Sesso in famiglia, quarta parte, l'inganno

Scritto da , il 2022-04-20, genere incesti

Le acque si sono calmate... negli ultimi giorni non ci sono stati problemi ma la cazzata che ho fatto mi ha fatto passare la libidine, inoltre mio figlio Riccardo vuole sbattermi tutti i giorni almeno una volta al giorno minacciandomi di dire tutto quel che ha visto al padre. Devo dire che non scopavo così spesso dai tempi del liceo quando durante le occupazioni trombavo tre volte al giorno, se volete posso raccontarvi delle mie esperienze durante quel periodo della mia vita anche perché dopo il fatto che vi racconto oggi credo che non avrò altro da scrivere.
Mi sono alzata verso le sei di mattina, come sempre, ed ho preparato la colazione per tutti, ma ancora non si svegliava nessuno dunque ho escogitato un modo per liberarmi del ricatto di mio figlio, mi sta veramente distruggendo la vita, mi sono messa a riflettere ed ecco la soluzione, ma dovevo aspettare che uscisse da scuola per agire. Passai la mattinata ad architettare e migliorare la mia idea, ed ecco che arrivò l'una e mezza, mi vestii da adolescente, avendo un fisico un po' minuto sarebbe bastato truccarmi da giovane studentessa, mettermi i pantacollant e il top, un po' come tutte le compagne di classe di Riccardo per fargli credere che fossi una sua coetanea, anche cambiare un po la voce... raggiunsi la sua scuola e mi misi ad aspettarlo, uscì e si mise in cammino verso casa e gli venni incontro “ehi ciao!” gli dissi “tu sei quello della terza f?” lui mi guardò stupido non capendo chi fossi e non capendo come conoscessi la sua classe, “venivo in questa scuola l'anno scorso...” continuai, lui mi fissava scettico. “ti ricordi di me? Giulia...” lui fece finta di riconoscermi “certo! Giulia... che fine avevi fatto?” ci era cascato “mi sono trasferita, ora non abito più da queste parti e ho cambiato scuola... ma visto che oggi sono tornata qui per fare una visita ai miei nonni ne ho approfittato per venire a salutarti... sai... volevo dirtelo l'anno scorso ma non ho potuto... ti... ti andrebbe di farmi perdere la verginità?” lui arrossì, “io?”, “certo... a scuola circolava voce che fossi uno esperto in questo campo...” mi guardo sentendosi fiero di quello che non era visto che aveva perso la verginità con me “certo... scopo tutti i giorni...” mi confidò... effettivamente aveva ragione... almeno negli ultimi giorni era così per me e per lui, “quindi non avresti problemi a scoparmi?” gli domandai fingendomi eccitata, “io? Oh certo che no... ci sono abituato?”, “ottimo... anche adesso?”, “certo... ma dove?...” continuò sempre più arrapato, “ai giardinetti...” dissi disinvolta, lui annuì. Si vedeva che il sesso e la ricerca del piacere lo stavano rendendo un po' rimbambito, come tutti i maschi del resto, con tutto il rispetto per i lettori maschi. Andammo ai giardinetti, non c'era nessuno a parte un paio di vecchietti. Ci mettemmo nascosti tra una casetta disabitata e dei cespugli, per non sporcarmi di fango ,previdente quale sono, mi ero portata un telo da mettere a terra, “quante ne hai sverginate?” domandai quasi come se sapessi che si trombava verginelle dalla mattina alla sera, lui mi guardò fiero “una dozzina...” io feci finta di sbalordirmi.
Divido questa storia in due parti per motivi pratici... se volete saperlo è una storia vera resa solo un po' più eccitante... è ciò che mi è capitato in questi giorni ed è il motivo per cui ho cominciato a scrivere racconti erotici...

Questo racconto di è stato letto 9 0 9 2 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.