L'equivoco xxx - Zac! Castrato 2

Scritto da , il 2022-06-29, genere incesti

Mentre la moglie ed il marito erano ancora impegnati in quel bacio osceno in cui oltre alla danza delle lingue, si lasciavano scivolare insieme alla saliva da una bocca all'altra il testicolo reciso, da dietro Dhair continuava la sua monta regalando alla donna due orgasmi prima di sfilarsi per sborrare nella bacinella posta sotto la fica per raccoglierne gli umori che vi sgorgavano copiosi.

Poi aveva avvicinato la bacinelle alle gote della donna la quale staccandosi dal bacio, vi aveva sputato dentro la palla del marito.

Infine, avvicinando il contenitore alla bocca, vi aveva aspirato il testicolo e parte dello sperma e degli umori vaginali che conteneva e con la bocca così piena, si era congiunta ancora al marito in un bacio ancora più osceno.

Dopo avere sputato ancora il testicolo nella bacinella, si era chinata a ripulire con la bocca i residui di sperma che Dhair aveva ancora sul cazzo nero, lucido e pendulo come una proboscide gocciolante.

Il medico che in quei frangenti aveva interrotto l'operazione per godersi quelle incredibili scene, aveva ripreso agendo come per il primo coglione.

Dunque, aveva stretto la sacca scrotale oramai semivuota e dopo averne estratto la palla, l'aveva affidata alle mano oramai esperta della moglie.

Poi, dopo aver stretto il cordone con un doppio giro di fili di sutura, aveva preso delle forbici e le aveva offerte alla moglie affinché fosse lei stessa a recidere l'ultimo baluardo della virilità del marito.

A quel punto lei, con la mano tremante aveva inforcato le forbici e mentre con l'altra m stringeva nel pugno chiuso il testicolo, aveva chiesto con lo sguardo l'ok del marito il quale con un lieve cenno del capo aveva detto si.

Tenuta ferma nella giusta posizione dalla mano del medico, aveva chiuso gli occhi ed al suo ordine ZAC!

Con un colpo netto, aveva reciso anche il secondo testicolo che sentiva caldo ed ancora vivo sotto le dita.

Con un movimento incerto, lo aveva lasciato cadere nella bacinella dove c'era già l'altro immerso nei suoi umori e lo sperma del suo amante.

A quel punto, in un estremo atto di umiliazione e di dominazione sul marito castrato, anche il medico aveva estratto il cazzo e lo aveva offerto alla bocca della moglie la quale glielo aveva succhiato sino a farsi godere in bocca per sputare poi anche quella sborra nella bacinella coi due testicoli castrati ancora caldi e invischiati di umori.

segue

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