Rocky-Rocco e la moglie

Scritto da , il 2022-04-24, genere zoofilia

Ohhhhssii.. si..mmmmm.. che bello che bello.. cosii..cosiiii..godo..godoooo!

Seduta sul divano con la schiena appoggiata allo schienale, la testa lievemente piegata a destra in un groviglio di capelli sciolti, gli occhi chiusi, la bocca aperta ed ansimante ed il corpo scosso da lievi tremori:

Giaceva così, sensualmente abbandonata, la signora!

La gonna tirata su sino a scoprirle il procace seno dai capezzoli turgidi e scuri.

Le mani strette alla testa del suo amante per accompagnarne i movimenti della lingua che come una spatola rugosa le scorreva dal buco del culo e il perineo sin in mezzo alle labbra della fica aperta come valve di un succoso frutto di mare.

Un frutto rosso che ad ogni pennellata faceva oscena mostra di se rilasciando umori che dalle piccole labbra dischiuse scivolavano verso il basso.

Il godimento crescente sino allo spasmo, veniva esaltato dai liquidi schiocchi che ad ogni frustata, salivano ai suoi orecchi accompagnandola verso la devastante esplosione finale.."Godooo..godooo..godoooooooooo!"

Scombussolata nel corpo e nella mente si godeva, mollemente abbandonata, lo stato di languore che sempre le sopraggiungeva dopo l'orgasmo.

Come sorpresa da ciò che stava succedendo in quell'atmosfera surreale, aveva aperto gli occhi e con uno scatto nervoso, lo aveva preso per gli orecchi e con lo sguardo ancora carico di libidine gli aveva gridato:

-Ma che cazzo fai Rocky?

Non adesso.. non adesso.. amore..dobbiamo aspettare! "Quando lui la faceva godere, lo chiamava sempre amore"

Adesso ho voglia ancora della tua lingua, leccami ancora cazzo.. leccami e fammi godere come solo tu sai fare!-

Mentre lo diceva, cercava di tirargli ancora la testa tra le sue cosce trovando però la sua forte resistenza.

Il maschio vistosamente arrapato voleva montarla e la sua agitazione ed i suoi movimenti scomposti ne erano segni evidenti.

-Lo so, lo so bestione, lo so che mi hai fatta godere tanto e adesso vuoi che ti ricambi facendo godere anche te.

Vieni qui, vieni anche tu sul divano che ti voglio succhiare anch'io prima di darti ciò che ti sei guadagnato.

A quell'agognato invito Rocky, reagendo in modo quasi rituale, era saltato sul divano e accucciandosi docile sui morbidi cuscinoni, aveva sollevato un arto offrendo il suo dardo sanguigno già sguainato alle vogliose labbra della donna.

Leccandogli il cazzo come un'invasata, con una mano lo segava e gli strizzava i testicoli mentre con l'altra si tormentava la fica madida di umori.

Con la perizia e la maestria conquistata da una lunga e collaudata pratica, glielo aveva fatto sgusciare come un glande dal prepuzio, dal suo fodero peloso in tutto il suo lucido e venoso turgore che lo faceva apparire come un cannolo siciliano con in testa la ciliegina candita da ingoiare.

A quel punto lo aveva imboccato completamente e mentre succhiandolo ne gustava l'acre sapore delle sue prime gocce di sperma, dall'accaldata fessura tra le cosce pastrugnata dalle sue dita, era esploso un nuovo devastante orgasmo.

Entrambi erano già pronti per la monta.

Con un sinuoso movimento da gatta, la donna, che sino a quel momento lo aveva succhiato standogli davanti in ginocchio, si era girata ed assumendo la postura a quattro zampe, aveva scostato la coda di crine che decorava il plug che aveva infilato nel culo offrendogli la fica gocciolante come una vera cagna in calore.

A quel richiamo, Rocky era saltato giù dal divano e ponendosi dietro di lei, le aveva leccato ancora la fica ripulendola da ogni residuo di umori vaginali e facendola gridare dal piacere, con oscene implorazioni a montarla.

Con il rapido scatto di una bestia, Rocky le era salito in groppa avvinghiandola con le zampe anteriori e contemporaneamente, aiutato da una mano della donna, aveva trovato il buco che aveva penetrato con un colpo secco facendo fremere come una scossa il corpo della donna che al brutale contatto con il suo utero, aveva lanciato un grido di dolore.

Rocky era davvero eccitato e mentre i suoi affondi divenivano più nervosi, serrati e potenti, dalle sue fauci aperte e dalla sua lingua completamente fuori, filamenti di bava scivolavano sulla schiena e sui capelli della sua cagna da monta.

D'un tratto la bestia col cazzo infilato completamente nella sua fica, aveva stretto le zampe intorno al corpo della sua cagna e bloccando i suoi movimenti, aveva cominciato a sborrare emettendo piccoli guaiti simili a lamenti.

A quel punto anche la donna, in preda agli spasmi della libidine, aveva cominciato ad emettere suoni più simili a rantoli bestiale che a gemiti di piacere.

La donna già sapeva che in quel momento a causa del bulbo che le si era gonfiato dentro per impedire lo sfilamento della verga e la fuoruscita del liquido seminale, sarebbe stata indissolubilmente legata al suo cane sino a quando il bulbo, dopo averla ingravidata col suo carico di sperma, non si fosse sgonfiato completamente.

Quando il marito era rientrato, li aveva trovati così.

Lei prona con in groppa il cane immobile e ansimante con la lingua bavosa di fuori mentre da sotto le loro pance, gocce di umori e di sperma colavano sul tappeto.

-Anna!-

-Rocco!-

-Anna ma cos'hai combinato, non dovevi aspettarmi? Non eravamo d'accordo che avremmo giocato insieme?!-

-Scusami amore scusami ma davvero non è
stata colpa mia.

Ero seduta sul divano e come d'accordo ti stavo aspettando con un libro in mano.

Rocky era li, accucciato sul tappeto che sonnecchiava tranquillo.

Poi sai com'è, l'idea di quello che avremmo fatto al tuo ritorno, mi aveva eccitata costringendomi a sfilarmi il perizoma bagnato.

A quel punto quel disgraziato di Rocky, forse per l'odore dei miei umori o per il fatto di aver visto la mia fica nuda, si è alzato ed è venuto a tampinarmi.

Era talmente agitato che non riuscivo più a farmi ubbidire e per calmarlo, ho dovuto fargliela leccare.

Tu lo sai com'è Rocky e sai anche come reagisco io quando mi lecca la fica.

Ecco amore, ho perso la testa e adesso come vedi anche tu, sono attaccata a lui fino a quando non smette di sborrami dentro!-

Rocco conosceva bene la moglie, le sue perversioni ed il suo attaccamento al loro cane che da anni oramai era diventato il loro compagno di giochi erotici e dunque, senza ulteriori chiacchiere, si era abbassato a baciare la moglie in bocca "Glielo hai anche succhiato eh" "Si!" Che troia che sei e per questo ti amo.-

Subito dopo si era spogliato completamente e le aveva messo il cazzo tra le labbra tenendole la testa con le mani e chiavandola come fosse una fica.

La moglie impazziva di libidine quando si trovava attaccata al cane come una cagna mentre il marito la pompava in bocca.

Lei sapeva che il marito aveva una incredibile resistenza e dunque, si lasciava chiavare senza il timore di una precoce eiaculazione.

Mentre loro erano impegnati in quell'incredibile pompino, il cane era riuscito a togliersi da quella posizione a mettersi a terra a quattro zampe col cazzo ancora ben conficcato nella fica della donna alla quale era attaccato anche culo contro culo.

A quel punto il marito si era portato dietro di lei e dopo averle sfilato il dildo con la coda, le aveva puntato il cazzo sullo sfintere anale e con un colpo secco le era scivolato nel culo.

segue

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