L'amica di mamma

Scritto da , il 2022-07-14, genere prime esperienze

Ero diventato maggiorenne da poco e quel sabato mattina venne a trovarci M, un'amica di mamma. Una donna molto bella, sempre curata e ben vestita, senza volgarità od inutili appariscenze. Mamma era un pò di corsa per un impegno, ma M con la scusa di aver camminato tanto e di aver mal di piedi disse che si sarebbe intrattenuta un pò a riposare. Io mi distrassi un attimo e non feci in tempo a dire ad M che non doveva sedersi su quella sedia.... infatti, senza renderse conto si sedette sulla sedia dove poco prima aveva dormito il gatto di casa ... gatto che in quel periodo perdeva molto pelo bianco. Non dissi nulla per evitare di beccarmi una ramanzina da mia madre ... il tuo gatto di qua, il tuo gatto di la, ecc.

Mamma poco dopo se ne andò ed io tornai da M dicendole che se aveva piacere poteva spostarsi sul divano e che le avrei acceso la tv. Nel mentre in cui stava alzando rientrò mia madre che aveva dimenticato qualcosa e notò subito ciò che io avevo solo ipotizzato e poi visto appena M si era alzata. La parte dietro dei suoi pantaloni (neri!) erano pieni di peli bianchi di gatto.

Si limitò a guardarmi e mi disse: vai di sopra a prendere quell'affare adesivo da passare sui vestiti e rimedia! Io corsi di sopra e quando scesi, mamma era nuovamente andata via e M mi aspettava in piedi immobile cercando di guardarsi il sedere. Mi spiace ... il gatto ... e le porsi l'oggetto togliendo uno strato in modo da renderlo ben appiccicoso. Lei sorrise e mi ringraziò, poi mi disse di non preoccuparmi. Aggiunse: l'importante è che riusciamo a pulirli bene! Non ho voglia di tornare a casa a cambiarmi. Io stavo li vicino, mentre M faceva rotolare lo strumento colloso su gambe e natiche. Poco dopo fu necessario togliere un altro strato perchè il primo era pieno di peli ed aveva perso tutta la sua forza adesiva. M disse che oltre a non vedere bene non riusciva ad arrivare dappertutto, allora mi chiese di passare lo strumento al suo posto. Iniziai dai fianchi e dalle gambe, facendo poca pressione, poi man mano prendevo sicurezza spingevo di più. Quel culo li di fronte al mio viso mi provocò una imprevista e potente erezione... e M mi fece letteralmente impazzire quando si mise a novanta e mi disse così arrivi bene dappertutto. Iniziai a fare rotolare l'attrezzo proprio tra le due natiche e poi proprio in mezzo alle gambe, spingendo con forza proprio là dove vi erano gli orefizi. M, certamente prima di me, capì il gioco e senza dubbio volontariamente iniziò a strizzarsi le tette attraverso la camicetta bianca ed iniziò a mugugnare con mezzi sorrisetti dicendo: ti stai impegnado a fondo... li vuoi togliere tutti tutti questi peli. Io avevo il pene sempre più duro ed ero ormai fuori controllo... spinsi talmente forte con lo strumento che il rotolo si spezzò da manico. Quel crack fu come l'accensione della miccia di un detonatore. M si girò e slacciandosi la camicetta bianca disse: basta giocare! Vieni qua! Mi prese la testa e se la schiacciò sui seni fino quasi a farmi soffocare, poi con una mano mi abbassò il pantalone della tuta, poi i boxer ed iniziò a segarmi il pene soddisfatta e sorridente. Io speravo mi facesse un pompino (chi non lo sogna a quell'età), ma in realtà appena il mio pene le sembrò pronto allungò il braccio presa la borsetta che era ancora sul tavolo, frugò per un pò ed estrasse un preservativo che in men che non si dica mi aveva srotolato sul pene. Poi si abbassò i pantaloni, si mise a novanta appoggiando le tette sul tavolo, spostò il tanga e con una mano guidò il mio pene poco esperto nella sua vulva fradicia. Io iniziai a muovermi avanti e indietro in modo irruento e scoordinato... prima la tenevo per i fianchi, poi mi aggrappai alle spalle e trovai un buon equilibrio tra ritmo ed energia. Infatti M iniziava ad apprezzare. Nel frattempo ci eravamo denudati completamente e M si era girata così potevo ammirarle le tette e soprattutto quel bel viso e quelle smorfie di piacere. Il tavolo era pericolosamente traballante quindi con un pò di disapprovazione da parte di M ci spostammo sul divano. Ricominciai a pomparla nella posizione del missionario e finalmente (dato che stavo per scoppiare) M raggiungense l'orgasmo urlando. Io arretrai e mi sfilai il preservativo buttandolo a terra, M senza indugio prese a segarmi il pene con una mano a grande velocità, infatti in meno di un minuto venni imbrattandole mano, polso ed una coscia. M si alzò come una gazzella raccatò i suoi vestiti e corse in bagno. Io feci altrettanto e andai nel bagno di sopra. Poco dopo ci ritrovammo in sala come se nulla fosse successo. Me ne stavo zitto zitto e M mi sorrise ... dovresti venire a trovarmi ogni tanto!

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