L'avvocatessa Cap. I

Scritto da , il 2020-03-26, genere orge

L' A V V O C A T E S S A
( L'ORGIA )



Buongiorno a tutti, mi presento: sono Giovanna Santi, una bella quarantenne (oggi di dice milf, anche se non ho mai partorito)alta, con un corpo nel contempo tonico e morbido con le curve al punto giusto, capelli scuri quasi sempre legati a coda di cavallo, occhiali senza montatura leggerissimi, occhi grigi che conferiscono al mio sguardo un non so che di intrigante ed allo stesso tempo torbido. Ho ereditato da mio padre un avviato studio legale ed è per questo che vesto sempre in maniera formale con tailleur Chanel, naturalmente su misura, che mettono in risalto il mio corpo.
Nello studio, altre me, lavorano due segretarie, un socio e due o tre, a seconda dei tempi, tirocinanti. In questo momento ce ne sono tre: due ragazzi ed una ragazza, naturalmente tutti laureati a pieni voti e di bell'aspetto e con tanta voglia di emergere. Il mio socio, Guido, è un uomo di mezz'età, atletico, grazie alla palestra ed al tennis, ancora appetibile, con varie storie amorose alle spalle, ora felicemente sposato, ma che, al dire delle due segretarie pettegole, non disdegna scappatelle, se si presenta l'occasione. Dal punto di vista sentimentale sono libera, dopo un storia di convivenza finita e che ha lasciato una traccia importante nella mia vita, per cui adesso placo le mie voglie sessuali solo con incontri occasionali; non faccio differenza fra uomini o donne.
Siamo vicini alla fine dell'anno, gli affari sono andati bene, lo studio ha guadagnato parecchio, la sua fama ed il suo prestigio sono aumentati; abbiamo deciso, insieme a Guido, di festeggiare questo successo con una festa di fine anno nella sala riunioni dello studio la sera del 30 dicembre con tutti i nostri collaboratori ed eventuali familiari.
Alle venti nella sala, di fronte ad un buffet ricco e con abbondanti beveraggi sono presenti Guido e signora, una rossa di circa quarantacinque anni ben fatta, le due segretarie, Angela ed Anna, con i rispettivi ragazzi, i tre tirocinanti, Mauro, Massimo e Sandra e e, naturalmente io. Qualcuno aveva portato un tablet da cui usciva musica. Iniziano le libagioni e con la scusa di brindare a questa o quella causa vinta, agli aneddoti legali, alle varie vicende processuali, dopo circa un'ora l'atmosfera si è sciolta ed allo stesso tempo surriscaldata; qualcuno propone di ballare: detto fatto, viene spostato il tavolo da lavoro viene messa una disco dance e tutti si scatenano. Sembra di essere in discoteca, Guido e signora, Sonia, sono i più attivi. All'improvviso la musica cambia in lento, le luci vengono abbassate grazie agli interruttori dimmer e si formano le coppie: all'inizio è tutto regolare Guido e signora, le segretarie con i propri ragazzi Massimo con Sandra e Mauro con me: non mi è andata affatto male: giovane, alto, atletico che dopo un primo momento di impaccio si scioglie e comincia a stringermi facendomi sentire che ballare con me lo eccita. Ad un certo punto Guido lascia la sala rientrando poco dopo con una busta trasparente che contiene una polvere bianca: “Ragazzi, che ne dite di dare un senso alla serata?” Ci guardiamo esterrefatti, “Su forza, non facciamo i santarellini, so benissimo che ne facciamo uso più o meno tutti, vuoi per le prestazioni sessuali vuoi per prestazioni professionali. Forza su, siamo una grande famiglia e vi giuro che nulla trapelerà da questa sala!!”
Si preparano le famigerate “piste” e poi tutti, a turno, aspiriamo la nostra dose. Gli effetti non tardano a mostrarsi: Sonia inizia a ballare con mosse sensuali alzandosi la gonna, mettendo in mostra due gambe niente male, mentre tutti gli altri fanno circolo battendo le mani ed invitandola a fare di più:”Dai spogliati!”, le dice Guido, con voce roca per l'eccitazione, intanto vedo che i due ragazzi hanno preso l'iniziativa e stringono da dietro Angela ed Anna che rispondono appoggiandosi voluttuosamente ai loro uomini, Massimo palpeggia Sandra ed io all'improvviso sento una mano posarsi sul mio di dietro: è Mauro che mi carezza ed io naturalmente lo lascio fare anzi lo favorisco togliendomi la giacca ed inarcando la schiena. Intanto Sonia è rimasta in reggiseno e mutandine: sposta queste ultime con una mano mettendo i mostra un pube ben definito da una peluria nera: mi

sono sempre piaciute le donne che non si depilano completamente: due sue dita scompaiono nella vulva per riuscirne ed essere portate alla bocca, mentre si levano applausi i fischi di approvazione, al ritmo assordante di una musica ossessiva, guadagno il centro del cerchio umano, prendo Sonia per la nuca la spingo verso di me e la bacio. E' il segnale: la capa ha detto “SI” e cadono tutti i freni inibitori. E' un'orgia nel vero senso della parola: ma Guido è un organizzatore e nel casino generale prende il comando delle operazioni:” Calma ragazzi, rendiamo la cosa più arrapante possibile, organizziamoci per dare sfogo ai nostri istinti e desideri più nascosti, non ci lasciamo travolgere solo dalla frenesia del momento. Allora ritengo che oramai gli indugi siano rotti, ognuno esprima le sue preferenze, io e la mia signora saremo gli ultimi. Chi vuole cominciare? Senza alcuna inibizione da parte di nessuno, tutto è ammesso e quando dico tutto è tutto...”. Ci fu un attimo di impasse, e quindi in qualità di capo devo dare l'esempio: prendo Mauro per mano, mi inginocchio dinanzi a lui, gli libero il membro e comincio a leccarglielo. Con la coda dell'occhio vedo che Angela viene fatta sedere a gambe larghe ed il suo ragazzo tuffa il viso sul suo sesso leccandolo avidamente, Sandra sega Massimo mentre Anna sta spompinando il suo ragazzo solo Guido sembra non partecipare, ma non è così: la sua mano è scomparsa alle spalle di Sonia ed intravedo che si insinua, alternativamente, nella vulva e nello sfintere. Intanto sto eseguendo un pompino da manuale a Mauro che mi ha preso la testa e mi spinge perché ingoi tutto il suo membro che, debbo dire, non è insignificante. Ad un tratto sento un movimento alle mie spalle: il fallo di Mauro mi viene strappato dalla bocca, vengo spinta per farmi mettere a gattoni, mi vengono abbassate le mutandine e sento una lingua calda e bagnata che inizia a umettare il mio buchino grinzoso; intanto il mio posto di lavoro su Mauro è preso da Sonia con fervore e trasporto. Mi giro e vedo la nuca di Guido: è lui che mi sta lavorando il di dietro, di lì a poco lo sento trafficare con i pantaloni e subito un grosso intruso cerca di insinuarsi nel mio sfintere:con le mani allargo le natiche per favorire l'introduzione, mi rilasso ed ecco che con un solo colpo, che mi toglie il fiato, il suo membro è tutto dentro di me. Certamente non è la prima volta, ma la situazione e la persona che mi stava sodomizzando rendono la cosa molto eccitante, mi bagno ed ho un primo orgasmo; Guido se ne accorge dal pulsare del mio sfintere e mi sussurra all'orecchio:” Ma che gli faccio alle donne....” “Sonia vieni qui e senti il sapore del culo della mia socia” Guido è su di giri e senza freni, ma anche la consorte non è da meno: si tuffa sul membro del marito e comincia a succhiarlo mentre mi fa l'occhiolino. Anch'io rimango inoperosa per poco, Angela ed Anna, forse per rivalsa verso la capa intransigente e severa, mi si mettono una avanti ed una dietro: Angela spalanca le gambe davanti al mio viso mostrandomi oscenamente la sua intimità di cui sento il profumo e mi invita a leccarla a fondo; mentre mi accingo ad obbedire sento che Anna sta insinuando le sue dita sia nella passera che nel mio di dietro: all'inizio non ci presto attenzione perché le sue sono mani piccole ma poi contro le grandi labbra sento un qualcosa di più grande: ha stretto a pugno la sua mano e cerca di entrare spingendo a fondo, io non posso oppormi perché Angela ha stretto il mio viso fra le sue gambe e mi tiene bloccata la nuca così che ho la bocca tappata contro la sua fica, che lecco con avidità, intanto sento il pugno insinuarsi, all'inizio, con dolore ma poi, anche grazie al movimento impresso da Anna, sento il mio grembo riscaldarsi e sciogliersi in un orgasmo devastante, sento che i miei umori colano lungo il suo braccio e sgocciolano sul pavimento. Dalla mia posizione non posso vedere cosa accade intorno a me ma dai rumori, sospiri , grida penso che tutti si stiano divertendo e quindi anch'io gli do sotto fino a ricevere in bocca lo squirt di Angela che, per non soffocare, ingoio tutto.
Finalmente Angela mi lascia libera dalla scomoda posizione, anche Anna con cautela libera la mia “passera” dolorante, e la scena che mi si presenta davanti non è proprio quella di un rinomato studio legale: vestiti sparsi dappertutto, copri nudi e sudati che si scambiano liquidi ed umori, sembra un piacevole campo di battaglia; anche Sandra, che sembrava una santarellina è scatenata. Da lì a poco comunque, dopo quattro ore di orgia sfrenata, sfiniti, cominciamo a rivestirci, debbo dire, con un poco di imbarazzo: l'aria è piena degli odori del sesso consumato, alla fine Guido se ne esce:” Qui bisogna sanificare l'ambiente e, ragazzi, se esce una sola parola di quanto successo.....” ammonisce con l'indice in aria.

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