Un'insolita eccitante storia.

Scritto da , il 2020-05-16, genere etero

Ero beatamente a prendere il sole di primavera nel mio giardino, quando sento un trambusto alla villetta accanto alla mia, abitata da due sorelle, una, Valeria, aveva venticinque anni e l'altra, Susanna, intorno ai sedici/diciotto o giù di lì. Poco dopo sento fermarsi un'auto davanti al loro cancello e, preso dalla curiosità per i rumori dentro casa, dò un'occhiata fuori la recinzione e noto l'adesivo dei Medici sul parabrezza. Poco dopo sento l'auto ripartire. Tempo pochi minuti, eccoti arrivare da me Valeria che mi chiede se sò fare e posso praticare delle imiezioni a sua sorella perchè ha avuto un malore. Mi offro subito e valeria mi prega di spostarmi in casa sua per controllare Susanna fino al suo ritorno dopo essere stata in Farmacia ad acquistare il necessario in merito. Passo in casa di lei e trovo Susanna stesa sul divano sedata da una precedente intramuscolare praticata dal medico per lenire il malessere. Mi siedo accanto a lei e valeria parte subito. Al suo ritorno riferisco che ha dormito bene ma Valeria mi dice di svegliarla per farle l'iniezione però la rassicuro che le mie punture non si sentono affatto e poi vedo che il farmaco non ha componenti che bruciano in corpo, perciò la invito a scoprire il "culetto" a sua sorella senza svegliarla. Mi rendo conto però che Valeria ci stava mettendo un pò troppo tempo a venire d in salotto col necessario ma poi, quando entra in salotto noto che ha in mano il sorpassato bollitore di una volta e le chiedo perchè vuole martoriare la sorellina con quella roba da incubo e lei cade dalle nuvole ma la prego di attendermi e corro a casa mia a prendere una normale siringa usa e getta. Torno da lei ed in pochi minuti ho praticato l'iniezione a Susanna senza che lei se ne rendesse conto e vedo poi Valeria con gli occhi spalancati, facendomi notare che una puntura a Susanna è una vera e propria impresa. Le rispondo che con l'ago indolore, ovvero con sfaccettature che gli permettono di bucare senza lasciare traccia e, sopratutto, senza farsi notare, un'iniezione diventa un vero e solo gioco. Fino a lì perciò nessun problema ma sempre valeria mi dice che la seconda sarà impegnativa perchè Susanna sarà sveglia e chi la domerà? Rido sotto i baffi e poco dopo eccoti Susanna svegliarsi e chiedendo cosa sta succedendo con me lì da loro ed in breve io le spiego che le ho appena praticato un'iniezione per il suo malore e lei si stupisce per avere dormito tanto profondamente da non aver sentito nulla ed allora le dico che anche le prossime non le sentirà anche da sveglia. Valeria mi invita a cena e poco dopo stiamo a tavola tutt'e tre a goderci un arrostino squisitissimo e chiudiamo la cena con un dolce fatto da Susanna veramente buono. Poco dopo dò la notizia a Susanna chee le devo fare un'altra puntura e lei subito va in agitazione ma io, strategicamente faccio l'occhiolino a Valeria che ci metterò molto a preparare il tutto e prego Susanna di scoprirsi intanto il sedere, cosa che fa invece Valeria per la sorellina tremante. Prendo la siringa già carica, massaggio la natica col cotone imbevuto di alcool, poi rapidamente infilo l'ago e scarico la siringa tutta nel culetto, poi, sfilato l'ago, dico a Susanna che è meglio massaggiare ancora di più la natica e lei si sente rassicurata di sentire così meno dolore ma,a massaggio completato, le dico che quasi quasi non gliela faccio la puntura e lei raggiante mi sorride e, chiaramente poi cade dalle nuvole nel vedermi con la siringa in mano ma nota subito che è scarica, vuota, allora mi domanda quando mi farà l'iniezione ed io e Valeria ci guardiamo ridendo ed infine mi decido a spiegare a Susanna che ho già fatto quanto deovevo fare e lei risponde che non ci crede perchè per lei è una scusa per fargliela d'improvviso e basta ma le faccio vedere che butto la siringa nel sacchetto d'immondizie e poi m'avvicino nuovamente a lei pretendendo un bacino alla guancia per pagarmi così il servizietto svolto. Lei è ancora incredula e dichiara che solo da me si farà bucherellare il culo da oggi in poi. Il mattino dopo, come accordato, vado da loro, munito di siringa, ma ci trovo solo Susanna perchè Valeria è a fare spesa. Chiedo a lei se vuole attendere sua sorella ma risponde che posso fargliela ugualmente e, anzi, si sdraia sul divano scoprendosi il sedere e poi, "casualmente" si rivolge a me girandosi di fianco eponendomi così la sua fighetta depilata ma finge di non essersi accorta della" mossa sbagliata" e si rimette a pancia sotto ad attendere. Proprio mentre strofino il cotone sulla natica ci infilo l'ago e lei così non se ne rende conto e dopo la seconda strofinata, le dico di avere fatto tutto. Lei rimane ancora stupita e, mentre sono davanti al tavolo per rimettere a posto tutto, sento una mano scorrere sotto il "cavallo" dei miei pantaloni e slacciarmi la cintura, così li vedo cadere giu ed in un attimo sento la mano che impugna il mio cazzo e mi fa poi roteare per potermelo prendere in bocca con l'abilità di un'esperta amatrice. Inizia uno slinguamento che dura ben poco, infatti, trovandomi così impreparato ed anche ben eccitato, sborro una tale quantità che anche la ragazzina rimane burlata e finisce con la sborra che le va a traverso, tossendo. Corre in bagno a sciaquarsi la bocca, poi torna in salotto trovandomi ancora col cazzo di fuori seduto sul divano, si avvicina e m'infila la lingua in bocca e lì slinguiamo fino a fare riaddrizzare il mio corposo batacchio che lei subito impugna ed in pochi secondi poi si libera del vestitino e sfila lo slippino, mettendosi al mio fianco sul divano allargando le cosce come un invito a scoparla senza esitare di più ma a me prendono subito i rimorsi di avere a che fare con una minorenne e voglio prima di tutto sincerarmi che sia maggiorenne ma non sò come verificarlo, poi però mi viene spontaneo farle notare il mio grosso cazzone e le chiedo se ha la patente per i mezzi pesanti come camion o giù di lì, e lei prontamente mi fa notare che ha diciott'anni e sta studiando per la patente. Sorrido felice di avere l'autoconsenso di scoparmela senza indugi, senza rimorsi, senza dubbi, ed allora, dopo averle stuzzicato ben bene il clitoride e sentito che sta producendo un bel quantitativo di umori dalla fgihina, mi stendo sopra e le apro le cosce vellutate e lisce senza un pelino e le accosto il cazzo spingendolo dentro e sentendo così allargarsi la figa provocandole un certo dolorino ma che subito dopo le si tramuta in piacere e lì inizia a godere gemendo pazzamente. Stavo quasi per venirmene dentro di lei ma sentiamo arrivare l'auto di Valeria ed io allora prontamente raccolgo i pantaloni e vado a chiudermi al bagno, dove mi rivesto e, scaricata l'acqua, ne esco sorridente per salutare Valeria che era entrata in casa. Le riferisco di avere praticato l'iniezione alla sorellina e così me ne posso andare a casa mia. Infatti saluto tutt'e due e vado fuori casa. Mi trovo a fare lavoretti in giardino quando vedo giungere Susanna che di norma non apprezza la compangnia del mio cane perchè ne ha paura, ma quel mattino aveva improvvisamente deciso di fare amicizia col mio Asso, il pastore tedesco che è stato sempre amico di tutti e con tutti ed iniziano a giocare con la classica pallina. Dopo che lei mi disse che apprezzava Asso, le feci vedere come lui accetta i croccantini dalla mano di chiunque ed entriamo in casa dove invito Susanna a dargli lei stessa il cibo preferito e, dopo che lui è impegnato a mangiare, lei mi avvicina abbracciandomi ai fianchi e afferrandomi il cazzo che già dà segni di eccitazione. Dopo un attimo siamo entrambi nudi e ci sdraiamo sul tappeto iniziando un sessantanove che ci fa sborrare subito dopo. Ci fermiamo un attimo per baciarci, accarezzarci e dopo ci facciamo una meravigliosa scopata dove godiamo anche insieme tantissimo. Poi, nel rimanere abbracciati, lei mi chiede se potremmo provare il cazzo in culo ma le faccio presente che lui è ben grosso ed il suo culetto invece è magrolino. Così il discorso si spegne ma lei poi torna all'attacco dicendomi che da quando sua sorella la sculaccia per punirla, gode infinitamente ed allora mi chiede se ho voglia di sculacciarla anch'io e si gira a pancia sotto, provocandomi bestialmente ondeggiando le sue chiappette magre ma sode, così mi metto a darle prima dei colpetti ma poi passo alla sculacciata ben decisa che la fà sobbalzare dai colpi sonori e dolorosi. Ad un certo punto lei inizia a singhiozzare ed allora io smetto ma poi è lei a esortarmi di sculacciarla ancora e lo faccio finchè vedo le cosce imbrattate di umori di figa. Lì la rigiro e me la scopo nuovamente e, quando stò per godere, le sborro sui seni che lei subito ripulisce raccogliendo le gocce con la mano che pulisce con la lingua. Si rigira nuovamente e così mi viene spontaneo sculacciarla ancora e poi mi confessa anche che le piacerebbe farsi fare da me una puntura con l'ago che usa sua sorella, quello "antico" e da lì capisco che lei è una masochista vera e propria. Poi ognuno prende la sua strada e nel tardo pomeriggio vado a farle l'iniezione ma dico a Valeria che non ho più siringhe così lei corre a comprarle ancora altre. Nel frattempo Susanna mi chiede se le faccio provare la puntura con la siringae l'ago sorpassati e così fa bollire il tutto e poi si presenta sdraiandosi sul divano ed io preparo la siringa e, senza preoccuparmi di non farle male, le infilo l'ago nel culetto con lentezza e lei così sente un dolore di certo non indifferente ma noto subito che sta godendo lasciando uscire gli umori dalla fighina e mi chiede inoltre di bucarle anche l'altra natica. Mette a posto tutto poi sentiamo arrivare Valeria. Pratico l'iniezione di sempre, poi ceniamo ancora insieme e dopo tutti a dormire presto. Al giorno dopo Valeria va a lavorare al suo studio di Architetto ed io vado a svegliare Susanna che mi chiede subito di punzecchiarla con la vecchia siringa e, dopo averla fatta bollire, lei si sdraia sul suo letto ed io preparo il tutto ma, quando stò per massaggiarla con alcool e cotone, lei inizia a inscenare una protesta e non vuole farsi fare la puntura ma io comunque ho capito il suo intento e la prendo con forza stendendola sulle mie gambe ed iniziando una sonora e ben dolorosa sculacciata che le fa il culetto rosso come un gambero e, quando lei si arrende e si mette in posizione per l'iniezione, io le infilo l'ago grosso e ben doloroso con una lentezza tale da provocarle un acutissimo dolore e lei mentre le inietto il farmaco si mette a piangere disperatamente. Io, mai affascinato dal sadismo, stranamente godo da farmi drizzare il cazzo mostruosamente e decido a sua insaputa, di provare a possederla nel culo, infatti vado a slinguarle l'ano e poi, visto una sua crema per mani sul comodino, le ungo il forellino ed il glande e provo ad incularla ma lei inizia a gridare gemendo a lungo ma in me nasce un nuovo personaggio...(De Sade?)...insomma provo un gran piacere nel sentirla gridare e fare di tutto per non essere sfondata nel culetto.

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