Da Principessa a Puttana 7 – Rasata! Gode in bocca ad un'altra prigioniera

Scritto da , il 2022-06-23, genere dominazione

DA PRINCIPESSA A PUTTANA 7 – RASATA! GODE IN BOCCA AD UN’ALTRA PRIGIONIERA.

La soldatessa, mentre il Comandante si congratulava con il Dottore, fece accomodare la Principessa sul lettino ginecologico fissandole le gambe agli opportuni sostegni ed aprendoli poi di colpo con un gesto teatrale divaricandole completamente le cosce quasi a 180 gradi, la Principessa adesso si trovava semisdraiata con le cosce totalmente divaricate e la figa spalancata in bella vista di fronte al pubblico rappresentato dal Comandante, da una decina di ufficiali e da sua figlia Daphne, poi tra i lazzi e gli insulti dei soldati Giorgia incominciò a spennellarle il pube e la figa con un pennello e del sapone da barba, l’umiliazione per la Principessa era totale : giaceva lì nuda di fronte a coloro che tra poco la avrebbero stuprata – pensava – con la figa totalmente aperta ed in balia di una donna che dalle sue movenze e da come la toccava sembrava chiaramente lesbica.
La soldatessa con il pollice e l’indice della mano sinistra le scappucciò il clitoride mettendolo bene in mostra a beneficio degli astanti, poi continuò a lungo ad insaponarla strusciando con studiata energia il pennello da barba sul clitoride e sulle piccole labbra immergendolo più volte anche in vagina nel mentre le parlava con voce suadente “CHE BELLA FIGA CHE AVETE VOSTRA ALTEZZA…MMMM…CHE BEL CLITORIDE ERETTO…GONFIO DI ECCITAZIONE…VE LO SUCCHIEREI VOLENTIERI…MA SARÀ PER LA PROSSIMA VOLTA ADESSO DOBBIAMO RASARE IL PUBE, MA, INTANTO, DIAMO UN PÒ DI SPETTACOLO A QUESTI GENTILUOMINI CHE VE LA STANNO GUARDANDO…VI SENTO FREMERE DI PIACERE QUANDO TOCCO QUI E QUI” disse strusciando con vigore il pennello sul clitoride ed infilandolo poi in figa dalla parte del manico e lasciandolo sporgere come un piccolo cazzo tra i lazzi degli spettatori. Poi, mentre la Principessa restava lì con il pennello da barba piantato in figa che sporgeva come un cazzetto bianco, la soldatessa prese un rasoio a mano libera e con movimenti platealmente esagerati lo affilò su una striscia di cuoio, nel mentre riprese a parlare “ADESSO VOSTRA ALTEZZA STATE FERMA VI RADERÒ IL PUBE D’ALTRONDE DA PRINCIPESSA SIETE DIVENTATA UNA PUTTANA DEL BORDELLO UFFICIALI…LE PUTTANE QUI DA NOI DEVONO ESSERE SEMPRE RASATE… D’ORA IN POI VI RADERÒ PERSONALMENTE LA FIGA DUE VOLTE LA SETTIMANA…VI PIACE L’IDEA? …MI PIACEREBBE RASARE ANCHE VOSTRA FIGLIA, MAGARI IN FUTURO SE NON IMPARERETE AD ESSERE UN BRAVA BATTONA…” poi avvicinando la lama al pube aggiunse “FERMA ADESSO SE NO VI AFFETTO IL CLITORIDE…SAREBBE UN PECCATO È COSÌ BELLO E SENSIBILE…” e con una mossa veloce ma precisa rasò dall’alto verso il basso la sottile striscia di peluria che ornava il pube della Principessa fermandosi appena sopra il cappuccio del clitoride, quando ebbe finito le tolse il pennello da barba dalla vagina e con esso riprese a spalmare sapone sul clitoride, sulle piccole labbra immergendolo più volte a fondo in vagina e ruotandolo in modo da stimolare il punto G, la Principessa riprese a gemere in modo quasi incontrollato, ma, prima che potesse raggiungere l’orgasmo, la soldatessa la privò di quel sollievo arrestandosi e rivolgendosi agli astanti disse “SIGNORI CHI DI VOI LA VUOLE PULIRE?” Uno degli ufficiali suggerì “Comandate fatela pulire con lingua dalla principessina Daphne!” ma il Comandante si alzò in piedi e portò sino al lettino ginecologico la prigioniera dai capelli rossi. Era una ragazza bellissima di 22 anni, di un metro e settanta centimetri per 60 Kg. di peso, longilinea e dal fisico scolpito con due splendide mammelle naturali della terza misura con i capezzoli all’insù, la carnagione bianchissima dava risalto ad una gran massa di capelli rosso fuoco, per sottolineare il candore del suo incarnato indossava delle autoreggenti velate rosse e scarpe lucide rosse tacco 16; la sua colpa era quella di essere la figlia dell’odiatissimo Ministro degli Interni, il Comandante l’aveva stuprata in figa ed in culo di fronte al padre prima di giustiziarlo ed il poveraccio era morto vedendo la figlia appesa ad una sbarra che urlava presa in figa e culo a sandwich in piedi dal Comandante e dal suo vice il Dottore. Non pago di quanto fatto il Comandante, dopo averla tenuta per il proprio uso personale per tre settimane, l’aveva messa alla monta nel bordello, raccomandando agli ufficiali – sempre che ve ne fosse stato il bisogno – di essere particolarmente esigenti e di imporle soprattutto doppie penetrazioni. Anche la soldatessa comandante delle guardie si prendeva regolarmente il suo piacere con lei quando dal bordello, lorda di seme, veniva ricondotta in cella. “ARIELLE, TESORO, LA TUA PRINCIPESSA HA BISOGNO DI UNA BELLA RIPULITA DATTI DA FARE CON LA LINGUA…FALLA GODERE COME FAI CON ME…SE NON LA FAI GODERE IL COMANDANTE TI MANDERA’ A SERVIRE NEL BORDELLO DELLA TRUPPA…FALLA VENIRE!” ascoltando il comando di Giorgia Arielle, che ben sapeva quel che succedeva alle donne del bordello dei soldati, divaricò le gambe poi si piegò a novanta gradi in modo da mostrare agli astanti figa e culo ancora aperti che stillavano il seme dell’ultima monta, appoggiò le mani sull’addome piatto della Principessa allargandole la vulva con i pollici ed avvicinando la bocca al pube della Principessa poi con delicatezza – aveva da tempo imparato a far godere Giorgia la Comandante del bordello – ripulì dalla schiuma da barba prima il pube e l’interno cosce della Principessa, poi, dopo averle allargato ancor di più con le mani le grandi labbra della vulva, immerse la faccia nella sua vagina e cominciò a leccarle e succhiarle sapientemente il clitoride mentre con due dita infilate in figa le stimolava il punto G proprio come faceva quotidianamente con Giorgia la comandante delle guardie carcerarie. Sotto i sapienti colpi di lingua e le suzioni di Arielle la Principessa dopo qualche minuto cominciò ad agitarsi ed a smaniare mentre l’eccitazione sessuale iniziava a pervaderla ed a prendere il sopravvento, uno degli ufficiali disse “Comandante con il vostro permesso Arielle ha bisogno di una mano” ed incominciò a sodomizzare la giovane con violente spinte, questo bastò a far superare la soglia dell’orgasmo alla Principessa che le venne in bocca e cominciò ad urlare “VENGOOOO! OOOOOOOOH! GODOOOOO! OOOOOOOOOOH! MIODDIOOO! GODOOOOOO!” Arielle a quel punto si sentì libera di alzare la faccia dalla figa e mentre gridava e muoveva su e giù il culo cercando di far godere l’ufficiale che la stava inculando, la Principessa squirtò con un getto abbondante e potente che centrò in pieno il viso e la bocca spalancata ed urlante di Arielle.

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