Auto nuova, vita nuova

Scritto da , il 2021-06-30, genere etero

Lavoravo alla amministrazione di un Ospedale in Roma e, come tutti i giorni, ad una certa ora il mio turno finiva e me ne andavo a casa. Quel giorno però la mia storica Fiat 127, rosso scuro, non voleva tornare a casa come tutti i giorni...il motore non si accendeva. Mi viene da pensare a Fabio, il mio meccanico di fiducia e così gli telefono chiedendogli di venire da me. Lui arrivò subito e, dopo che aveva capito cosa aveva la mia auto, mi diede la tristissima notizia: la mia 127 aveva fuso il motore...notizia che rifiutai nella mia mente perchè in fondo la gloriosa 127 aveva percorso ...solo...poco più di quattrocentomila Kilometri e non pensavo certo che si sentisse vecchia, stanca di camminare! Fabio mi disse che avrebbe cercato una nuova auto per me e, mentre stavo lì con lui, si avvicinò a noi due un Medico che aveva seguito la scena e, abitando vicinissimo a casa mia, mi offrì un passaggio. Mentre andavamo mi fece presente che la sua quasi nuova Nissan Juke, la stava per cambiare con l'ultimo modello appena uscito in vendita. Mi disse che chiedeva solo quindicimila euro e l'auto era seminuova fiammante rosso scuro metallizzato e mi piaceva assai, così concordammo che andavo in pomeriggio ad una finanziaria e già alla sera mi trovavo a casa sua con l'importo da dargli per la sua Juke superaccessoriata! Quindi, dopo essere passato per l'Ospedale per togliere dalla vecchia 127 tutto quanto avevo a bordo, trasferendolo alla Juke, notai che avevo una borsa con l'apparecchio per misurare la pressione ed il fonendoscopio. Partii per andare a trovare una trattoria per mangiare a cena bagnando con il vinello fresco di Frascati che mi piaceva moltissimo e ci dovevo "bagnare" la Juke! Dopo la gustosa cena decisi di fare un giro a vedere nei punti noti e strategici, i trans e le "mignotte" ( così sono chiamate a Roma le prostitute ) e, dopo un lungo giro arrivai allo storico viale di Tor di Quinto che da anni ospitava uomini e donne da "affittare" e ne vidi di tutte le speci, dalle" brutte de core" a quelle che si potevano definire solo delle gran fighe. Non ero proprio convinto di andare con una di loro ma il fato volle che una biondona strafiga mi fece ripensare e la feci salire in macchina. Giunti al suo locale da lavoro, lei si spogliò rivelando un corpo da urlo, tanto che per me poteva benissimo fare eccitare anche un moribondo. Viso da sogno, bocca con labbra grosse sensualissime, occhi verde mare, collo cigneo, seni da quarta almeno, pube pelosissimo, biondo anche lui, cosce da infarto risaltate ancora di più con calze nere a rete e reggicalze rosso. Si sdraiò sul letto invitandomi ad avvicinarmi a lei e lo feci subito, poi mi abbracciò stringendomi e baciandomi in bocca da farmi vibrare dall'emozione, mi prese in mano il cazzo che poi, scese giù per prenderselo in bocca e giù a succhiarlo facendomi provare sensazioni sconosciute. Mi ero così eccitato che dopo poche spompinate me ne venni sborrando come mai così tanto in vita mia e Gloria, così mi disse di chiamarsi, iniziò subito a prendere i suoi vestiti, ma io la bloccai e, dopo averle dato i cinquanta euro per la prima prestazione, ne aggiunsi altri cinquanta e, dopo che mi smanettò il cazzo glielo infilai in fiiga facendola gemere sia per la foga intensa che provavo scopandola poi la grossezza del mio bastoncino, le diede da farla godere, tanto che quando le sborrai schizzandole i seni, mi pregò di scoparla ancora e me la avrebbe offerta lei. Che bella innaugurazione della mia bella Juke! Quando la lasciai al suo posto al marciapiedi, vidi dallo specchio retrovisore che si stava barcollando sbandando ed allora feci inversione ed andai da lei ricordando che avevo il misuratore di pressione arterios e la feci salire mettendomi subito a sentire i suoi battiti del cuore e, misurata la pressione vidi che era bassissima, così la portai all'Ospedale più vicino a lì e quando videro la croce sul mio parabrezza, gli infermieri sorrorsero subito la biondona che io lasciai in loro mani ed andai a casa. il giorno dopo, andando al lavoro forai una ruota e nella fretta a ripararla, fui sollecitato da un vigile che mettessi su strada il triangolo ma quando poi vide lo stemma Ordine dei Medici, si scusò ed anzi fu lui a posizionarlo. Al mio ufficio avevo una collega molto carina che quando dalla finestra mi vide arrivare con la Juke, quando entrai in stanza mi fece gli auguri dandomi un bacio sulla guancia ed io la fissai negli occhi meravigliosi che aveva....poco dopo stavo seduto alla mia scrivania e, sotto di essa la morettina mi stava sbocchinando...che bell'inizio di giornata!

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