gemiti di piacere. Giusy aveva goduto trattenendo i gemiti poi sdraiata su un fianco, lentamente il suo respiro era diventato regolare. Ero io invece in agitazione, eccitato al massimo e senza sonno. Mi erano venuti in mente le parole di Giusy che mi diceva che non ci sarebbe stato nulla di male, che potevamo farlo senza problemi. Ad un certo punto sopraffatto dall’eccitazione mi ero detto affanculo tutto.
Mi ero avvicinato a lei, con una mano gli avevo toccato la figa, era ancora zuppa degli umori dell’orgasmo avuto. Avevo avvicinato il cazzo alla figa, avevo avuto un attimo di ripensamento, poi lo avevo appoggiato
- Finalmente era ora. Spingilo dentro, non hai idea da quanto aspettavo questo momento.
Non avevo pensato più a nulla, volevo solo godere, Giusy mi aveva facilitato alzando una gamba, adesso ero tutto dentro ed avevo iniziato a pomparla. Era una situazione stranissima,, stavo scopando mia sorella e la cosa mi eccitava tantissimo, lei aveva avuto un primo orgasmo, Aveva voluto girarsi e che io gli andassi sopra. Aveva incrociato le gambe ed adesso mi teneva imprigionato dentro di sé.
- Hai visto come ti guardavano Ornella e Maria? Domani vogliono scoparti. Mi sarei incazzata di brutto se scopavi prima loro.
- E tu che farai? Ti farai scopare da Ivan e Diego?
- Se tu non mi scopi logico. Fratellino io ho sempre voglia di cazzo.
- Ho sempre saputo che eri una troia ma non così tanto.
- Voglio essere la tua troia. È da quando avevi 16 anni che ho voglia di scopare con te.
Giusy sembrava insaziabile, avevamo scopato a lungo in tutte le posizioni, poi ci eravamo addormentati.
Il mattino dopo Giusy mi aveva svegliato continuando a baciarmi, era sta una bella sensazione, i suoi baci e le sue carezze, m avevano fatto diventare il cazzo duro, lei lo aveva preso in mano e mi aveva chiesto
- Lo hai già duro di prima mattina. Hai voglia di scoparmi adesso.
- Abbiamo tutta la giornata davanti hai fretta?
- Non è quello e che Ornella e Maria ti salteranno addosso sicuramente.
- Beh in ogni caso quando verremo a letto ti scopo così ti addormenti.
- Azz vuoi dire che oggi non mi scopi? Beh cercherò altro. Mi ispira molto Diego, ha un cazzo grossissimo non ho mai provato un cazzo così grosso.
- Dimmi la verità, in totale quanti cazzi hai provato?
- Meglio che non te lo dico. Ma penso che tu hai provato più fighe.
Ci eravamo alzati fatto colazione e raggiunto gli altri in piscina. Avevamo fatto il bagno tutti insieme, Giusy si era avvicinata spesso a Diego e scherzando avevano iniziato a palpeggiarsi. Io avevo puntato Ornella e Ivan pomiciava di brutto Maria. Quando eravamo usciti dalla piscina, Ivan tenendo Maria per mano si era avviato verso una stanza dei giochi, io li avevo guardati ed avevo detto
- Mi sa che quei due vanno a farsi una scopata.
- Hanno già scopato stanotte, gli vada vedere qualcosa di speciale. A proposito voi dopo l’aperitivo avete fatto bella cena, vi abbiamo sentito ma non visto.
- Hai ragione ti avevo promesso che oggi ti avrei fatto vedere.
Dopo aver risposto a Ornella mi aveva preso per mano mi aveva chiesto ad Ornella di farci posto sul letto, lei si era spostata ed io mi ero sdraiato ed a quel punto Giusy gli aveva chiesto
- Dai aiutami prendilo in bocca e fallo venire duro. Poi ti faccio vedere come mI scopa.
Ornella non se lo era fatto ripetere, la sua bocca aveva avvolto il mio cazzo. Era molto brava ed in un attimo me l’ aveva fatto venire duro. A quel punto Giusy era venuto sopra e lo aveva preso tutto dentro, mentre mi cavalcava Ornella non smetteva di baciarmi, Diego ci osservava toccandosi il cazzo
- Diego che fai lì da solo vieni anche tu. Mica starai solo a guardare.
Diego era venuto sul letto, e Giusy gli aveva subito afferrato il cazzo. Io non una mano sgrillettavo la figa di Ornella, ormai si sentivano solo gemiti, eravamo tutti eccitatissimi, era stata Giusy a parlare.
- Non voglio essere egoista, so che sbavi per farti scopare da Alberto. Fallo con lui, io ho voglia di provare il cazzo di Diego.
Ci eravamo scambiati, Ornella mi aveva accolto con grande piacere, continuava a baciarmi in bocca sussurrandomi che tutta la notte non aveva fatto che pensare al mio cazzo. Giusy aveva emesso un gemito di dolore quando Diego gli aveva infilato dentro il suo cazzo, poi aveva iniziato a godere. Avevamo fatto una bella scopata avevano goduto tutti, io mi ero trattenuto dallo sborrare.
- Non mi hai sborrato dentro volevo sentire i tuoi schizzi riempirmi.
- Mi sono trattenuto, resisto a lungo ma a recuperare ci vuole un po’. Poi la giornata è lunga se faccio 3 o 4 sborrate poi c’è ne vuole per recuperare.
- Tranquillo, ci siamo portati dietro il Cialis, con una pastiglia per 36 ore ti resta sempre duro.
Diego aveva sborrato in figa a Giusy ed adesso era tutto sorridente, mentre lei era mezza distrutta
- Madonna mia che scopata, mi ha fatto godere tantissimo, ma adesso ho la figa in fiamme.
Avevamo pranzato tutti insieme nel nostro terrazzino. Durante il pranzo Ornella mi aveva passato pastiglia dicendomi che aspettava che la scopassi sborrandogli dentro. Alla fine del pranzo era stata sempre lei, forse per dare la possibilità a Ivan di scopare con Giusy, a lanciare proposta
- Per completare giro, resta che Alberto scopi con Maria e Ivan con Giusy. Io proporrei, Maria resta qui sotto, Giusy va sopra in camera con Ivan e Diego con me.
Sembrava Che nessuno aveva obiezioni, Giusy si era alzata subito a seguirli, Maria era rimasta con la sua timidezza. Quando eravamo stati in camera la sua timidezza era sparita, si era scatenata aveva una sensualità esagerata. Facendo un 69 erano bastate 2 leccate per farla godere, mi aveva succhiato uccello palle e mi aveva leccato anche il buco del culo. Il suo era un continuo godere, avevo il cazzo e le palle intrisi dei suoi umori ed alla fine aveva voluto che gli sborrassi in bocca. Eravamo rimasti un po’ a parlare, mi aveva raccontato che erano alle prime esperienze, lo avevano fatto solo con Ivan e Ornella, ed anche nella sala giochi aveva scopato solo con Ivan. Il cazzo mi era tornato subito duro, la pastiglia di Ornella faceva davvero effetto, stavo per scopare di nuovo Maria quando era arrivata Giusy.
- Già di ritorno? Problemi? Non avete scopato?
- Si si abbiamo scopato, ma poi lui insisteva a mettermelo nel culo e sono venuta via.
- Avete litigato?
- No no. Non l’ho mai preso ed avevo paura che facesse male. Ma lui insisteva.
- Beh all’inizio fa male si. Figurati me con Diego. Ma poi è molto bello
- Tu lo fai con Diego?
- Qualche volta. Lui lo ha troppo grosso.
A quel punto mi ero intromesso nel discorso,
- a tutti gli uomini piace ma non a tutte le donne. Alcune lo adorano altri hanno paura, a volte non è problema di grandezza cazzo ma desiderarlo ed essere rilassate.
Maria Aveva confermato che avevo ragione e che non dipendeva da dimensioni, Giusy gli aveva chiesto
- Dai Maria, visto che lo hai già fatto con Diego mi faresti vedere come lo fai con lui?
- Se lui lo desidera per me va bene.
Mi avevano leccato il cazzo tutte e due poi Maria si era messa a Pecorina, Giusy era vicinissima, aveva voluto essere lei a agguantare il mio cazzo indirizzarlo nel culo di Maria. Abituata alla circonferenza del cazzo di Diego il mio era scivolato dentro facilmente. Glielo avevo spinto tutto dentro
- Mamma mia, questo non è grosso ma è lungo o la sensazione che mi arrivi in gola. Dio come è bello. Ti prego pompami forte fammelo sentire tutto… si si sborro.. che bello
Anche Io mi ero lasciato andare e gli avevo sborrato nel culo. Poi mi ero staccato da lei mi ero steso accanto a mia sorella che aveva iniziato a baciarmi. Maria era andata in bagno poi era venuta ci aveva baciato dicendo che sarebbe andata sopra. Giusy continuava a tenermi stretto poi con voce seria guardandomi negli occhi mi aveva detto
- Sai che ho avuto un attimo di gelosia?
- Ma stai scherzando che cazzo dici. 10 minuti fa eri a scopare con un altro e dici che sei gelosa.
- Ma dai che c’entra. Lo hai detto io sono troia. Ma a te ti vorrei solo per me. Sai che facciamo, uno di questi giorni lascio che sia tu a mettermelo nel culo. Solo tuo per sempre il mio culo.
Ci eravamo proposti di dormire una oretta, noi quella sera saremmo usciti da soli. Era il primo giorno, ma non credo saremmo riusciti a tenere quel ritmo per tutta la settimana.
CONTINUA

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