Il sogno diventa realtà - Mia sorella 11

di
genere
incesti

La vacanza era giunta al termine, il mattino seguente partimmo e tornammo a casa.
I rapporti con Marika ovviamente sarebbero stati meno frequenti, ma con Giorgia non cambiò molto, era la mia ragazza ormai e potevamo scopare ogni volta che volevamo.
A distanza di qualche settimana però le cose cambiarono un pò, mi arrivo una comunicazione dove c'era scritto che dovevo partire per una missione con l'esercito e quindi sarei stato sei mesi lontano dalle mie puttanelle. Non avendo molta scelta partii qualche giorno dopo, Giorgia prima di salire sull'aereo non voleva staccarsi più da me, mi abbracciava e piangeva dicendomi di non andare, anche i miei familiari erano giù di morale e cercai di mostrare un atteggiamento positivo.
I sei mesi in quei paesi dove la guerra è all'ordine del giorno furono davvero duri, mi mancava da morire la mia Giorgia e le scopate con mia sorella. Le sentivo una volta a settimana quando ci permettevano di fare le telefonate ai nostri cari. Masturbarmi pensando a loro era l'unico modo per ottenere un po' di piacere.
Finalmente quei sei mesi d'inferno passarono, all'aeroporto ad aspettarmi c'erano Giorgia e la mia famiglia, Giorgia appena mi vide cominciò a correre verso di me e mi saltò addosso baciandomi immediatamente
" Amoree miooo, non lasciarmi più. Quanto mi hai fatto preoccupare in questo periodo. Ti amoo "
" Ti amo anche io piccola, mi sei mancata ogni minuto. "
Dopo aver salutato tutti andammo tutti a casa mia dove mi avevano preparato una festicciola di bentornato.
Marika poi mi disse che in questi mesi aveva trovato un nuovo ragazzo, ma mi rassicurò subito dicendomi che quando saremmo stati soli potevamo scopare lo stesso.
La sera uscii appena un paio d'ore poi riportai Giorgia a casa e andai a riprendere mia sorella, che era con delle amiche, per tornare a casa insieme. Siccome ero stanco le dissi se le andava di guidare, lei disse di si e ci avviammo verso casa. Ad un certo punto vidi che cambiò strada e si fermò in un posto isolato.
" Perchè sei venuta qui ? "
" Perché qui siamo soli, e sai cosa vuol dire ? "
Spense la macchina e appoggiò una mano sui miei pantaloni, li sbottonò e tirò fuori il mio cazzo, già durissimo.
" mmh quanto mi è mancato questo gran cazzone "
" È tutto tuo troietta mia "
Iniziò a farmi una sega, mi guardò negli occhi e mi diede un lungo ed appassionante bacio, poi si chinò verso il mio cazzo e lo fece scomparire nella sua bocca.... dio da quanto tempo non provavo quel piacere che solo i pompini di mia sorella potevano darmi. Continuò a succhiarmi il cazzo e piano piano aumentava sempre il ritmo. Essendo stato sei mesi lontano avevo perso un pò di resistenza nei rapporti sessuali e infatti poco dopo le venni in bocca
" La tua sborra è sempre più buona amore mio "
" E i tuoi pompini sono ogni volta meglio "
" Non mi basta amore, aspettiamo che torni dritto cosi mi scopi per bene "
" Che puttana che sei, ti amo "
" Si sono la tua puttana, amore "
Nel mentre aspettavamo che il mio cazzo riprendesse le forze lei mi fece tirare giù il sedile e salì sopra di me, si tolse tutto rimanendo nuda e iniziammo a baciarci e a toccarci in ogni parte dei nostri corpi. Appena il mio cazzo si risvegliò lo prese e lo infilò dritto nella sua figa bagnatissima di umori
" Ssii che bello avere il tuo cazzone di nuovo dentro di me "
" Non sai quanta voglia avevo di scoparti di nuovo "
" Ssii scopami amore, fammi sentire il tuo cazzone, ssii, ssiii, oohhhh, mmmh, scopami tutta, ssiiii "
Marika era senza freni, mi stava scopando come non mai, saltellava sul mio cazzo ad un ritmo davvero elevato, poi prendeva la mia testa e ci appoggiava i suoi seni invitandomi a succhiare i suoi capezzoli
" Sssiiiii, quanto mi fai godere, sei meglio del mio ragazzo, sssiiii, mmmh mmh, oooh sssii "
" Non conosco una più porca di te lo sai? Mmmh, la tua figa la adoro, sssiiii, ooohhh ssiii "
Con le sue mani mi prese la testa e mi portò sulle sue labbra, le nestre lingue si incontrarono con passione, la toccavo ovunque e le davo schiaffi sul culo. Poco più tardi stavo di nuovo per venire, Marika lo capì senza che glielo dicessi, si tolse da sopra a me e riprese il cazzo in bocca e subito dopo sborrai, lei ingoiò tutto come sempre per non sporcare.
Una volta rimessi bene tornammo a casa.
Al nostro rientro i nostri genitori erano già a letto e noi andammo in bagno a lavarci per poi andare a letto.
Marika fù la prima ad entrare in bagno e mi invitò subito ad entrare con lei, io senza esitare entrai e subito dopo chiuse la porta a chiave. Si tolse subito i vestiti rimanendo nuda, si mise seduta sulla lavatrice e divaricando le gambe mi disse
" Io ho ancora voglia, e tu? "
" Lo sai che non mi stancherei mai di scoparti, però se ci sentono ? "
" Dai mi tratterrò, mettimi la mano davanti la bocca "
Mi tolsi anch'io i vestiti e nudo mi avvicinai a lei con il cazzo di nuovo duro, entrai nella sua figa piano piano in modo da non farla ansimare troppo forte, poi aumentai un pò il ritmo mettendole la mano davanti la bocca, lei ansimava ma in modo moderato per non farsi sentire, ogni tanto mi mordeva la mano e mi abbracciava forte per non farmi togliere il cazzo dalla sua figa.
Dopo qualche minuto mi sdraiai sul tappeto del bagno e cominciammo un fantastico 69. Mi era mancato il sapore della figa di Marika e mi gustai il momento con tanto piacere, i suoi pompini sono davvero la parte migliore dei nostri rapporti sessuali, nessuna era in grado di eguagliare i suoi e portavano la mia eccitazione alle stelle.
Lei ormai era arrivata al limite e ebbe un grande orgasmo bagnando tutto, il suo corpo si irrigidì e lanciò un piccolo urlo di piacere che strozzò immediatamente. Riprese a succhiarmi il cazzo e mi fece venire per la terza volta quella sera ingoiando ancora una volta il mio sperma.
Rimasimo per qualche istante uno sopra all'altro, poi ci lavammo insieme e per tutto il tempo ci baciammo all'interno della doccia.
Usciti dal bagno capimmo che i nostri non si erano accorti di nulla e dormivano beatamente e avevano anche la porta della camera chiusa.
Ci baciammo ancora una volta e andammo a dormire nelle nostre camere.

CONTINUA...
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scritto il
2022-07-04
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