Le schiave sessuali all'università 4(l'amica di Susan e suo marito senza soldi ma con grandi progetti)

Scritto da , il 2020-12-08, genere tradimenti

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Il giorno dopo Jack ricevette una coppia che gli aveva mandato Susan.
Lui era un architetto che doveva partecipare a una gara d’appalto con un progetto che aveva ricevuto diversi premi, ma non aveva un euro per la fidejussione necessaria all’aggiudicazione dell’appalto. Esaurita la speranza di poter risolvere la questione con le banche ebbe la soffiata da parte di Susan di rivolgersi a Jack.
La tigre eccitata dalla bellezza della mogliettina aveva detto chiaro e tondo che Jack poteva finanziare il progetto, ma oltre a degli interessi elevati per farlo interessare al progetto sarebbe stato utile che lui avesse offerto la moglie.
Infarciti di sani valori avevano scartato indignati l’ipotesi, ma alla fine avevano accettato l’appuntamento ben sapendo quali erano i prezzi da pagare: interessi esorbitanti e la moglie nel letto. Susan non le aveva risparmiato dettagli su come Jack incassava e come lei era diventata una schiava di jack.
Effettivamente la mogliettina era uno splendore: elegantissima e raffinata aveva un corpo da modella, guardava Jack profondamente schifata cosa che lo eccitava tantissimo.
A un certo punto Jack decise che era ora di finirla con questa lagna e che sapevano le condizioni e disse al marito che adesso si sarebbe scopato la sua mogliettina e dopo avrebbe telefonato in banca e avrebbe avuto la fideiussione.
Jack decise di infierire facendo assistere al marito la sua scopata con la moglie. Si sedette vicino a lei e le avvicinò il cazzo alla bocca intimandole di ciucciarglielo. Incominciò a leccarlo delicatamente, ma era esitante quasi non sapesse da dove cominciare. A jack piaceva tantissimo quella lingua che cercava di essere pudica. Decise però di incoraggiarla guardando in faccia il marito dicendole brava, sei una brava pompinara, mi piace come lo ciucci, non avere fretta, hai tutto il tempo che vuoi per fare un bel lavoretto.
Jack poi scese fino a palparle le tette e poi la figa che trovò completamente bagnata, quasi allagata per la voglia di essere usata. Jack glielo fece subito notare dicendole che le piaceva fare la puttana e farsi mettere le dita nella figa, si vede che hai tanta voglia di farti scopare da un vero maschio, non da un smidollato come tuo marito.
Jack le mise allora il cazzo nella figa, mentre la scopava era ormai scatenata, godendosi per la prima volta una scopata come Dio comanda. Sentiva di avere un padrone che faceva i suoi comodi e questo modo animalesco di essere femmina, di essere usata la eccitava.
Si era completamente dimentica che il marito la guardava attonito, talmente tanto dimenticata che diceva a Jack di continuare di sbatterle il cazzo, di essere la sua schiava e la sua troia. I successivi orgasmi a raffica con la facevano più ragionare, aveva completamente perso il controllo, era diventata un vero animale. Ormai era completamente posseduta da Jack e diceva che voleva essere la sua puttana, che avrebbe battuto anche in strada se lui lo avesse voluto.
Jack rispose ridacchiando dicendole che si l’avrebbe messa a battere, che mentre lei avrebbe fatto una abbuffata di cazzo, lui avrebbe fatto un’abbuffata di soldi. Nel dire questo Jack affondò la lama sul suo sederino vergine, fu come affondare il coltello nel burro.
Come vedi disse Jack rivolgendosi al marito tua moglie ha scoperto di essere una puttana fino al midollo osseo, come tutte le femmine. Adesso però a casa comanda lei e tu devi obbedire a quello che ti ordina. Per esempio, quando torna a casa dopo aver battuto in strada, avrà la fica in fiamme, allora tu gliela leccherai finché non ti dice basta.
Il marito fu devastato per il nuovo corso che gli era stato imposto, era scivolato da marito a servo di una puttana.
Il giorno dopo Jack telefonò al direttore della banca per la fidejussione soffermandosi con costui anche sulle doti della mogliettina dicendogli che il marito avrebbe pensato alle firme, mentre la mogliettina avrebbe saputo come ringraziarlo, di portarla a cena e vedrà che merita. Alla mogliettina, invece disse di non deluderlo e di vestirsi da mignotta, perché tutto il ristorante dovrà capire che sei una puttana che è li solo per soldi. Aggiunse poi che col direttore deve essere sfacciata e dirgli che sei un regalo per lui. Deve sapere che se vuole lo può anche fare in ufficio davanti a tuo marito.
A cose concluse la mogliettina, andò a casa di Jack per raccontarli come era andata.
Avevano firmato tutto, ma il direttore era stato stregato dalla sua minigonna, da cui uscivano due gambe bellissime che lei accavallava in continuazione nella loro interezza. Firmate le carte, fece il discorso che gli aveva preparato, ma visto che lui rimaneva impalato fece il giro della scrivania e arrivata in fianco della scrivania, prese la mano del direttore e se la mise tra le cosce. Finalmente lui si convinse che poteva averla e le fece segno di sbottonargli i pantaloni. Lei si inginocchiò e gli fece un pompino che si concluse in pochi secondi. Una volta venuto la tenne col busto schiacciato sul suo bacino facendole ingoiare tutta la sborra. Chiamò la segreteria perché vedesse che pezzo di figa avesse attaccato al suo cazzo. La poveretta che evidentemente era abituata a queste scene fu però molto sorpresa dalla presenza del marito soprattutto quando il direttore disse lei è una che ci sta e una di queste sere ti inviterò a casa loro così gliene facciamo vedere delle belle.

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