Sono l'amante di mio figlio

Scritto da , il 2021-12-25, genere incesti

Sono diventata l’amante di mio figlio e non me ne pento nonostante tutto. Si potrebbe riassumere in questo modo la mia situazione ma per farvi capire come sia possibile tutto ciò e’ bene che vi racconti la mia vita in breve. Tutto ha avuto inizio circa 25 anni fa, ero una bella quattordicenne sicuramente tra le piu belle delle mie coetanee e di conseguenza anche una delle piu ambite dai ragazzi, avevo avuto già qualche esperienza sessuale ma nessun fidanzato se non qualche flebile frequentazione, tutto nella norma per quell’età. Un giorno ho sugellato il mio primo vero fidanzamento con un bacio a un ragazzo molto carino e fisicamente aitante, non certo un ragazzo dolce e sentimentale ma un bel manzo sicuramente si! Di li a pochi giorni siamo finiti a letto e qui iniziò il guaio, io gli chiedevo di mettersi il preservativo ma lui si rifiutava categoricamente, io provavo a convincerlo ma lui voleva il coito interrotto e insisteva senza premure e allora io mi negavo dicendo che e’ pericoloso, lui arrabbiato mi diceva -io sono un vero uomo so quello che faccio! e poi lo fanno tutti ma che problemi hai???- come se fossi una stupida piagnucolona che si preoccupa per niente cosi ero costretta a cedere e a concedermi. Stessa storia le volte successive, risultato? Dopo due mesi sono rimasta incinta! Da quel momento in poi fini la mia normale vita di quattordicenne e iniziò la mia seconda vita, una vita fatta di paradossi e sofferenze:
-Io ero la vittima dato che io lo avevo avvisato che era pericoloso e non avrei voluto farlo senza preservativo e quando il grande uomo ha fallito io avevo in grembo un bambino ma agli occhi di tutti ero io la colpevole di quella situazione cosi disdicevole e disonorevole! Io ero la femme fatal o meglio la troia che aveva circuito il povero bravo ragazzo e lo avevo cacciato in quel guaio. La cosa sconvolgente fu che anche secondo i miei genitori e i miei fratelli maggiori la colpa fu mia perché non avrei dovuto concedermi a lui cosi giovane. Arrivarono persino a chiedere scusa ai genitori del ragazzo che erano sconvolti per quello che “avevo fatto” al loro pupillo...
-non potevo abortire, i miei genitori me lo impedirono ma per il fatto di avere un figlio a quell’età ero considerata da tutti una poco di buono, una puttana
-ero considerata una troia e nessuno voleva essere mio amico o semplicemente stare vicino a me ma poi molti dei ragazzi che mi disprezzavano, anche apertamente, mi volevano scopare! niente relazioni fisse ovviamente, mi volevano solo usare per scoparmi.
-io e mio figlio avevamo bisogno di aiuto, ero una madre giovanissima e non sapevo cosa fare della mia vita ne come gestire il bambino ma ero io ad aiutare gli altri, visto che secondo i miei genitori e i miei fratelli volevo essere una donna adulta allora avrei dovuto fare le pulizie e cucinare, fare la spesa e rifare le camere, insomma ho fatto la schiava disprezzata oltretutto. Mi concedo una cattiveria: forse gli ha fatto comodo avere una schiava che facesse tutto per loro e ne erano felici! 
-io e mio figlio vivevamo nella mia casa familiare e in mezzo alla gente ma eravamo soli contro tutti, anche per lui crescere non e’ stato facile conosciuto come il figlio indesiderato della puttana, un errore, la sventura della famiglia.
SI eravamo soli contro tutti, umiliati e disprezzati ma avevamo una qualità l'orgoglio che ci faceva andare avanti insieme, a volte arrancavamo e strisciavamo ma andavamo avanti sostenendoci a vicenda. Si é vero fin da subito sono stata sempre dolce e affettuosa con lui che non aveva nessuna colpa se non quella di avere un padre smidollato e egoista che non ha mai voluto saperne nulla di lui anzi di noi, e anche quando lui era piccolo e non era cosciente di quello che accadeva il suo sorriso mi dava la forza di andare avanti d'altronde era anche l'unico che mi sorrideva. Con la mia forza di volontà e l'orgoglio ho finito le superiori, l'università non era contemplabile per le mie possibilità (quanto avrei voluto fare medicina!) cosi ho iniziato a lavorare con le consuete difficoltà legate alla mia nomea e al fatto di avere un figlio piccolo. A trent'anni, dopo cocenti delusioni amorose e molte umiliazioni (pensate ho dovuto accudire fino alla morte mio padre che mi detestava e mi insultava e che in passato minacciava di uccidermi ma se non lo avessi fatto sarei risultata una figlia degenere e sconsiderata mentre i miei fratelli che erano i pupilli dei miei genitori se ne fregavano e nessuno li rimproverava, poi però erano super presenti quando si trattò di intascare l'eredità e vollero pure la mia poichè non ne ero degna!), ormai stremata ho preso mio figlio e le nostre cose e ci siamo trasferiti lontanissimi dalla nostra città natale, e' iniziata cosi la mia terza vita, una vita normale poiché nessuno ci conosceva. Mio figlio cresceva bene sia fisicamente che psicologicamente, si era fatto degli amici e delle amiche insomma ero felice finalmente, ero felice per lui anche se io ero sola, si qualche amica me la sono trovata anche io ma uomini no emi sentivo strana perchè sentivo la mancanza di un uomo al mio fianco ma allo stesso tempo temevo gli uomini, avevo una sorta di odio verso di loro ad eccezione di mio figlio che perdura tutt'ora (altro paradosso della mia paradossale vita) comunque ero miliardi di volte piu felice rispetto al passato quindi non mi pesava troppo la situazione. Il giorno del mio trentacinquesimo compleanno, che ho festeggiato a casa con mio figlio quasi ventenne, e' finita la mia terza vita e e' iniziata la quarta. Per qualche motivo dopo pranzo mi sono lasciata sfuggire il fatto che ormai stavo diventando una donna matura e non avrei mai avuto un marito ma per lui era diverso, avevo lottato per dargli un futuro, almeno a lui, avrebbe avuto una famiglia e dei figli con cui festeggiare il compleanno e io ero felice cosi. Ero sempre stata protettiva e positiva con lui per non fargli pesare la situazione e farlo vivere sereno sobbarcandomi tutto il peso della negatività che ci circondava un pò come nel film la vita e' bella, non so perché mi sono lasciata sfuggire quelle parole cosi malinconiche fatto sta che la risposta di mio figlio mi ha stupita a dir poco - non e' vero mamma sei bellissima e se non trovi un uomo che ti ami allora sarò io il tuo uomo! -
Non avevo capito subito cosa stava succedendo ma poco dopo ho scoperto che lui era fortemente attratto da me e mi ha rivelato  di avermi spiata molte volte mentre ero in intimo o nuda in bagno. Dopo un pò avendo ascoltato mio figlio e avendo compreso la situazione a pieno avevo interrotto la conversazione, avevo fatto le stoviglie e poi mi ero ritirata in camera coricandomi a letto. Impossibile dormire! ero confusa e spiazzata, cosa avevo sbagliato con mio figlio? avrebbe avuto bisogno di un padre per crescere bene? cazzo forse quel Paolo era una brava persona se non fossi stata timorosa... cosa posso fare? uno psicologo potrebbe essere utile ma  se poi si arrabbia con me? e poi perché ero eccitata? si lui é un bellissimo e dolcissimo ragazzo e io non scopo da una vita ma cazzo e' mio figlio! Ero immersa nei miei pensieri e all'improvviso mi accorgevo che lui era sdraiato accanto a me e mi diceva - scusa mamma se ti ho turbata... ma la verità e' che ti amo! - e cosi dicendo mi baciava in bocca, io ero impietrita e non mi muovevo e forse questo lo aveva incoraggiato a  osare di più. Avevo addosso solo l'intimo e una camicetta e sentivo la sua mano passare dalla spalla al seno, dalle cosce alle mutandine, non smetteva di guardarmi negli occhi e io tremando abbozzavo qualche parola che non ricordo lui cercava di tranquillizzarmi e diceva che ero stupenda, mi sbottonò la camicetta e fece uscire i seni dal reggiseno per poi baciarli e leccarli e io sempre immobile, ma quando infilò la sua mano nelle mie mutandine ebbi un sussulto - cosa vuoi fare? - domanda stupidissima direte ma in quel momento non mi usci altro... fu comunque utile perché la sua risposta mi sciolse - sono il tuo uomo e voglio farti godere mamma! - riprese a masturbarmi  con le dita mentre mi leccava i seni, io mi ero lasciata andare e tutti i miei pensieri erano spariti come se li avessi buttati nel water e avessi tirato la cordicella. Dopo che ebbi l'orgasmo (molto velocemente vista l'astinenza) quando mi ripresi me lo ritrovai nudo intento a sfilarmi le mutandine, lo lasciai fare mi guardò la figa e mi disse - ho sempre amato il  tuo boschetto nero mamma! -  poi mi ha montata alla grande praticamente in una sola posizione (lui sopra di me) e naturalmente memore del passato con il preservativo! Ha un bel cazzo (non ricordo nemmeno quello del padre quindi non saprei fare un confronto) e mi ha fatta godere un casino! anche perchè mi scopa con amore e si sente la differenza. Dopo quell'evento sapevo di averla combinata grossa ma stranamente non avevo sensi di colpa anzi ero sempre più attratta da mio figlio che nel frattempo mi corteggiava sempre di più, io mi sentivo come da adolescente, mi sentivo donna, mi sentivo desiderata e attraente come mai mi era capitato o forse non me lo ricordavo neanche più capite? e mi facevo vedere nuda in bagno e gli facevo pompini ma poi ovviamente abbiamo rifatto sesso. Ero appena uscita dalla doccia, lui e' entrato in bagno e ha voluto aiutarmi ad asciugarmi, poi un bacio intenso e via a letto (sempre con il preservativo). Questa volta ero attiva e lo baciava, lo stringevo a me, lo supplicavo di farmi godere e lui mi penetrava con forza e amore dicendomi che mi amava e che lo facevo impazzire e anche lui mi faceva impazzire. Da quel giorno abbiamo continuato a fare sesso e dorme sempre nel mio letto, e' diventato il mio uomo. Nel frattempo si e' laureato, ha un lavoro fisso e una fidanzata (ma non vuole rinunciare a me ma credo che quando si sposerà io mi farò da parte, e' giusto cosi). Pensate cosa ne direbbero i miei familiari se sapessero queste cose ahahaha, adesso che mio figlio si e' realizzato e ho trovato in lui il mio uomo sono felice e non me ne frega piu nulla del loro parere e poi tanto dal giorno della mia partenza non li ho piu sentiti. Ora sento che tutti i miei sforzi sono serviti, ora sonno felice e soprattutto sono felice di essere viva perché mi sento viva e questa per me non e' una cosa scontata infatti si può dire che il nostro fortissimo e indissolubile legame ci ha salvato la vita.

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