L'ineffabile Master Frank Vs Swinger (Interludio tra la seconda e terza pandemia)

Scritto da , il 2022-01-10, genere comici


L'Ineffabile Master Frank Vs Swinger (Interludio tra seconda e terza ondata pandemica)



Erano ormai un paio di mesi che la schiava aveva messo a stecchetto Frank, con la scusa che il Lockdown lo aveva costretto all'inattività e che lui aveva continuato a mangiare come due fogne.

Addio tortellini tuffati nel dorato brodo di manzo e cappone! Addio grigliate di maiale succulente e date in spose a vassoi di patatine fritte! Addio tagliatelle gialle di uova di galline ruspanti che anelavano al lubrico connubio celebrato da un ragù lasciato cuocere per almeno cinque ore.

Ripensava a quella canzone di Marcella Bella...come faceva? Ah si! Era pressapoco così:


“Mi ricordo Lasagne verdi e le corse giù in cucina
Con l'amico mio più sincero, a mangiare un coniglio intero.
Poi un giorno mi presi un treno
Andai a Prato e quello che era mio
Languorino piano, piano mangiando ruttai da Dio

Antipasto coppa e primo sale
Dei crostoni due porzioni sole
Il Menù aveva anche piatti sardi
Ma io sognavo lasagne verdi

Il mio destino è di fare un bis da Re
Con un labruschino più sete non avrò
E un po' brillo tornerò

Mi ricordo lasagne verdi quella sera a casa dei tuoi
Quando hai detto, "presto che è tardi
Quelli mangiano come dei buoi"
Nella nebbia ci siam fiondati...”


(Compositori: Giancarlo Bigazzi / Antonio Bella )


Fato crudele! Ed invece patate bollite, qualche mesta insalatina, ortaggi lessi, niente pane, ma riso in tutte le versioni e preferibilmente scondito, carni bianche lessate, qualche mela cotta e una banana a settimana. Tutto rigorosamente dosato e pesato, il frigorifero era stato cinto da una pesante catena che pareva quella dell'ancora di una nave da crociera e chiuso da un lucchetto a combinazione elettronica basata su un algoritmo matematico con una cifratura frattale a 64 bit. La cantina era stata collegata ad un agenzia di vigilanza, nota per la sua efficienza e che rispondeva solo alla slave.

Frank sospettava che la slave gli avesse messo delle microspie nel telefono e gli avesse hackerato il cellulare, quindi non si osava a chiamare un qualsiasi servizio di asporto. Ogni volta che doveva uscire per fare la spesa lei lo accompagnava peggio di un agente della Stasi nella Repubblica Federale Tedesca durante la guerra fredda.

Ma questo non era il peggio...no non lo era... il peggio era diventato dover espletare le sue funzioni fisiologiche mattutine.

Si sedeva con una sorta di timore sul water, sollevava il coperchio, fissando per interi minuti quell'antro spalancato che era circondato dalla tavoletta, poi rassegnato si sedeva.

Il primo shock era la tavoletta gelata, si perchè la slave faceva le pulizie e lasciava la finestra aperta per tutta la notte, ed era ancora inverno e fuori faceva ancora freddo.

Le chiappe calde, tenute a temperatura mite dal pigiama e le mutande, ora erano esposte ai rigori delle intemperie.

Frank aveva trovato della brina ben più di una volta, ed aveva dovuto raschiarla via con la spatolina che usava per il parabrezza dell'auto.

Una volta era rimasto incollato alla tavoletta ed aveva dovuto aspettare all'addiaccio i tiepidi raggi del sole di mezzodì, per scollarsi senza scorticarsi il culo, come un forzato siberiano di un gulag staliniano.

Superato questo primo supplizio, iniziava il suo personale percorso di passione: si concentrava, si spremeva, pareva un sollevatore di pesi olimpionico nell'atto di fare lo strappo ed issare sopra le braccia quattrocentottantaquattro kg.

Le vene del collo si gonfiavano, quelle sulle tempie pulsavano ed il viso passava dal rosa porcello, attraversando ogni sfumatura del porpora fin'anco al magenta.

Digrignava i denti emettendo sordi grugniti che più nulla avevano di umano, e dopo minuti interminabili, succedeva.

“Plop!”

Come un siluro espulso dalla camera di lancio di un U-Boot tedesco che sta predando un mercantile di un convoglio nell'atlantico, rapido, il frutto di cotanto sforzo raggiungeva l'acqua.

Beh la tecnica e l'eleganza non avrebbero certo folgorato una giuria abituata ai tuffi e allo stile di Tania Cagnotto, ma la potenza signori, la forza bruta con cui entrando in acqua generava un piccolo tsunami tra la porcellana... aveva un che di prodigioso.

L'onda anomala si sollevava sfidando la gravità, lambendo per un attimo le palline nella gabbietta cambiando direzione quasi ad angolo retto.

Nel contempo con una manovra a tenaglia, una colonna d'acqua si ergeva dal punto di penetrazione sulla superficie raggiungendo le chiappe esposte, madri di tanto prodigio, e l'onda anomala descritta poc'anzi lambiva i di lui gioielli di famiglia, in una sorta di bidet involontario quanto non ricercato.

Beh se credete che questo fosse tutto, vi sbagliate...com'è che si dice? Ah sì, al peggio non c'è mai fine. Si insomma causa della pandemia, la mamma della slave era rimasta sola, quest'ultima era venuta a casa con loro...insomma ...non si combinava più nulla...ed allora!? Eh...ed allora... Frank era caduto nella rete dell'erotismo online.

Lui, il Master integerrimo, il Dominante per antonomasia, il conte del Bondage, l'araldo dello spanking, il Duca di … lui aveva riluttante ceduto alle lusinghe del richiamo dei siti scambisti.

Così nottetempo, mentre la slave dormiva, nella solitudine del suo studio rischiarato solo dalla luce del monitor, nel silenzio rotto dal russare della suocera simile al ruggito di Godzilla dopo l'ingestione di tre autobotti di peperonata e naphalm, come un novello corsaro, navigava alla ricerca della sua personale Tortuga.

Dopo giorni, più che altro notti, di veglia, aveva trovato un sito che prometteva nuove emozioni; la sua fame atavica di una sessione lo aveva spinto a cercare nuove postulanti, ma qui emersero i primi granitici ostacoli.

Le giovani slave scarseggiavano e cosa inaudita erano loro a selezionare i dominanti!!! sacrilegio! Eresia!

Stanco di rifiuti, pensò di rivolgere le sue mire a coppie già formate che cercavano un terzo, ruolo in cui lui si sentiva di poter dare il suo meglio come precettore, pigmalione...mentore!

Pieno di fiducia e rinfrancato dal fatto che la sua autorevole fama lo avrebbe preceduto si lanciò nella ricerca.

Il primo annuncio:

“Siamo coppia irregolare trentenne molto affiatata e complice. Cultura universitaria, amiamo in giochi di ruolo e quelli BDSM (sia “soft”che più spinti) sempre eseguiti nel rispetto delle persone e delle regole di sicurezza. Da poco habbiamo scoperto di essere alternativi, ma tendenzialmente siamo Master lui e slave lei anche se ha volte i ruoli si invertono.
Quindi non ci comtattino persone non interessate ha questo “momdo”.
Siamo molto “porcellini” e disponibili, non abbiamo limiti nel se non il rispetto reciproco, l’eleganza e la buona educazione.

Si a singoli tonici, depilati (tassativo), aitanti resistenti e molto dotati “


Frank si sorprese a recitare il mantra che ripeteva da ragazzino, quando con gli amici scambiava le figurine Panini dei calciatori : “Celo, celo, manca, celo, manca “....solo che la proporzione tra “Celo” e “Manca” era piuttosto sfavorevolmente sbilanciata. Passò quindi all'annuncio successivo, decidendo di puntare a una coppia più... matura che avrebbe sicuramente saputo apprezzare la sua esperienza e le sue innate capacità di Dominante.


“Coppia quarantenne, regolare con prole con voglia di giocare e fare amicizia con coppia di pari requisiti. NO SINGOLI!! NO SINGOLI! Non disponiamo di molto tempo libero ma non per questo rinunciamo al primo incontro per conoscersi ....però non si sa mai !!!
NON cerchiamo SINGOLI, MANIACI e ASSATANATI . Singoli ci avete rotto il cazzo!!!”


Frank si sentì disperatamente singolo, considerò per un attimo di chiedere alla slave di partecipare... immediatamente ebbe una visione di loro due che andavano al primo appuntamento accompagnati dalla suocera.... brivido e raccapriccio! Senza ulteriore indugio passò al prossimo.


“Coppia irregolare e sposata ? .. siamo insieme da quasi 30 anni innamoratissimi in cerca di puro divertimento lui 46 fisico sportivo, bicurioso in formissima.. lei 44 fisico da trentenne sportivissima realmente bisex attiva e passiva... preferiamo rompere il ghiaccio (e non solo quello) con il gioco tra i lui e poi... è bello allargare il gioco ( non solo quello) senza porci limiti, sempre se c'è il volere di tutti e 3....ci piace molto baciare.. No bacio.. No party!!! lo scambio completo non è un traguardo da raggiungere, ma a noi piace molto (immaginate qual'è il traguardo?).
Siamo in cerca di altri singoli con pari requisiti..siamo esigenti lo sappiamo , pretendiamo uomini belli, tonici e sportivi senza pancetta, uomini delicati senza irruenza, non troppo maturi, che sappiano prendere la donna anche mentalmente, e sappiano farsi prendere dal gioco (e non solo quello).
Siamo di Milano spesso a Bologna nei week end, non possiamo ospitare...“


Frank fu preso dallo sconforto, si scoprì essere “troppo maturo”, per questo mondo e non abbastanza per essere vaccinato sesta dose (Non ancora per lo meno)...

Un nuovo ruggito ruppe il silenzio nella notte, come un fulmine di un temporale incipiente, l'effluvio della brezza allo sformato di Cardo Gobbo di Nizza e Bagnacaoda, di cui la suocera era ghiotta, giunse sino alle sue narici... forse fu per esso o per il sonno, che perse i sensi sottraendosi alla realtà crudele.

Morfeo lo accolse tra le sue braccia e noi ci auguriam per lui che sia stato il Dio dei sogni e non l'omonimo viados di Viale Stalingrado, di Carioca estrazione.

Dura la vita dei Dominanti.

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