Come sono diventato schiavo della mia fidanzata

Scritto da , il 2021-04-11, genere dominazione

Sono un ragazzo di 26 anni di bell'aspetto, fisico magro e asciutto. Sono abbastanza alto e ho la fortuna di avere un bel pisello di 17 cm e molto ben fatto. Sono da sempre stato feticista dei piedi, e col tempo sono diventato appassionato di BDSM e feticismo in generale. Sono fidanzato da circa un anno con una ragazza più piccola di me, che ha 23 anni. Lei è bassina, con capelli lunghi mori e un fisico molto normale e naturale, piedi piccoli (che non sono il mio tipo preferito però). Il nostro rapporto è abbastanza standard, e le mie fantasie non sono mai venute fuori tranne che per qualche sega coi piedi e qualche leccata, quindi tutto abbastanza nella norma. Col tempo ho provato a farle esplorare un po' il tipo di sesso e pratiche che mi sarebbero piaciute, quindi dominazione, umiliazione, rapporto SUB-DOM, servilismo ecc... Per carattere lei è abbastanza distaccata e pigra, e fortunatamente è stata questa la molla che ha fatto evolvere, quasi repentinamente, il nostro rapporto standard in quello da me tanto desiderato.
In poco tempo siamo passati dal vederci come una coppia normale al convivere, e questo ha sancito il mio ruolo di schiavo completo e dedito solo alla mia fidanzata padrona. Lei non fa nulla l'intera giornata, e io ho il dovere di fare tutto. Io sono sempre nudo, non ho vestiti se non quelli che mi dà lei quando è necessario uscire. Sono in castità 24 ore su 24 e le chiavi della gabbia del mio pene le ha lei, attaccate ad una piccola catenella legata alla caviglia destra. Inoltre, indosso un plug anale che solo lei puo' togliermi, così come la gabbietta che tiene chiuso e impossibilitato all'erezione il mio membro. Di canto suo, la mia ragazza è sempre vestita in un modo che a me ha sempre eccitato: jeans nero a zampa di elefante, sandali aperti e strap-on grande sempre allacciato, perché è lei l'attiva tra i due. Non porta mai la maglietta e ha il seno taglia seconda sempre scoperto con delle "X" di nastro isolante nero a coprirne i capezzoli.
La normalità è che lei non mi si fila proprio, salvo per dirmi cosa vuole mangiare, cosa vuole che le compri, dove vuole che l'accompagni ecc. Nonostante siamo fidanzati e lei non mi tradisca, rarissimamente abbiamo rapporti, poiché lei preferisce masturbarsi, e a volte anche davanti a me per poi venirmi in faccia. Di me non si preoccupa proprio, e quelle rare volte che mi azzardo a chiedere qualcosa, lei si alza seccata e se ne va. Una delle poche attenzioni che mi rivolge è quella di togliermi il plug anale e la gabbietta della castità quando ho necessità di andare in bagno, e non sempre mi accontenta subito se non ha voglia di alzarsi dal divano o smettere di fare quello che sta facendo. Una giorno, uscì addirittura di casa perché seccata dalla mia richiesta di andare in bagno che le avevo fatto solo due volte in un'ora.
Alcuni dei pochi minuti di tempo che perdeva per me, erano perché sapeva della necessità maschile di dover eiaculare, altrimenti si rischia qualche problema dovuto ad infiammazioni. I primi tempi della mia schiavitù, mi dava l'onore di farmi una sega, per farmi svuotare, ma sempre con quella sua aria scocciata, svogliata e indifferente (infatti spesso leggeva o stava al telefono mentre mi masturbava) e raramente aveva pazienza per più di 5/6 minuti e se non riuscivo a venire erano problemi solo e soltanto miei. Quando invece riuscivo a venire, lei mi obbligava a leccare la mia sborra dalle sue mani o ovunque fosse caduta. In breve tempo venne meno anche questo mio unico momento di piacere, perché lei scoprì che era possibile farmi eiaculare anche soltanto tramite penetrazione anale e per di più senza farmi provare lo stesso piacere della masturbazione, in quanto non ci sarebbe stato bisogno di togliermi la gabbietta della castità e quindi non ci sarebbe stata la possibilità di erezione da parte mia. Fu così che, una volta ogni 6/7 giorni, mi trovavo a 90 gradi con lei dietro, che dopo avermi messo un suo sandalo in bocca, mi penetrava analmente col suo strap-on nero di 20 cm e quando non aveva voglia di muoversi, usava un dildo. Era difficile venire in quel modo, perché l'eiaculata richiedeva almeno 15 minuti e avveniva lentamente, goccia per goccia e senza il mio membro eretto.
Ricordo il giorno del mio compleanno, perché lei decise di farmi un regalo. Mi fece trovare un biglietto con su scritto "Oggi ho voglia di muovermi e di farti male, e se resisterai, avrai un regalo che durerà ben oltre il tuo compleanno". Al suo rientro, venni legato e imbavagliato e per un'ora lei mi frustò, riempendomi di calci a piedi nudi in mezzo alle gambe. Torturatomi un'ora intera con una forza e un sadismo che non pensavo avesse, mi disse :"Bene, da oggi in poi avrai l'opportunità di avere a che fare con i miei piedi, come quando non eri il mio servo. Una volta a settimana avrai l'opportunità di eiaculare senza la gabbia e grazie ai miei piedi e dovrai scegliere tra due modalità non negoziabili. La prima consiste in un footjob mentre tu sei inginocchiato davanti a me, ma dovrai avere il volto fisso verso di me mentre ti riempio di schiaffi e di sputi in faccia. Il secondo è che potrai masturbarti mentre io ho un mio piede interamente nella tua bocca, e non m'interessa se vomiterai o ti sentirai soffocare". Si fermò per qualche secondo e concluse con "Pensa con calma, puttana!" e mi sputò in faccia, allontanandosi.

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