Dex e la strega cap.8

di
genere
incesti

A un certo punto il fiume si infilava in una specie di caverna, il soffitto era alto, ma andando avanti si abbassava sempre più, andando avanti spinti dalla corrente potevamo toccarlo, con le mani, la corrente stava aumentando, era impossibile resistere e poi con nostro sgomento arrivammo ad un tremendo gorgo che ci risucchiò trattenemmo il fiato il più possibile, poi cademmo nel vuoto, era una cascata che finiva in un vasto lago sotterraneo, ma almeno potevamo respirare.
Iniziammo a guardarci attorno, la riva non era lontana, nuotammo per almeno mezz'ora poi arrivammo a una riva sabbiosa, eravamo stanchissimi e ci assopimmo uno nelle braccia dell'altro.
Dopo alcune ore ci svegliammo e avevamo fame, su degli scogli a pelo d'acqua trovammo delle specie di ostriche, le aprimmo e iniziammo a mangiarle.
Dopo esserci saziati ci incamminammo e trovammo una specie di grotta, era lunga ma alla fine c'era una voragine non so quanto profonda, tornammo sulla spiaggia a camminare avevamo perso la cognizione del tempo, in quel luogo c'era una strana luce, non c'era la notte, comunque nei paraggi non c'era nulla di interessante, lontano si vedevano degli alberi, decidemmo di riposarci e tornammo nella grotta.
Nonostante la tensione derivante dal non sapere dove fossimo la passione ebbe il sopravvento ed iniziammo a fare l'amore, con calma ma a lungo, la feci venire e poi mi dissetai con il suo succo, dopo fu il suo turno e con un pompino si dissetò, dopo dormimmo alcune ore.
Al risveglio decidemmo di avvicinarci agli alberi e dopo una marcia di un paio d'ore arrivammo a quella specie di foresta, erano alberi giganteschi, parevano sequoie, cercai di arrampicarmi ma erano troppo grossi, poi trovammo una specie di torre fatta di mattoni, con una porta in legno, la aprii e c'era una vasta tavola in legno, e poi una scala sempre in mattoni che portava a un altro piano superiore in legno, ma non c'era cibo, era tutto vuoto, ma alle pareti c'erano delle armi, uno strano arco orizzontale, delle asce e delle spade.
Ci armammo di tutto punto, consci che avremmo potuto trovare delle butte sorprese uscimmo dalla torre, anche se il posto sembrava disabitato, comunque nella foresta vidi un paio di animali simili ai conigli, puntai lo strano arco e lanciai la freccia che con una precisione strabiliante uccise l'animale, accendemmo un fuoco e lo arrostimmo per bene.

di
scritto il
2021-03-13
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