La bell'epoque: Italia 1920

Scritto da , il 2021-07-16, genere sadomaso


introduzione

Come ben saprete a quel tempo esistevano le case chiuse , case arredate in maniera sfiziosa con tappeti e drappi di seta che facevano di quel luogo una specie di bomboniera dove il confetto , o meglio dire , i confetti , erano le signorine che con abiti succinti e provocanti attendevano sedute sui divani Uomini e ragazzi arrapati , la maitresse : una signora anziana che dirigeva il tutto .
Poi esistevano anche se poco conosciute altre realtà , situazioni ambigue fra aristocratici che dato la loro posizione sociale e grado di agiatezza si permettevano altri sfiziosi giochi in campo sessuale .

PRIMO CAPITOLO

LA CONTESSA PISANI

La contessa Pisani , signora aristocratica figlia di un noto notaio fiorentino il quale data l'età passava le sue ultime giornate a letto malato di tempo vissuto , vedova da due anni da un Uomo sposato all'epoca per interesse come si usava fare a quei tempi fra casate importanti , sola nei suoi sessant'anni compiuti decise di cambiare la sua vita , di liberare le proprie emozioni represse da sempre .
Ora poteva decidere , ordinare , avvalersi del suo potere sia sociale che economico , avvalersi dei suoi fidati servitori , in particolare del suo maggiordomo Filippo che da anni la serviva con devozione .
Ora voleva di più , rifarsi da anni vissuti in secondo piano , ora voleva sesso .

Suonò il campanello tirando una sottile striscia di stoffa appesa al muro e dopo un paio di minuti apparve Filippo .
Piccolo Uomo , magro , dai capelli bianchi e l'occhio vispo , anch'esso come la contessa non più giovane , entrò ed attese ordini .
La contessa , Donna alta e sottile , dai lineamenti marcati dal tempo coi capelli neri avvolti a mo' di chignon sulla testa ed i suoi occhi neri e profondi lo fece accomodare , lo fece sedere di fronte a lei seduta alla scrivania .
Filippo intuì che qualche cosa stava avvenendo e questo lo faceva stare sulle spine , oramai la conosceva .

Vorrei ripristinare una parte dei sotterranei della villa e vorrei creare un luogo di perdizione per gente del mio rango , vorrei creare una cosa nuova , una cosa segreta dove pochi ne facciano parte .
Vorrei che in una stanza vi vengano messi degli strumenti di tortura e voglio dei soggetti da far soffrire , voglio il dominio e tu mi aiuterai come hai sempre fatto .
Il tempo del silenzio è finito !
Disse la Donna alzandosi in piedi sovrastando il piccolo Uomo .

Sorpreso dalle parole della sua padrona il maggiordomo tuttofare si strinse in se timoroso dal tono autoritario della Donna e stette in silenzio per alcuni minuti , poi disse .
Conosco le persone giuste , sono due fratelli , due stallieri del marchese Balbi signore di Arezzo che conoscendoli da tempo e conoscendo soprattutto i loro gusti sessuali dato che a suo tempo furono incriminati per violenza a due ragazzine farebbero volentieri al caso nostro .

Sapevo che potevo fidarmi di te , sei stato da sempre il mio servitore preferito e ti garantisco che se riusciremo in questa mia nuova visione di come vivere la vita ci sarà onore e denaro anche per te .

Sempre più attento alle parole di quella Donna , Filippo , da sempre innamorato della contessa sua padrona , si stupì dalla maniera in cui gli parlava .

La contessa prese tirando il cassetto della scrivania che stava in basso a destra un rotolo di banconote e le diede al maggiordomo complice , poi disse .
Compera i due fratelli , falli lavorare per noi ma soprattutto fai la scelta giusta , non dovrà trapelare niente di quel che faremo .
Domani mattina partirai alla volta di Arezzo , avvisa l'autista .

Quella notte Filippo non riuscì a prendere sonno , si rigirava nel letto al pensiero di cosa avrebbe detto e fatto per convincere i due fratelli , a come li avrebbe convinti a quel progetto losco e segreto , arrivò alla conclusione che offrendo loro denaro in quantità ci sarebbe riuscito , si addormentò .

L'indomani Filippo seduto comodamente nella lussuosa macchina della contessa Pisani partì alla volta di Arezzo , verso la modesta casa dei due fratelli Marco e Francesco .
Due vecchi scapoli , Marco 55 anni alto quasi due metri con una montagna di muscoli in evidenza completamente calvo e dai lineamenti rudi .
Francesco 49 anni , fisicamente la fotocopia del fratello ma con capelli lunghi , barba e baffi neri e un'espressione bonaria .

Arrivarono alla casa dei due fratelli ai bordi della città , una misera catapecchia e si fermarono attirando l'attenzione dei vicini non abituati a vedere certi tipi di macchine ferme nella propria via , erano passate da poco le dieci di quella stupenda giornata autunnale .
Filippo emozionato scese , bussò col pomello del proprio bastone alla porta logorata dal tempo dei due fratelli ed attese .
Si sistemò nervoso il cilindro poi bussò di nuovo .
Ad aprire fu Marco il più anziano dei due fratelli che riconoscendolo lo invitò ad entrare , lo fece accomodare su di una sedia traballante ai bordi del tavolaccio sudicio al centro della stanza , prese dalla dispensa due bicchieri ed una bottiglia di vino poi si mise anch'esso seduto .

Qual buon vento ti porta qui !
Disse Marco invitandolo a bere .
Sono venuto a proporvi un lavoro , anzi dove è Francesco ?
è andato a prendere qualche cosa da mangiare , sarà qui fra poco .
Da quando siamo restati senza lavoro a causa di una rissa scoppiata nelle scuderie del nostro vecchio padrone , circa un mese fa , viviamo alla giornata arrangiandoci .
Sollevato da quella notizia Filippo prese coraggio ed iniziò ad esporre il volere della sua padrona .

Come forse ti ricorderai io lavoro per una contessa fiorentina , la contessa Pisani , vedova e col padre morente e che ora vuole rivoluzionare la sua vita , non so ancora di preciso cosa voglia fare ma so di certo che accanto a se vuole delle persone fidate disposte a tutto e che stiano con la bocca cucita , quello che si prefigge di fare è una cosa che deve restare segreta .
Per ora dietro mio consiglio ha incaricato me di reclutare voi due fratelli .

fine primo capitolo

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