Martina, l'amica di mamma (terza parte)

Scritto da , il 2020-01-06, genere etero

Quando Martina lo abbracciò, sentì liberarsi dall'ansia che la attanagliava fino a qualche secondo prima. Le conseguenze e la paura di perdere la sua amica per colpa di suo figlio, non la preoccupavano più. Dopotutto Davide era maggiorenne, consenziente e libero di frequentare chiunque volesse.

Martina ancora prima che lo invitasse in casa, lo spoglió subito della maglietta fradicia di sudore.
Lo tirò a se fino a portarlo all'ingresso per poi chiudere la porta alle loro spalle. Davide le sussurrò quasi timido in quell'abbraccio quasi materno.....
"Ho sempre sognato di fare l'amore con te" e aggiunse:
"Spero tu mi abbia visto quel giorno sotto la doccia, sai ho sperato che mi vedessi."
A sentire quelle parole, si sentì ancora più lusingata ed eccitata. Poi Davide si distaccó un attimo dalle grinfie di Martina e le disse con il viso a pochi centimetri da lei e il cuore quasi in gola.
"Ti devo confessare una cosa ......ho chiamato un amico e sta venendo qua, ma se vuoi lo mando via subito e restiamo solo io e te qua a fare l'amore, anzi ti faccio vedere anche come è fatto fisicamente.......sai anche lui ti sogna tutte le notti". Davide tirò fuori il Cell e le fece vedere una foto di un ragazzo biondo, belloccio e palestrato come lui.
Martina non sapeva come reagire e gli chiese...
"Chi è ? E che intenzioni hai ? Non mi avevi detto che saresti venuto con un tuo amico. Come ti permetti di fare una cosa del genere? Disse arrabbiata Martina.
Davide spaventato e paura di essere respinto e di avere perso un'opportunità di fare l'amore con una delle donne più belle del quartiere, si inginocchiò abbracciandola e singhiozzando piangendo ad altezza vita....
"Ti prego non mandarmi via, voglio fare l'amore con te. Ho fatto una stupidaggine. Perdonami !!!".

Proprio nel momento in cui Martina stava per cacciare per sempre dalla sua vita il figlio della sua migliore amica, il citofono risuonò come la fine delle lezioni. Un avviso come se tutti i ragazzi fossero pregati di uscire dall'aula e di tornare a casa.
I secondi passarono lentamente, quasi al rallentatore di un film americano durante un esplosione.
Martina andò spedita verso la porta, ma Davide non riusciva a riconoscere l'espressione della Donna.
Poi si girò, prese la cornetta e il sorriso malizioso di Martina svelava ogni sua intenzione.
E con voce seducente rispose "vieni su, ti aspetto".
Fine terza parte

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