Il figlio del vicino 2

Scritto da , il 2021-07-28, genere gay

uscita dal garage, ero piena e felice, nonostante tutto fosse contro, avevo iniziato la relazione con Luca, un giovane della stessa età di mio figlio, sapevo che non era da farsi, ma la voglia, e la mia natura femminile, mi ha impedito di troncare sul nascere la relazione.
Nelle settimane seguenti, lo incontravo con regolarità, un'amica trans mi aveva prestato il suo appartamento, e quindi, quando Luca poteva o ne aveva voglia, ci si incontrava, sin dall'inizio, il nostro rapporto sessuale fù intenso, lo dovevo avere dentro, sempre e più volte, spesso nemmeno lo succhiavo, mi scopava e basta.
Mia mogli più di una volta mi ha chiesto come fosse possibile che le mie mutandine fossero sempre piene di sperma, e io sorridendo le dicevo che erano frutto di nottate pazzesche, lei sorrideva, e baciandomi, mi chiedeva come facessi.
Poi col passare dei mesi, capivo che Luca essendo giovane, aveva bisogno di continui stimoli, e così, accettai di essere condivisa con alcuni suoi amici.
La prima volta fù un pochino imbarazzante, ma stupenda, Luca si presentò all'appartamento con due persone, un amico della stessa età, e un cugino, molto giovane, troppo giovane.
Rimasi imbarazzata da quest'ultimo, era chiaro che fosse giovanissimo, e come poi scoprii vergine, li accolsi in reggicalze, calze e tacchi, molto trucco e rossetto rosso, null'altro.
Il mio cazzo semiduro penzolava tra le mie coscie depilate, e alla vista i ragazzi si eccitarono, baciai Luca, e dissi, eccomi mio amore, mio padrone, a vostra disposizione, il ragazzino si avvicinò, mi fissò e mi disse, ma lei è il signor Paolo v...... si dissi, è vero, e tu?, scoprii così, che andava a scuola con mio nipote, mi sedetti al suo fianco, mentre i due ragazzi si denudarono, gli presi la mano, e sussurrai, spogliati piccolo e osserva, poi toccherà tè.
Mi spostai dai ragazzi, mi baciarono e palparono, poi, iniziai a succhiare Luca, lasciando in evidenza il mio culetto, Andrea il secondo ragazzo, meno dotato di Luca, iniziò a palparmi, il seno, e poi il cazzo, fino a farlo diventare duro, allora mi staccai da Luca, mi sistemai, e dissi, ora tesoro inculami, e afferra il mio cazzo, e pompami, e lui lo fece.
Lo sentivo dentro e fuori, mi piaceva, intanto mi segava, e ogni tanto sbirciavo il piccolo, che nudo, era intento a toccarsi il cazzo, e gli strizzavo l'occhio.
Dopo una decina di minuti, Andrea mi riempì di caldo sperma, mentre io sborravo davanti e dietro.
Poi mi staccai da Luca e mi infilai sul suo cazzo a smorza candela, sfondandomi finalmente.
Il ragazzino era già venuto un paio di volte il suo sperma era sulle sue coscie, Luca mi innondò di sperma, e scivolò fuori, io raggiunsi il piccolino.
Lo baciai, con dolcezza, e lui rispose timidamente, poi gli feci toccare il mio cazzo , e lui ci giocò per alcuni attimi, e appena idi che il suo divenne duro, lo imboccai.
Mi venne in bocca immediatamente, era dolce e salto, un buon sperma.
Capii la sua difficoltà, lo abbracciai, e lo tenni stretto, iniziò a succhiarmi il seno, mentre lo accarezzavo, vedi piccolo, questo è un segreto, se lo terrai per tè, ti farò divertire e molto, lui annuii, e così, poco dopo si rivestirono, e mi salutarono, mi avvicinai a Luca e gli sussurrai che volevo incontrare ancora il ragazzo, lui sorrise, è mio cugino, tranquilla, lo vedrai presto.
Nelle settimane seguenti, io e Luca incontrammo altri amici, e mi donai con amore a tutti, ma mi mancavalui il cuginetto, e così, lo dissi luca, lui dopo avermi scopata per bene, e riempita meglio, si sedette al mio fianco, mi prese la mano e mi disse, Paola, mio cugino è da tempo che vorrebbe incontrarti, è pazzamente innamorato di tè, e se vuoi la settimana prossima verrà da tè, ma ricordati che è un ragazzino, è giovanissimo, e credo che sia come tè, lo abbracciai e lo baciai.
Fù un sabato pomeriggio, mia moglie e imiei figli erano alla casa al mare, io per motivi di lavoro non potei raggiungerli, e così, ero a casa, al maschile, quando sentii suonare il campanello, e una volta aperto mi ritrovai davanti Ferdinando, il rgazzino, lo feci entrare e a sguardo basso si accomodò in salotto, eravamo tutti e due imbarazzati, io ero un uomo di quarantacinque anni, e lui, be lui era al secondo anno di liceo.
Mi sedetti al suo fianco, lo toccai e dissi che non doveva essere lì, che non era corretto, che era stato un errore, quanto visto e fatto prima, e poi io in maglietta e pantaloni, era proprio tutto sbagliato.
Signor Paolo, mi disse, o meglio signora Paola, Luca mi ha detto che se non ne potevo fare a meno, dovevo venire da lei, che mi avrebbe aiutata, mi creda, sono gay, mi piacciono i maschi, un amico di famiglia ha provato a farmi delle proposte e io sono sicura di finire per accettarle, mi piace, ma ho bisogno del suo aiuto.
Parlammo per un paio d'ore, mi raccontò, che da mesi si incontrava con lui, di nascosto, e che proprio lui gli insegnò a fare le prime seghe e i primi pompini, ma ora voleva di più, voleva averla.
Così, decidemmo di incontrarci il giovedì seguente, io lui e il suo amore, io mi presentai come sempre en femme, provocante, Ferdinando arrivò prima, e poi io aprii a lui.
Era un bel ragazzo di circa trentacinque anni, sposato amico di famiglia da sempre, lo osservai, era tenero con Ferdy, così decisi di chiamarla, parlammo, e così decidemmo, che era il momento della svolta.
Accomiatai lui, e mi dedicai a Ferdy, nelle settimane successive la aiutai con l'abbigliamento, le insegnai le posture, come succhiare e dare piacere, mi feci scopare più e più volte per insegnargli come fare e cosa dire,ma non la toccai, era il suo uomo che doveva renderla donna.
E questo avvenne un venerdì pomeriggio, preparai Ferdy per bene era una bambolina, autoreggenti rosa scarpe rosa reggiseno rosa, e un fiocco trà i capelli.
Era una dolce bambina, lui era estasiato e visibilmente eccitato, dotato normalmente, così speravo non avesse fatto male alla mia bimba, lo accompagnai da lei, lui la abbracciò e baciò a lungo, la succhio fina a farla godere e bevve il suo poco sperma, poi le leccò il buchino per alcuni minuti, e la coricò a schiena sotto, li intervenni io, lubrificai per bene Ferdy, e lui, poi tenni la mano della ragazzina.
Tranquilla le dissi, farà male, ma oi passerà, e sarà sublime, lei si sistemò, e lui la rese donna.

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