Il mare d'inverno 1parte

Abito in una località di mare, sono un uomo di 63 anni da poco in pensione,passo le mie giornate tra la casa e le passeggiate,sono single,e questo rende tutto più facile,anche se la solitudine è per me una disgrazia. Dopo pranzo,mi piace molto passeggiate vicino al mare,la mia casa è a soli 100mt. In una di queste,mentre ero intento a crogiolarmi al sole di fine novembre, sbucò da dietro di me,una signora che poteva avere dai 65 in su casa suahiedendomi con fare delicato e gentile,se potevo aiutarla in quanto si era presa una bella storta, effettivamente guardai la sua caviglia, ed era abbastanza gonfia: signora mi spiace ma non ho l'auto,altrimenti l'avrei certamente accompagnata a casa, ma se mi dà qualche minuto chiamo un mio amico e la portiamo.
Chiamai Ovidio e la portammo a casa,lui se ne andò subito,io invece rimasi per aiutarla: senti mi chiamo Consuelo, è il minimo che ti devo per la tua gentilezza e la disponibilità, se devi chiamare tua moglie fai pure. Io non ho moglie e mi chiamo Marco, senti, dimmi se devo chiamarti qualcuno: no grazie Marco,io sono sola al mondo, vuoi farmi un favore, se sai cucinare, ceneresti con me???  Era abbastanza bella, un corpo un pochino appesantito, aveva !  bel viso dal quale trapelava la voglia di !compagnia, così le dissi: facciamo così,io cucino, mangiamo, poi ti metto a letto e vado via,se percaso avessi bisogno di me, ti lascio il mio numero,va bene? Mi guardò e lessi nei suoi occhi un velo di tristezza: se vai via come rientri qui? E poi hai detto che vivi da solo, o sbaglio? Io ho una bellissima camera degli ospiti, puoi dormire la, o se preferisci.......e lasciò cadere il discorso! Dissi: perdonami ma cosa intendevi?  Vuoi dormire con me?? Rimasi di stucco, fu molto esplicita, ebbi solo un'attimo di esitazione, ma mi ripresi e dissi di si, avevo anche una voglia di stare con una donna, poi osservandola più attentamente, non era male per niente. Mentre facevo queste riflessioni, lei con l'indice mi fece cenno di avvicinarmi, mi agguantò schioccandomi un bacio di quelli che ti scioccano, mi risucchiava la lingua come stesse facendo un pompino, ero col cazzo duro come il ferro, mi ci mise la mano sopra e staccatasi: accidenti che cazzone duro che hai, sembri un giovanottello arrapato, me lo darai stanotte, lo puoi mettere dove vuoi, mi piacerà tantissimo!!!  Andai a preparare e mangiammo seduti a tavola, che raggiunse col mio aiuto, mi fissava felice, ci raccontammo un po' della nostra vita, mi sembrava di conoscerla da molto, e più la guardavo e più volevo scoparmela, finimmo a letto, la spogliai lentamente perché volevo avere il gusto di guardare il suo corpo di donna adulta, era di un erotico incredibile! La accarezzai tutta, tremava dall'eccitazione, arrivai alla figona bella pelosa e mi ci tuffati, la leccai per molto tempo, venne diverse volte, poi mi implorò di scoparla: Marco adorato, mettilo dentro che sto morendo dalla voglia di essere tua.........lo infilai senza sforzo, era fradicia, un fiume in piena, mi parlava piano all'orecchio: mamma mia come lo hai grosso, mi sento piena, si adesso scopami e fammi uscire di testa, poi vienimi dentro, desidero sentirti schizzare e riempirmi......aahhhh....
spaccamela questa fica porca, è tutta un bollore, allagala e spegnimi sto bruciore.....sii
dai torello, cavalca sta troia.......aahhhh........
Venni allagandola davvero, la sborra non finiva mai di uscire, mi teneva stretto stretto, e aveva ancora gli spasmi del godimento: Marco mio,
tesoro non lasciarmi mai più sola, ho goduto come mai nella mia vita, te lo giuro, sono calda l'hai visto, ma mai come adesso, vuoi restare con me e vedere se tutto fila, lo so non ci conosciamo ancora, ma se vuoi possiamo rimediare, ti va??  Mi sorprendeva di nuovo, e questa è una cosa positiva per me, come risposta le stampati un bacio su quelle labbra carnose e sensuali, pensai che in fin dei conti, era un'occasione, se anche non fosse andata sarei tornato alla mia vita di tutti i giorni, ma mi sbagliavo di grosso!!!!!!