Non c'è cosa più divina

Scritto da , il 2021-04-08, genere incesti

Non c'è cosa più divina, dice un famoso proverbio, che poi nemmeno so se è realmente un proverbio o una semplice battuta, sta di fatto, che per quel che vale posso confermare che davvero, non ci fù cosa più divina che scopare con mia cugina Luana.
Le nostre famiglie sono sempre state unite anche se si viveva distanti e si era soliti trascorrere le vacanze assieme nella casa al mare dei nonni, ma la situazione cambiò quando, per la nascita di mio cugino in piena estate, i miei zii, ed ovviamente mia cugina, non ci raggiunsero.
I miei si proposero di ospitare almeno Luana, ma dato il fatto che lei fu rimandata d'estate al liceo le fù impedito, come punizione, di vedere anche solo una goccia di mare, come amava ripetere mio zio.
Tra lo studio per il quinto anno del liceo, frequentazioni differenti e impegni vari, passammo un anno senza vederci, sentendoci pochissimo, e quando ci ritrovammo, nuovamente al mare, a quasi due anni di distanza vidi una nuova Luana. Capelli corti castani, una quarta di seno, forse un pò più di carne addosso, ma sempre su un bel fisico minuto, alta 1,67, occhi verdi e un culetto che in futuro avrei adorato palpare, un tatuaggio di un tribale sul braccio destro, uno di una margherita sul fianco sinistro e sopratutto piercing alla lingua.
Nei giorni successivi nacque in me questo strano pensiero, era bello verla in costume, in acqua, e per certi versi divenne un problema nascondere le erezioni.
A casa capitava inoltre di intravedere qualche parte ai più nascosta, qualche fugace visione del suo culetto nudo, un capezzolino che spuntava dal reggiseno o dal costume..
La musa delle mie seghe spesso si trovava a pochi metri di distanza da me.
La situazione rimase statica, fino a quando non arrivò la migliore amica di mia cugina, la splendida Lucia. Pelle scura dovuta ad una stupenda abbronzatura, alta 1,80 circa, occhi celesti, capelli lunghi e neri, una terza di seno, un culo scolpito nel marmo. Fù ribattezzata dai miei amici la 'semi-dea'
Come potete immaginare l'arrivo di una nuova ragazza in un gruppo di amici che si conoscono da una vita è sempre un elemento che rompe gli equilibri, e Luana passò dall'essere al centro dell'attenzione ad essere quasi dimenticata.
In questa situazione io ne uscii molto avvantaggiato. Lucia mi conosceva già, aveva sentito cose positive da Luana, e inoltre, spesso io e mia cugina l'andavamo a prendere prima di andare al mare e la riaccompagnavamo, cosa che mi permetteva, rispetto ai miei amici, di stare più tempo con lei. Dopo un paio di giorni, una sera che Lucia si doveva ritirare presto, la riaccompagniai a casa, e ne venne fuori un piccolo bacio scambiatoci fuori casa sua. Purtroppo non potemmo andare oltre grazie alla mamma che ci sentii arrivare, ma già la serata sapeva di vittoria, e mi ritirai trionfante dai miei amici e non feci caso al fatto che Luana andò via prima.
La mattina dopo notai una certa indifferenza d a parte di mia cugina, ma, galvanizzato com'ero dalla possibilità di rivedere Lucia la sera (si era ritirata prima perchè obbligata dalla famiglia a fare un'escursione che l'avrebbe tenuta occupata fino a dopo cena) non ci feci caso.
La giornatà trascorse tranquilla, ma Lucia mi scrisse che non si sentiva di uscire in quanto sfinita. Anche se non molto contento uscii con i miei amici senza Luana che invece andò da Lucia a vedere un film.
La mattina dopo, appena sveglio, con solo i pantaloncini addosso mi diressi in cucina a farmi un bel caffè e poco dopo, intontita dal sonno, si presentò Luana
'caffè?'
'fottiti'
'un buon giorno a te raggio di sole'
'ah, ma vai a fanculo' disse allontanandosi
'sei più scontrosa del solito, tutto ok?'
'cos'è? ora che non c'è la semi-dea t'importa di nuovo di me?'
'eh? ma che dici? che hai?'
ma immediatamente arrivarono i nostri genitori, pronti per fare la colazione ed andare al mare. In questi casi sapevamo come comportarci, allegri, sereni, buon umore, risate finte e si aspettava di rimanere soli.
passò un'oretta e finalmente, una volta assicurati di restare soli intervenni subito
'mi spieghi cos'hai?'
'non ho niente, perchè ora non te ne vai da Lucia a sentire i Red Hot?
'ma che cazzo stai dicendo?'
'le hai raccontato che loro sono la tua band preferita, perchè io non lo sapevo?' mi disse lei quasi con gli occhi lucidi
'ma non sarai mica gelosa?'
'no!'
'e allora cosa ti importa?'
'sei diverso da quando c'è Lucia'
'bhe, ci piacciamo, che c'è di male? perchè ti importa?'
'la ami?'
'la amo? ma che dici?? La conosco da 3 giorni tipo'
'allora te la vuoi solo scopare??'
'No, che c'entra, mi piace, ma non la amo! E si, voglio scoparmela! perchè ti da fastidio questa cosa? Non posso farmi la tua migliore amica? E' per questo? cos'è? non sono degno?'
'ma che dici'
'ma che dici tu invece??'
'si vede che non capisci' disse andandosene
''allora spiegami' dissi fermandola prendendola per un braccio
'lasciami andare'
'no, fino a quando non mi dici che hai'
'dai'
'e va bene, fanculo a te, sono gelosa, va bene??? sono gelosa di quel coglione di mio cugino, e vorrei essere io quella a cui dedichi le attenzioni'
'ma Luana, io non sapevo' dissi tra molti silenzi e pause
'e sai qual'è la cosa che mi fà veramente incazzare? che sapevo che non sarebbe mai accaduto, perciò ho chiesto a Lucia di venirmi a trovare, ma quando ti ho visto ed ho visto come mi guardavi, ci ho sperato'
'che vuol dire come ti guardavo?'
'non fare il finto tonto, non sai nascondere un'erezione, e ti conosco da sempre, so come guardi una che ti vuoi fare'
'Luana io'
'non dire nulla, sono stata io a sperare in una cosa sbagliata e impossibile'
'ma aspetta, quindi te vorresti scopare con me??'
'non ti voglio scopare stronzo!! Tu.. Ecco, mi piaci, come ragazzo intendo, non sei solo un bel ragazzo, mi piaci anche in quel senso'
'io non so davvero che dirti'
'stanotte ho sognato che eravamo in spiaggia tutti e due, e ci baciavamo, davanti a tutti, in pubblico, era bellissimo, e nel sogno, mentre ci baciavamo passava la mia professoressa di spagnolo, che mi salutava. Non so come dirlo, ma lei sapeva che siamo cugini, e non le importava, al mio risveglio non hai idea di quanto ero eccitata.'
'Luana, io davvero non sò che dire'
'non devi dirmi nulla, so che è una follia, che tu non ricambi e che al massimo vuoi solo scoparmi, devo abituarmi e farmela passare'
Non so cosa mi prese, ma mi avvicinai
'aspetta, non è così, ciè, è vero, hai due tette favolose, e ho sognato di metterci la faccia tante volte in questi giorni, mi ci sono segato tante volte, ma non mi piaci solo fisicamente, ecco, mi piace stare con te, e mi sei mancata la scorsa estate'
'cazzate'
'dico davvero, è che non ho mai pensato a te in quel senso, sei mia cugina'
'giurami che non menti'
'lo giuro' anche se in realtà era più una frase di circostanza
'davvero?'
'si'
'se non fossi tua cugina ci proveresti con me?' mi disse con tono sensuale
'si'
'e faresti l'amore con me?'
'si' dissi mentre il mio cazzo cresceva nei miei pantaloncini
e mentre Luana si avvicinò a me, e ci ritrovammo faccia a faccia mi disse un'unica cosa
'la conosci quella cosa del non c'è cosa più divina...'
e ci baciammo...
In poco tempo le sue mani tirarono fuori il mio cazzo dai pantaloncini, mentrre le mie mani andarono sotto la sua maglietta a sganciarle il reggiseno.
'aspetta' mi interruppe
'cosa?' chiesi io
vai in camera tua e aspettami, devo andare a prendere una cosa
ne approfittai per sciacquarmi in bagno e mi misi sotto le coperte, accendendo l'aria condizionata, totalmente nudo.
Luana arrivò subito dopo, bussò alla porta
'avanti' dissi io
Si presentò totalmente nuda e venne verso il letto.
si chinò a succhiarmi il cazzo e massaggiarmi le palle, e quando oramai era duro come il marmo, lei si sdraiò sul letto e disse
'fottimi cugino, lo voglio da così tanto tempo...'

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