L'equivoco 1

-Ciao-

-Ciao, ma già di ritorno?
Cos'è successo?-

-Ma niente, lo sai quel tipo che avevo conosciuto ieri.-

-Lo so, non dovevi uscire con lui stasera?-

-Certo che dovevo ed infatti, proprio con lui sono uscita.-

-E allora?-

-Allora eccomi qua!

Ti va di portarmi fuori a mangiare una pizza?-

-Certo amore che mi va, ma continuo a non capire.-

-C'è poco da capire.

E' un cretino e basta!

Ma scusa, sapeva che sono sposata e se vado fuori con lui che neanche conosco il giorno dopo che l'ho visto per la prima volta, cosa vuol dire?

Dimmelo tu tesoro, se una donna sposata esce con te che a malapena conosce come ti chiami, cosa vuol dire?-

-E non lo so tesoro, dimmelo tu!-

-Ma non fare il cretino anche tu.. vuol dire cha ha voglia di scopare.. scopare e scopare altro che parlare di stronzate!-

-Ma com'è andata esattamente.-

Aveva chiesto il marito mentre anche lui si preparava ad uscire con la moglie per una pizza.

-Ascolta, non farmici pensare che sono già troppo incazzata.-

Mentre mangiavano la pizza, lei si era calmata e con calma aveva cominciato il suo racconto:

-Lo sai, lo avevo visto in fiera, un tipo distinto, elegante e poi, un bell'uomo sulla quarantina proprio di quelli che piacciono a me.

La vera al dito, un portamento riservato ma anche quel qualcosa che ti fa tirare la fica "Ecco, questo è il tipo giusto! Un professionista sposato che ha da perdere, con un bel pacco tra le gambe, il tipo adatto per una botta e via e se poi piace, si può fare anche di più visto la vera al dito ed il ceto sociale che non gli perdonerebbero scivolate." Avevo pensato quando distrattamente gli avevo sfiorato il pacco col culo fingendo di raccogliere la penna a terra:

-Mi scusi signora, che sbadato.. non volevo..- "Cosa non volevi coglione, ti ho attaccato io il culo sull'uccello!" avevo pensato prima di rispondere:

-Mi scusi lei, mi era caduta la penna.-

Gli avevo risposto aprendogli la generosa scollatura attraverso la quale gli avevo messo in mostra i seni coi capezzoli già duri, mi aveva già fatta eccitare lo stronzo.

E poi, tu lo sai come mi parte il cervello e la fica se vedo quello giusto.

"Piacere, ingegner ...tal dei tali.."

"Piacere mio, Laura ... product manager di questa azienda di software tecnici.."

"Le posso offrire un caffé"

"Si certo.. grazie."

"Posso invitarla a cena, sa vengo da fuori e non conosco nessuno in città.-

"Volentieri ma stasera mi aspetta mio marito se vuole.. domani potrò liberarmi sino a tardi!"

-Secondo te cos'altro avrei dovuto dirgli per fargli capire che me lo volevo scopare?

Dovevo forse mettergli subito la mano sul pacco come mi sarebbe piaciuto fare?

Oppure mi dovevo inginocchiare e fargli un pompino seduta stante?!-

-Ma cosa dici tesoro, non è certo da te un simile atteggiamento.-

-Appunto! Questo è il risultato e invece di essere alle prese con un maschione che mi fa godere come piace a me, eccomi qui, a mangiare la pizza col mio maritino!-

-Amore, ho l'impressione che non tutti i mali vengano per nuocere.-

-In che senso?-

-Non hai visto come ti guarda quello li?!

Fammi squillare il telefono che faccio finta di rispondere e che mi devo allontanare per una cosa urgente.

Dopo circa mezz'ora al rientro del marito, lei aveva un aspetto raggiante:

-Com'è andata?-

-Magnifico.. magnifico!

Mi ha seguita in bagno e gli ho fatto un pompino strepitoso, ha un cazzo davvero stupendo, grosso poco più del tuo ma duro come il marmo e con un carico di sborra pazzesco.. per un po' non soffocavo mentre me lo sparava in gola.-

-E poi?-

-E poi gli ho detto che quella era una telefonata di lavoro e che forse saresti dovuto partire stanotte stessa!

Vero che devi partire stanotte tesoro?-

-Certo, vi è un intervento urgente da fare a Roma e ho già prenotato il volo.-

-Grazie amore.. grazie.-

segue