Una famiglia originale 20 - Che chiavata mamma!E che cazzo che ha l'amico del prete!

Scritto da , il 2020-05-08, genere incesti

-Che chiavata mamma!

E che cazzo!-

Chi il prete?

Aveva risposto sottovoce la mamma alle entusiastiche esclamazioni della figlia.

-Ma che prete e prete mamma!

Lo sai anche tu per averlo già provato com'è l'uccellino di don Santino.-

Avevano riso entrambe a quella involontaria rima.

-E chi allora?-

Aveva ripreso la mamma col viso alterato dall'incontenibile scoppio di riso.

-Il suo fidanzato!-

Aveva subito risposto la figlia riprendendo dopo un profondo respiro:

-Pfui!Non ci posso neanche pensare a quello che è successo in quelle due ore.
Dopo cena,ti farò vedere come mi ha conciato la fica e il buco del culo in quel poco tempo.

Hai presente un martello pneumatico!?

Lui era peggio con quella bestia che si ritrova tra le gambe.

E poi,non ci si può credere con quanta rapididità fa un nuovo pieno di sborra e gli ritorna duro....una macchina ecco!

Una vera macchina del sesso!-

La mamma l'ascoltava basita con le labbra socchiuse,gli orecchi tesi e la fica bagnata.

-Lo devi provare anche tu mamma....si..si...anche tu lo devi provare e vediamo se in due riusciamo a domarlo.

Non ci si può credere!

Dopo avermi chiavata e riempita dappertutto col suo sperma,mentre tornavamo a casa,ha parcheggiato la macchina ed ha voluto che gli facessi un pompino con ingoio.

Senti anche tu il suo sapore che ho ancora in bocca!-

Aveva aggiunto la ragazza poggiandole la mano dietro la nuca per tirarla a se e baciarla col sapore di sborra sulla lingua.

Mentre cenavano il padre ed il fratello osservavano curiosi quella ragazza che sprizzava gioia e sensualità da ogni poro.

In verità non era sensualità ma una incontenibile libidine.

-Com'è andata?-

Avevano chiesto contemporaneamente il padre ed il fratello mentre la mamma era impegnata a servirli a tavola.

-Allora viene don Santino?-

Aveva aggiunto il padre.

-Papà,don Santino viene dopodomani ma il suo amico è già venuto un sacco di volte!-

-In che senso?-

Aveva chiesto il padre.

-Nel senso papà che se non fossi tornata a casa,mi avrebbe sfasciata completamente e riempita come una botte.-

Senza entrare in ulteriori dettagli,avevano iniziato a cenare chiacchierando solo di come immaginavano che si sarebbe svolto l'incontro col parroco.

Supposizioni,vaghi suggerimenti su come comportarsi,cosa dire e cosa farsi raccontare da lui mentre la mente della ragazza vagava con un pensiero fisso:"Voglio quel cazzo...lo voglio"

-Lo voglio..lo voglio ancora!"

Aveva gridato appoggiando le posate sul piatto vuoto.

-Amelia...tua figlia vuole ancora un po di carne.-

Aveva detto il padre rivolgendosi alla moglie.

-Ma papà...non hai capito,io voglio ancora la carne ma non quella che ho nel piatto,voglio ancora dentro di me quel tronco di nervi vivo e vibrante che Fulvio ha in mezzo alle gambe.....lo voglio ancora per vedere se riesco a domarlo!-

Aveva definitivamente chiarito ad alta voce in modo che tutti in famiglia sentissero e capissero.

Poi aveva aggiuto:

-Mi piacerebbe che dopodomani insieme al parroco venisse anche lui così conosciamo anche la sua storia e possiamo capire come mai un fusto così,con quella dotazione e quelle capacità,sta con quel frocione del prete.-

Dopo un breve silenzio ed un giro di sguardi tra tutti i compnenti della famiglia,avevano annuito dando il loro consenso.

Quella notte il padre ed il fratello avevano dormine nelle due camerette mentre la mamma,aveva passato la notte con la figlia nel lettone matrimoniale.

La ragazze prima di andare a letto era passata a salutare prima il padre e poi il fratello ed a entrambi aveva mostrato la fica arrossata con le labbra talmente gonfie da parere tumefatte.

Entrambi l'avevano lenita dal dolore baciandola e umettandola con la saliva infilandole la lingua sin dentro le piccole labbra particolarmente dolenti.

Era stata una notta magnifica di abbracci,carezze e sogni di cosa avrebbero potuto combinare loro due da sole con lo stallone bisex.

Si erano baciate,accarezzate,leccate dandosi reciproci momenti di piacere mentre la mamma occupandosi delle parti intime della figlia,poteva verificare,attraverso l'arrossamento,la congestione delle carni e la sensibilità delle parti interessate,lo stato in cui quell'uomo "speciale" aveva rimandato a casa sua figlia.

Si erano addormentate felici ed abbracciate.

Il domani sarebbe stato un altro giorno.

segue



Questo racconto di è stato letto 9 1 5 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.