L'inutilità di concordare delle regole con una troia così! (parte prima)

Scritto da , il 2021-09-05, genere tradimenti

Durante il nostro secondo incontro, oltre che scopare come maiali, impostammo un nuovo profilo su un sito hard. Come accennavo in precedenza, la vacca non solo non fece alcuna resistenza, ma ne fu entusiasta. Il sito era (ed è ancora oggi) uno di quelli maggiormente trafficato con migliaia di iscritti.
Quindi dopo le foto iniziali si pose il problema di cosa scrivere. Devo premettere che io già iscritto nel medesimo sito come single e qualche anno prima arrivavo da qualche esperienza trasgressiva con la mia prima moglie. Esperienze che all’epoca mi parevano chissà che, ma che si sarebbero velocemente rivelate acqua fresca rispetto a quello che stavo per vivere!
Questo comportò che mi atteggiai, nei confronti della puttana, ad esperto, come se potessi insegnare qualcosa alla troia. Atteggiamento che si rivelò, subito dopo, molto ridicolo in quanto la puttana era molto più decisa e troia di quanto potessi pensare!
Detto questo postammo le foto di rito si pose il problema del nick. La vacca fu esplicita nel dirmi che desiderava sesso porco e deciso ma senza coinvolgimenti emotivi. Lei si considerava una zoccola ed io ero il suo porco. Inizialmente pensammo a “zoccolaeporco” ma la troia sottolineò che rendeva meglio idea un bel carico in più. Propose non una semplice zoccola ma bensì una zoccolona! Quindi “zoccolonaeporco”. E così fu: zoccolonaeporco!
Si poneva ora il tema di realizzare una descrizione di qualche riga di quanto si andasse cercando. La vacca mi ribadì ancora: “Niente fidanzatini. Vai giù pesante!” ribadendo che le piace farsi sborrare in bocca, che vorrebbe provare a prendere tanti cazzi insieme e che vorrebbe sesso porco.
Nessun cenno ai rapporti anali in quanto la vacca, in quel breve periodo, era ancora vergine di culo.
La descrizione faceva così:
“Vera coppia. Qui non ci sono cornuti ma solo una lei che aspira a essere riempita di cazzi. Vera pompinara, amante reali bevute di sperma. Insaziabile e multi-orgasmica. Lei aspirante bisex. Il lui assolutamente etero! Valutiamo anche scambio tradizionale.”
Come si vede non avevamo ancora chiarissimo come potesse funzionare, l’unica cosa certa era che la puttana aspirava a nuove esperienze.
Il sito era (ancora oggi lo è) fatto splendidamente, con tante sezioni dedicate. Una di queste vedeva coppie che erano presenti da anni con decine di feedback positivi e altrettanto un numero considerevole di tori in gergo chiamati bull. Molti di loro esperti e molto ambiti. La sezione dei cazzi mostrava spesso arnesi che potevano competere con Rocco Siffredi senza alcun timore.
Ma la sezione più importante è una caratteristica vincente di questo sito: il privè.
Il privè è un luogo dove dovresti postare le foto in chiaro, quelle del viso, ad esempio. E si può autorizzare la visione solo a chi si desidera farlo.
Nessuna coppia incontra un singolo senza visionare in precedenza le foto del viso. È pur vero che capitò che cinquantenni postassero foto della prima comunione ma, in questo ambiente, le furbate durano poco in quanto i feedback negativi sono pronti a partire. E per un toro anche un solo feedaback negativo rappresenta una sciagura.
I feedback di fatto sono delle referenze e sono molto importanti quando si ha a che fare con i bull. Spesso nei feedback vengono banalizzate le prestazioni ma perlomeno certificano che esisti, se sei come da foto, se sei puntuale e serio, eccetera.
Ci iscrivemmo che non avevamo niente se non le sei foto indispensabili per certificare che eravamo una coppia vera con tanto di cartello identificativo. Zero video postati, zero ammiratori, zero feedback positivi.
Si chiama flash-forward quando si fa un balzo in avanti nella narrazione. Come in questo caso. Esattamente undici mesi dopo avevamo ben 73 feedback, circa trecento foto in chiaro e una dozzina di video.
E il profilo era stato modificato nel seguente modo:
““Coppia vera e innamoratissima ma molto porca e decisa. Qui non ci sono cornuti ma solo un porco che adora vedere la propria donna riempita in ogni buco e si riserva, in caso d’incontro con altri, tori a contribuire a riempirla. Lei zoccola e puttana da sempre. Bocca vorace e di velluto e regina dell’ingoio con pulizia finale. Ninfomane e autentica rotta in culo. Adora anche le gang nelle quali non deve mai mancare un cazzo in bocca e rimarrebbe delusa se non riusciste a riempirle la figa e il culo contemporaneamente. Cerchiamo quindi gruppi affiatati. No a sfigati che si vogliono aggregare. Lei bisex attiva. Lui assolutamente etero. No indecisi e perditempo. Non siamo persone da caffè preliminari e tantomeno pizze. Possiamo ospitare con le dovute cautele. Siamo verissimi come dimostrano le centinaia di foto e le decine di video, i quali sono più che sufficienti a darvi una buona idea se la zoccola rientra nei vostri gusti o meno. Quindi, ribadiamo: no perditempo! Ultimo aspetto: senza foto del viso non prendiamo in considerazione e non rispondiamo ai messaggi!!!”
Notato la differenza rispetto al primo?
Nel secondo anno andammo in testa alla classifica assoluta con quasi cento feedback, cinquecento foto e una ventina di video!!
Io qui parlo al plurale, abbiamo, eravamo, eccetera. La vacca in più di una circostanza le scappò di dire “per favore controlla se mi è arrivato il feedback” oppure “sono in testa alla classifica?”. Come se fosse tutto “merito “suo! Erano lapsus freudiani (appena glielo faceva notare cercava di recuperare) che segnalavano da subito che considerazione la puttana avesse della mia figura!
Quel week end, oltre che a scopare e a realizzare il profilo, io (sempre con aria da saputello) la informai che è normale che ci si dia alcune regole. Che tutte le coppie lo fanno. Del genere alcune cose si possono fare e altre assolutamente da evitare.
Dobbiamo aggiungere che la troia non impiegò molto ad apostrofarmi “amore mio”.
A tutti gli effetti, per chi non sapeva, potevamo apparire una normale coppia innamorata, seppur necessariamente clandestina almeno finché suo marito non si fosse deciso a concederle la separazione.
Iniziai io ad accennarle alla possibilità di introdurre qualche regola. E la sollecitai a dare il suo contributo. Fu lei quindi la prima a proporre.
Il suo primo fu: “Non li voglio troppo giovani. Mi sembrerebbe di scopare con i miei figli1”.
Al che le feci notare che già dalla prima volta che andammo in un privè quelli a cui avevo lasciato il posto (quando mi sollevai dopo averla montata) erano tre ragazzi sicuramente molto giovani.
“Il privè non conta” fu la rapida risposta della troia” innanzitutto erano delle ombre, e poi non me ne ricordavo nemmeno!”
Detto ciò, solo qualche mese dopo lei venne per la prima volta a trovarmi a casa mia. Ci sarebbe stata solo tre giorni incluso i viaggi e già al secondo si era proposto un tipo della mia zona, di professione militare. Età? Giusto ventuno anni. Età della troia in quel momento? Quarantatré! Età di uno dei figli, in quel periodo, della vacca? Ventiquattro! Giusto per dare un quadretto.
Quando lo seppe la puttana ebbe uno sbuffo, ma non per questo si rifiutò di vederlo. Il ragazzo arriva, bel fisico, palestrato e anche un viso. È inesperto e non lo nasconde. La zoccola è già conosciuta e ambita nel sito. Nella casa dove abitavo le camere erano al piano superiore raggiungibili da una scala interna. È la puttana a prenderlo per mano e a portarlo di sopra. Fu la prima volta che fece la troia nel mio letto con un altro maschio. Ne seguiranno molte altre.
Avete capito la sua prima condizione “Non li voglio troppo giovani”?!
Un'altra originale richiesta della vacca fu: “Non voglio bull pelati. Quelli senza capelli! Non mi piacciono gli uomini senza capelli!”
Per un buon periodo andò così, quindi si propose un bull della nostra zona molto referenziato e conosciuto nell’ambiente. Espertissimo e referente di un numeroso gruppo gang, ma non per questo rifiutava gli incontri individuali. Anzi, in genere prediligeva conoscere la zoccola di turno prima da solo e poi eventualmente coinvolgerla nel suo gruppo. Nella vita era single dichiarato (in realtà divorziato) quindi ospitava tranquillamente nel suo comodo appartamento, sia incontri da solo, sia le gang.
Caratteristica fisiche? Oltre che un cazzo oltre il normale era anche senza capelli! Inoltre, è l’unico toro che io ricordi che fosse mio coetaneo, in quanto gli altri erano mediamente di età inferiore della zoccola, figurarsi di me che sono più vecchio di qualche anno! Ora che lo abbiamo introdotto diamo allora un nome a questo toro: Stefano.
Quando Stefano si propone la vacca vacilla. È pur vero che è senza capelli ma è pur sempre ultra-referenziato. Essendo al primo incontro Stefano è troppo scafato per proporle di andare subito a casa sua, se lei fosse stata più tranquilla in motel per lui non ci sarebbero sati problemi.
È un sabato pomeriggio, uno di quei sabati pomeriggio. Uno di quelli di cui parlo diffusamente nel precedente racconto i riferimento a quel toro che la “obbligò” a definirmi un cornuto.
Solo che in questo caso era uscita con Stefano. Dopo circa tre ore dalla partenza ricevetti un messaggino: “Amore, dove sei?”. Effettivamente, per non destare sospetti, dovevamo rientrare a casa di mamma insieme, come una normale coppia.
Quando la incontrai per strada aveva un’aria estasiata tanto che mi sussurrò un esplicito: “Non ho mai goduto così tanto con un toro !!!Poi ti spiego!”
Ci fu un seguito? No, ci fu una serie di seguiti!!!
Dove avvenne la gang nella quale la troia ritiene di aver goduto maggiormente? A casa di Stefano con lui e altri quattro tori del suo gruppo! Dove avvenne la seconda gang a distanza di pochissimo tempo? Sempre a casa di Stefano con altri due porci diversi (su richiesta della troia. Ne faccio cenno nel racconto in cui spiego che voleva conoscerli da bendata). Con chi passò una notte intera fino al mattino la troia? Con Stefano! E ultimo ma non ultimo con chi ebbe l’orgasmo più veloce (un video lo certifica) di cui si abbia traccia? Con Stefano in un altro incontro ancora diverso dai precedenti (impiega solo cinquantacinque secondi da che accende la telecamera e che ha il suo primo dei tanti orgasmi)
E anche la storia “Mai con un pelato” l’abbiamo liquidata!
Un'altra condizione che venne in mente alla troia e che io trovai condivisibile fu: “Mai un bis con un toro! Anche se mi trovassi benissimo! Niente bis! Colpo unico!”. Effettivamente qualche coppia (non molte) adotta questa regola.
Ovviamente quanto raccontato sopra ha smentito l’ennesimo buon proposito della troia, tanto che, ad oggi, ho contato circa venticinque tori con cui ha avuto delle repliche. Quando si presentò infatti l’occasione di replicare con tori di suo gradimento si era bella che scordata quel proposito!
L’ultima vera richiesta della zoccola fu un: “Non sono razzista! Assolutamente no! Ma i neri non mi attraggono, quindi non scoperò mai con un nero!”
In questo caso fui io a tenderle una piccola trappola. Si propose un ragazzo calabrese, sia come toro che come referente di un piccolo gruppo di porci. Mi disse che, se si gradiva, del gruppo avrebbe potuto far parte anche un ragazzo black.
Nel sito questo nero era una piccola star in quanto ebbe modo di andare alla ribalta della cronaca per un famoso film porno. Non so se ricorderete ma tempo addietro una letterina televisiva decise, per un periodo, di darsi al porno. Era Sara Tommasi. Bene, questo toro girò un autentico video porno scopando con la Tommasi.
Lì per l’mi venne cosa disse la troia tempo addietro e mi venne di rifiutarlo, ma poi pensai che forse la vacca non avrebbe fatto così la schizzinosa nel gustarselo.
E, come si vedrà, non mi sbagliavo!
Pensai di abbinare un'altra sorpresa al nero, dissi al referente che avrei detto alla troia solo della sua presenza, come se fosse in incontro individuale. Concordammo invece che sarebbero arrivati in quattro tra cui il nero.
La vacca aspettava bendata in camera ma la sorpresa sul numero funzionò solo fin al momento in cui entrarono in casa per spogliarsi in sala. Nel silenzio quasi assoluto alla vacca non servì molto a capire che erano più di uno.
Feci da regista (non capita mai) posizionando i quattro porci nudi davanti alla zoccola, la quale era bendata e che si era gettata di bocca sul primo, andando alla ricerca degli altri con le mani.
Il nero era il terzo e notai che quando arrivò al suo cazzo lei ebbe un sobbalzo dovuto alle dimensioni dell’uccello. La zoccola mi confiderà che ebbe qualche dubbio, quando sentì al tatto la pelle indubbiamente più liscia e setosa, di quanto fosse abituata a sentire.
Sta di fatto che quando si tolse la benda non pareva affatto schioccata tanto che ci diede dentro anche con lui sia da solo sia in doppia e tripla penetrazione. Fece anche delle autentiche gole profonde con il cazzo nero mentre gli altri la pompavano.
Non le piacque solo il toro nero ma anche il referente, un ragazzo calabrese che per un certo periodo venne ospitato anche da solo.
Sta di fatto che giusto la settimana successiva il calabrese si offre una ulteriore gang. In questo caso sarebbero stati in tre tra cui sempre il toro nero ma se io avessi avuto problemi non ci sarebbero stati e il nero non sarebbe stato invitato.
Io misi alla prova la troia illustrandogli la situazione. Dal suo punto di vista il calabrese ci sarebbe comunque stato; quindi, avrebbe potuto dirmi che con il nero ne aveva avuto abbastanza!
Lo fece? Ovviamente no!
Inoltre (c’è un significativo inoltre) in quella circostanza avevamo ricevuto per la stessa sera un'altra offerta di un paio di porci. Con loro sarebbe stata la prima volta e in genere non si ospita in casa, ma questi erano talmente referenziati da non incutere alcun timore.
Per esperienza sapevamo che rifiutare una proposta in alternativa a un'altra si correva il rischio (era già capitato) di non farne nessuna. Sarebbe bastato un piccolo inconveniente e la zoccola si sarebbe trovata a bocca asciutta. Quindi decidemmo di delucidare entrambi i gruppi sulla situazione, al limite ci sarebbero stati entrambi. I gruppi non posero obiezioni.
Con gruppi numerosi e al primo incontro si poneva un problema. Ed era un mio problema: come farli entrare in casa! Tutti insieme? Una follia. Inoltre, era presente anche un vistoso nero.
Oramai avevo adottato delle tecniche ma questa cosa mi allertava parecchio.
Non la troia che, in questo caso, aspettava in sala. Durante le gang dichiarate predilige essere in sala, in genere indossa una gonna con il completo da monta sotto e una maglietta nera trasparente.
In quella circostanza arriva per primo il nero. Lo facciamo salire e accomodare sul divano in attesa degli altri. Io ricevo una telefonata personale e vado in camera per essere più libero di parlare.
Pochi istanti! Quando rientro la vacca è in ginocchio davanti al nero e gli sta già succhiando l’uccello! Poco dopo fa tutto lei, si sdraia faccia su, alza la gonna e la invita scoparla. Lui abbassa solo il pantalone di quello che serve e la scopa da sopra.
La vacca gode ma la sala, di sera, è il luogo meno indicato per andare avanti. Lei lo prende per mano e lo porta in camera. Si spogliano. Lui le va sopra. Io filmo. La vacca accompagna con le mani le sode natiche del nero, per un lungo periodo.
Ma non diceva, qualche tempo prima, “Mai con un nero!!”??
Nel frattempo, arriva il calabrese e il suo amico. Per fortuna ricordano la strada. Da meno sospetto se io non scendo e vado incontro in quanto anche se visti entrare potrebbero andare in un appartamento qualsiasi del palazzo. Se vedono anche me è più compromettente.
Quando arrivano trovano la vacca in piena monta con il nero. Si aggregano senza troppi complimenti.
E gli altri due amici? Arrivano! Seppur in ritardo ma arrivano!
In questo caso vado incontro e li avviso che la monta è in pieno svolgimento.
Si spogliano anche loro in sala. Quando apro la porta la vacca è nel pieno di una tripletta: lei è cavallo del toro nero mentre il calabrese la sta inculando e il terzo glielo offre in bocca.
Uno dei due dice: “Cazzo! Che puttana! Che puttana!”.
La vacca nemmeno si gira a guardarli mentre il secondo dice: “ragazzi a dopo le presentazioni. Ma lasciateci spazio che la facciamo divertire questa troia”
Faccio cenno in un precedente racconto. Fu in questo caso che la troia pur avendo simultaneamente tutti i buchi pieni, dal groviglio di copri uscivano le sue mani alla ricerca di qualche cazzo ancora libero!
A margine segnalo che questo genere di video è perfetto per essere postato in quanto la puttana letteralmente scompare subissata dagli altri. Nessuno la riconoscerebbe!



Fu sempre la troia a proporre una ulteriore regola alla quale pareva tenerci particolarmente: non si scopa con nessuno che non sia nel mondo dei siti!
Io capii immediatamente il motivo: in quel periodo io avevo la possibilità di qualche “evasione” tradizionale. La vacca in questo modo mi avrebbe imbrigliato mentre lei era libera di scopare con chi le aggradasse.
Fui io a modificare la regola in: non si scopa con nessuno che ci conosca bene e che non è al corrente della doppia vita e, particolare importante, non dovrebbe mai venire a conoscenza della medesima! Faccio un esempio. Chiunque fosse del nostro paese e facesse il galletto con la zoccola ignorando il resto. Se la puttana avesse accettato inevitabilmente io avrei dovuto farmi da parte fingendo di non sapere della storia ma, inevitabilmente, avrei fatto la figura del cornuto! E questo lo avevo (all’epoca) tassativamente escluso. Accennare alla nostra doppia vita a uno dello stesso paese sarebbe stato estremamente pericoloso. A margine segnalo che uno dei criteri per cui valutavamo i tori da ospitare era la vicinanza. Più fosse stato distante, meglio era! Meno possibilità che conoscesse qualcuno, meno possibilità di trovarselo sotto casa, eccetera.
Su quest’ultimo criterio concordò anche la vacca. Non a caso era un accorgimento che la riguardava direttamente atto a evitare un suo sputtanamento.
Sul primo (che interessava maggiormente me) evidentemente non era così convinta tanto che vi descrivo cosa accadde.
Era una domenica mattino. La notte prima avevamo tenuto a casa nostra esattamente la gang che descrivo sopra. Quella ultimata con la puttana in mezzo a cinque tori. Seppur con cautela (dopo una certa ora) la gang si concluse che erano quasi le due.
Era la tarda mattinata che andammo quindi al consueto bar a fare colazione e, causa l’orario in cui si concluse la monta, eravamo ancora particolarmente assonnati. Io mi dedico alla lettura del giornale mentre lei armeggia con il telefonino. Ad un certo istante richiama la mia attenzione parlando sottovoce e mettendosi la mano davanti alla bocca.
Mi dice: “Girati ma con calma, è lui!”. Io ovviamente non capisco cosa intenda dire al che la troia mi rammenta il fatto. Da qualche tempo un tipo la filava a mezzo Facebook. Dapprima le chiese amicizia e poco alla volta la contattata e con fare finto scherzoso la provocava con allusioni sessuali alle quali la troia non dava la sponda ma nemmeno si ritraeva. Ovviamente il tipo era a conoscenza che la vacca era la mia donna, ma contemporaneamente non sapeva della doppia vita.
Dal mio punto di vista era assolutamente da scartare l’ipotesi che la zoccola scopasse anche con lui! In fin dei conti: non aveva abbastanza cazzi a disposizione?
Non potei comunque fare a meno di notare che la zoccola fosse particolarmente eccitata solo dalla visione del tipo, tanto che quelle poche parole mi parve che le disse con la voce tremante.
Il tipo ovviamente notò la vacca e con un gioco di sguardi maliziosi ebbe dei cenni reciproci con la medesima.
Il dubbio che fosse eccitata o meno me lo tolsi una volta tornati a casa. Io mi spogliai per primo mettendomi in libertà, immediatamente dopo entrò in camera la troia.
Quando fui in sala mi resi conto che la puttana non usciva dalla camera, quindi la andai a cercare.
La trovai nuda. A gambe spalancate che si sditalinava con furia.
E pensare che solo qualche ora prima si stava destreggiando tra cinque tori da monta. Nonostante fossero passate solo poche ore, la puttana pensava asolo al sesso. Era il periodo della sua maggiore ninfomania. Non era mai sazia!
Mi misi al suo fianco e non servì molto a capire che l’oggetto del suo desiderio era il tipo visto al bar.
Come non fu complicato farle sussurrare quello che pensava. E i miei sospetti erano fondati.
Pensava a quel tipo!!!
“Che faccia da porco, che faccia da porco” disse la vacca in un soffio aggiungendo: “chissà cosa ha sotto quel porco! Chissà cosa ha sotto” io la invitati a dire la sua opinione e la vacca non si tirò indietro: “A quello piace il culo! Te lo dico io! A quel porco piace il culo!”.
Quindi osai (sbagliando) a chiedere: “Te lo faresti vero? Razza di troia!!” e la risposta arrivò immediata: “Certo che me lo farei! Me lo gusterei tutto! Che voglia che ho di quel porco! Che voglia che ho!”.
Dico che sbagliai a chiederlo, perché subito dopo la vacca disse; “Che peccato che non posso farmelo! Che peccato!”
Quindi la vacca aveva buttato la palla a me! Se non se lo faceva era solo per colpa mia!
Dopo che lei ebbe due orgasmi (sempre immaginando di essere in balia di quel tipo) ne parlammo. Ho già detto varie volte che lei è una maestra a districarsi in queste situazioni. Troppo scaltra per insistere in modo tradizionale e abbastanza furba da farmi intravedere comunque una possibilità.
Mise in rilevo che, alla fine, non viveva nello stesso nostro paese ma in quello vicino, che per lunghi periodi dell’anno si assentava per lavoro, che le pareva un tipo discreto perché era sposato.
Infine, giocò il jolly: “Tu non sai quanto mi stia sui coglioni sua moglie!” aggiunse la troia” una tipa tutta snob che quando veniva in negozio se ne sbatteva del cartello che vietava ingresso ai cani ma si presentava con quella specie di cane -topo in braccio. Sempre indecisa su cosa comprare e con quell’aria quasi schifata. Secondo me lei non dà il culo e figurati se si fa sborrare in bocca! Come mi piacerebbe farla veramente cornuta!”
Avete capito? Alla fine dall’essere io cornuto avevo spostato attenzione sulla moglie!
La faccio breve. Il sabato successivo uscii di casa nel primo pomeriggio per fare spazio al tipo che rimase con la zoccola per qualche ora. Nel nostro letto! Ovviamente la puttana non ebbe l’opportunità né di telefonare né tantomeno filmarsi.
Mi inviò comunque dei messaggini eloquenti: “Non mi sbagliavo! Impazzisce per farmi il culo! E la moglie non glielo da! Dovevi vedere che faccia ha fatto quando gli ho detto che volevo che mi sborrasse in bocca! L’ho fatto godere quel porco!! Poi ti dico!”
Il porco si diede da fare anche per la completa soddisfazione della vacca, tanto che circa un anno dopo ci fu la replica. Stavolta in motel.
La troia ci mette, ancora oggi, il carico segnalandomi, ogni volta che la incontriamo, “la cornuta”!
E anche “Niente sesso con altri fuori dai giochi “lo abbiamo sistemato!
Ma non sono finiti. Il resto nel successivo racconto.
(segue)

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