Una sana penetrazione sul mare

Scritto da , il 2021-02-24, genere gay

Intorno ai miei 19 anni capii di essere bisessuale e iniziai ad avere le mie prime esperienze con persone del mio stesso sesso.
Mi piaceva andare con le ragazze, farmi delle belle scopate ogni volta con femmine diverse, ma allo stesso tempo iniziai a capire che non volevo farmi mancare niente e che sentivo il bisogno di dover allargare le mie vedute sul sesso.
Mi piaceva l’idea di poter cambiare ruolo e diventare io la persona che riceveva il cazzo invece che darlo.
Questo mio desiderio però non volevo che si sapesse in giro, un po’ mi vergognavo, soprattutto perché tra gli amici veniva fatto purtroppo troppo bullismo su questo argomento e avevo paura di subirlo a mia volta da loro.
Quindi per me, soprattutto all’inizio fu veramente difficile riuscire ad avere la prima esperienza, sia per la difficoltà di trovare la persona giusta e riservata e sia perché nonostante avessi io stesso desiderio e curiosità di provare, molte volte c’era qualcosa dentro di me che mi bloccava e non mi faceva avere quel giusto coraggio per iniziare.
Piano piano però le occasioni iniziarono a farsi sempre più numerose, riuscendo così a sbloccarmi e ad iniziare a dare sfogo alle mie fantasie sessuali.
Inizialmente però praticavo solo masturbazioni o sesso orale, non mi sentivo ancora pronto per ricevere una penetrazione anale cercando sempre di declinare ogni singola volta che il partner mi proponeva di farlo.
Un giorno però un uomo riuscì a prendersi il mio culo e con esso pure la mia verginità.

Abitavo in una città di mare e molto spesso con l’arrivo delle prime temperature più miti, mi piaceva andare sulla scogliera a prendere il sole e a godermi la più totale pace immerso nella natura, lontano dai bagnanti estivi che più avanti avrebbero iniziato ad invadere gli scogli e le spiagge.
In quei periodi mi piaceva oltretutto prendere il sole completamente nudo e la cosa mi piaceva molto, sia perché a fine giornata mi sentivo come ricaricato, sia perché mi godevo delle intere giornate in completa solitudine.
Un giorno di marzo con delle temperature decisamente più alte rispetto alla media, decisi di andarmene sul mare a prendere il sole e di rimanerci da pranzo fino al tramonto.
Scelsi un posto dove non c’era nessuno e completamente invisibile pure dalla strada, in modo da rimane al sicuro pure da occhi indiscreti.
Arrivato giù dopo aver steso il telo da mare mi spogliai completamente per poi distendermi e rilassarmi sotto i raggi del sole.
Era una giornata fantastica, sembrava quasi più l’inizio dell’estate che primavera, tanto da pensare di poter fare pure un tuffo in acqua, nonostante le temperature del mare fossero veramente basse.
Mi tuffai velocemente rendendomi conto di quanto fosse veramente fredda quell’acqua, decidendo così di tornare velocemente a riva al sole.
Mentre nuotavo però mi resi conto che non molto distante da me, dietro a degli scogli , c’era un altro uomo intento a prendere il sole, pure lui completamente nudo.
Mentre ero in mare mi vide pure lui sorridendo alla mia espressione infreddolita, per poi continuare a guardarmi fino al mio ritorno a riva.
Tornai velocemente verso l’asciugamano per togliermi di dosso il freddo che mi aveva avvolto in pochi istanti e mentre mi asciugavo e riscaldavo al sole, intravidi quell’uomo fare capolino dietro a degli scogli, continuando ad osservarmi e a sorridermi.
Dopo pochi minuti mentre mi ero disteso nuovamente con il sedere rivolto al sole, quell’uomo inizio ad avvicinarsi sempre di più fino a decidere di fermarsi proprio a pochi metri da me e dirmi :

“Ciao bello!”
“Ciao!”
“È proprio una bella giornata per poter prendere il sole, vero?”
“Direi proprio di sì, stupenda!”
“Poi noto con piacere che pure ai giovani piace fare naturismo”
“Beh si...è piacevole, però mi piace farlo quando non c’è nessuno”
“Ah capito, io invece no, pure in estate lo faccio, non riuscirei più a mettermi un costume! Ahahah “

Era la prima volta che prendevo il sole nudo davanti ad un estraneo e devo dire che non mi stava dando più di tanta noia la cosa, dato che pure quell’uomo era nudo.
Oltretutto non riuscii a non farmi cadere l’occhio proprio su i suoi genitali, notando con piacere un bel pacco sostanzioso nonostante non fosse ancora eccitato.
Non so se l’uomo lo notò che li stavo guardando il cazzo, fatto sta che dopo poco l’uomo mi disse:

“Comunque devo dire che tieni proprio un bel mandolino!”
“Beh...grazie...”

Rimasi un po’ sorpreso da quel suo apprezzamento verso di me, lasciandomi una strana sensazione piacevole, quasi di eccitamento, tanto che poco dopo infatti mi lasciai andare.

“Io ho un bel flauto, se vuoi possiamo fare un bel concerto oggi!” Disse l’uomo subito dopo iniziandomi ad eccitare
“Mmm...beh...forse un concerto no...ma di sicuro potrei farti sentire un assolo di flauto!”
“Mmmh! Va bene uguale amore!”

Da sdraiato mi alzai subito inginocchiandomi così al cospetto di quell’uomo che pure lui in pochi istanti, era già davanti a me che si accarezzava lentamente il suo gioiello.
Aprii le fauci e iniziai ad accogliere quel cazzo che in pochi secondi iniziò ad indurirsi e a crescere di dimensioni, ritrovandomi a succhiare un bel cazzo turgido e lungo.
Era proprio bello fare quel pompino a quell’uomo, sia per il cazzo che aveva sia per la situazione assurda che si era creata in pochi minuti, da una semplice giornata al mare ad una esperienza sessuale con uno sconosciuto più grande di me.
Glielo succhiai a lungo fino a quando l’uomo non iniziò a masturbarsi velocemente e a gemere ad alta voce, per poi spruzzare il suo seme sulla mia faccia, inondandomi completamente con il suo latte bollente.
Io ero soddisfatto e credevo che pure l’uomo lo fosse, invece notai che il suo cazzo era sempre rigido come un bastone e che infatti poco dopo decise di infilarlo nuovamente dentro la mia bocca e mentre glielo succhiavo mi disse :

“Sicuro che non lo vuoi un po’ nel culo amore?”
“Si sono sicuro...”
“Perché?”
“Perché non lo ho mai fatto...”
“Ma ti piacerebbe provare a prenderlo in culo?”
“Beh si...”
“Allora se l’idea ti piace perché non provare? Se poi vedi che non fa per te non continuare”
“Beh si...ma non mi sento ancora pronto...”
“Ok ok”

Continuai a succhiare quel cazzo bello duro per qualche altro minuto con la faccia ancora sporca della sua sborra, quando l’uomo nuovamente mi disse :

“Dai amore, fammi provare il tuo bel culetto! Sono sicuro che ad una porca come te piaccia di sicuro farsi aprire il culo!”
“No dai...meglio di no...”
“Ti faccio godere come le troie mentre te lo sbatto dentro!”
“Ma...”
“Lasciati andare e prova! Se poi non ti piace me lo dici e mi fermo subito, ok?”
“Non lo so...è che...”
“Dai girati! Fammi vedere questo bel culetto ancora vergine!”
“....”

Titubai per qualche istante ma poi preso dall’eccitazione del momento, decisi finalmente di concedere il mio ano a quello sconosciuto e di farmi possedere finalmente per la prima volta.
Smisi quindi di sbocchinare l’uomo per poi girarmi e dargli le spalle piegandomi a pecorina.
L’uomo a quel punto contento e molto eccitato non perse un secondo e appena presi posizione venne dietro di me per poi abbassare la testa dentro alle mie chiappe allargandole ed iniziando a leccarmi il buco del culo.
Non riuscivo a credere di quanto fosse bello sentire la sua lingua passare sopra e dentro al mio buco, inumidendolo per bene e iniziando a rilassare i muscoli del mio sfintere.
Mi stavo godendo quella bella lingua calda e umida, quando cominciò a infilare dentro di me un dito, iniziando a prepararmi per la penetrazione.
Mi piaceva e non sentivo alcun dolore, nonostante dopo poco mi stesse già allargando con due dita, poi quando l’uomo senti che io mio ano si era disteso ed era decisamente più morbido, si alzò prendendo in mano il suo cazzo, cominciando a strisciarlo sopra al buco.
Iniziò a insalivare per bene il suo cazzo ed io mio ano per poi iniziare a spingere verso l’interno.
Qualche istante e la cappella non trovò molte difficoltà ad entrare, infatti riuscì a farla entrare in un colpo solo.
Il mio buco si era dilatato abbondantemente per la prima volta e quella sensazione fu decisamente piacevole, nonostante iniziai a percepìre un po’ di dolore mano a mano che il suo cazzo scendeva sempre più in profondità.
L’uomo però sapeva quello che faceva, non voleva assolutamente sfondarmi brutalmente, sia perché mi avrebbe fatto molto male e sia perché automaticamente avrei immediatamente chiesto di smettere e quindi non avrebbe avuto più modo di continuare.
Iniziò quindi a penetrarmi dolcemente dandomi tutto il tempo necessario per abituarmi a quel corpo dentro di me, facendo scorrere il cazzo piano piano, centimetro dopo centimetro, tirandolo un poco indietro per poi re inserirlo nuovamente e più affondo.
In questo modo non mi accorsi che nel giro di pochi minuti mi ero così abituato e disteso che stavo già ricevendo quel cazzo per intero, sentendo la sua cappella battere dentro al mio intestino.

“Ti piace?” Mi domandò l’uomo
“Ooh si!”
“Ti sta facendo male?”
“No...continua!”
“Mmm bene!”

L’uomo a quel punto iniziò ad aumentare il ritmo, cominciando a scoparmi con affondi sempre più decisi e veloci.
Aveva iniziato a scoparmi il culo come si deve e la cosa mi stava piacendo un sacco, iniziando pure a gemere e a mugolare come una cagna, per quel cazzo duro che mi apriva sempre di più.

“Ti sto aprendo il culo porca!”
“Mmm...”

Continuò a scoparmi a lungo e sempre più forte, iniziando a sentirmi il mio buchetto completamente sfondato.
Mi piaceva e mi eccitava un sacco lasciarmi sbattere da quell’uomo come una puttana, l’idea di essere sodomizzato da un estraneo più grande di me, mi faceva eccitare ancor di più.
Dopo una decina di minuti di intensa penetrazione anale a pecora però iniziò a farmi male il mio culo, cominciando a sperare di poter finire il prima possibile.
Per fortuna l’uomo dopo poco iniziò pure lui ad ansimare a voce sempre più alta e ad aumentare il ritmo in pochi istanti quando iniziò ad esplodere dentro di me.
Cominciò a sborrare nel mio culo, farcendo me con la sua crema densa e bollente.
Sentivo quello sperma caldo che mi invadeva le viscere, provocando in me un forte stato di eccitazione e appagamento, sia perché avevo perso la verginità e sia perché l’uomo aveva goduto grazie al mio culo.

“Che ti avevo detto? A una porca come te sarebbe sicuramente piaciuto farsi aprire il culo, vero?!” Disse l’uomo ancora ansimante dall’orgasmo appena provato.
“Si cazzo...da impazzire...”

L’uomo a quel punto uscì dal mio culo per poi tornare al suo posto dietro agli scogli dopo avermi salutato e ringraziato.
Io ero esausto ma appagato per quel che avevo provato ed ero così eccitato che poco dopo iniziai pure a masturbarmi, mentre dal mio culo iniziò lentamente a colare di fuori la crema dell’uomo.
Mi segai molto velocemente fino a eiaculare nella mia mano una quantità mia vista di sborra.
Soddisfatto mi andai a sciacquare velocemente in mare la mia sborra e quella dell’uomo che mi aveva donato in viso e in culo, per poi tornare sul telo da mare e distendermi rilassato.
Mi addormentai per un oretta per poi svegliarmi e decidere di fare ritorno a casa.
Prima di vestirmi e di andare via però mi incamminai verso l’uomo, per salutarlo e ringraziarlo di avermi fatto finalmente provare cosa vuol dire prenderlo in culo.

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