L'amica di mia cugina

Scritto da , il 2021-08-24, genere incesti

Dopo cena il fidanzato venne a prendere Paola, mentre elisa mi chiese se volevo andare al paese con lei, in motorino, salimmo lei guidava, dapprima le cinsi i fianchi con le mani ma poi ai primi sobbalzi della strada sterrata le strinsi i seni, come erano duri, rallentò e mi disse che a sentire il io cazzo duro le era venuta voglia, entrammo in un viottolo e dopo poco mollato il motorino alzò la gonna e tolse le mutandine, dopo un ultima palpata alle tette abbassai i pantaloni e dopo una bella ciucciata di cazzo la possedetti, entravo e uscivo dalla sua figa bella calda e umida, dopo poco venne, ah sono venuta bene, ora vienimi in bocca e dopo poco le sborrai in bocca, ingoiò tutto e mi pulì il cazzo strizzandolo fino all'ultima goccia, ci rimettemmo in ordine e ripreso il motorino, dopo alcuni minuti entrammo in paese e poi giungemmo nella piazza principale dove Elisa mi presentò ad alcuni suoi amici e amiche.
Una sua amica Elena, una ragazza grassa ma simpatica mi chiese che studi avevo fatto e io le raccontai che avevo studiato al liceo e mi piaceva la storia e che sapevo suonare il pianoforte, al che lei mi disse che sua mamma era insegnante di pianoforte e che qualche volta sarei potuto andare da loro a suonare il pianoforte.
Dopo alcune giornate tranquille in cui potevo solo osservare i corpi splendidi delle gemelle, ma loro non mi fecero scherzi e io mi trattenni, un dopo cena uscii per fare un giro e trovata una scala mi arrampicai e vidi una delle due che usciva nuda dal bagno, e andava in camera a vestirsi, fighetta ben depilata, era uno spettacolo, ero arrapato ma poi sentii Elisa che mi chiamava per andare al paese, avevo il cazzo duro, salii dietro di lei e a un certo puto mi avvicinai e a un saltello del motorino le feci sentire il mio pene contro il suo sedere e poi le strinsi le tette, lei frenò ma perse il controllo e finimmo nell'erba, io sopra di lei e la baciai con il pene che puntava ai pantaloni, avesse avuto la gonna sarebbe stato più bello, lei rispose al mio bacio ma nulla dipiù, le baciai il collo e cercai di scendere ma lei si divincolò, chiamandomi porcellino, avevo il cazzo durissimo, risalimmo in motorino e arrivammo al paese.
Elena mi invitò a pranzo la domenica dicendo che sarebbe venuta a prendermi in motorino, la domenica arrivò presto verso le dieci di mattina, dai faremo un giro e poi andremo a casa dove i miei genitori ci aspettano. Elisa rideva e mi guardava, salii sul motorino, il corpo di Elena era il doppio di quello di elisa, ma aveva due tettone almeno una quinta, ad un sobbalzo le strinsi le tette, dopo una curva lei si inoltrò in un sentiero e dopo poco arrivammo ad un capanno, si fermò e scese, invitandomi a entrare, vedi e' un capanno per la caccia, i cacciatori si appostano qui e attendono gli animali che vanno al laghetto a bere, così dicendo si era avvicinata stringendomi alla parete e iniziando a baciarmi con ardore, poi la sua mano aprì la cerniera e prese in mano il mio cazzo mezzo duro, la sua bocca scese e iniziò a spompinarmi, era brava, io ero eccitato, pensavo alle gemelle e le sborrai in bocca, bevve tutto.
Poi si spogliò e si distese sul letto, iniziando a toccarsi la figa pelosa, mi avvicinai e cominciai a succhiarle le tettone, la sua mano spingeva la mia testa a scendere per leccarle la figa e alla fine scesi e iniziai a leccarla, era già bagnata e dopo poco venne prepotentemente, il cazzo era di nuovo duro e iniziai a scoparla, venne un paio di volte e poi mi disse di non venirle dentro, mi fece sdraiare e iniziò un altro pompino, ci sapeva fare con la lingua e sborrai con gusto, ero ancora sdraiato che lei mi mise il suo culone e la figa in faccia obbligandomi a leccarla e poi mi pisciò in bocca. bevvi ma non finiva più, era calda e dolce, unita ai suoi succhi copiosi.
Poi mi lasciò sdraiato e sconvolto e si rivestì, poi mi disse di rivestirmi e andammo a casa sua.

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