L'Inquisitore Fornieres. La verità di Esmeralda. La fine.

Scritto da , il 2019-11-22, genere pulp

Esmeralda lo aspetta sulla soglia e lo conduce in camera sua.
Siedono una di fronte all'altro.
-Racconta. Ogni cosa di quello che succede al castello, ogni particolare è importante.-
Jacques si ritrova a parlare e le parole gli escono con una forza che richiama quella delle acque di un fiume in piena che trova poi sfogo nel defluire nel grande mare.
Si perde nell'abisso nero che sono gli occhi di Esmeralda.
Racconta ogni cosa, la passione per Eloisa che non è amore dato che si ritiene inadeguato ad amare, racconta di Xavier e di come l'ha buttato dalla torre, della torbida lussuria di Cristina e di come questa riesca a condizionare tutti, lui stesso le resiste a fatica usando tutta la sua determinazione, ma la tentazione è costante e fortissima, basterebbe il cedimento di un attimo e si perderebbe in quel pozzo di piacere dei sensi.
Alla fine lei...
-Jacques... ora voglio da te un atto di fede nei miei confronti.
Ti racconterò una lunga storia, partirà da lontano, dalla notte dei tempi. Ti chiedo di aprire la mente e di rinnegare tutti i preconcetti che vivono in te.
Ascoltami...
Ti parlerò di cose accadute in un tempo lontano, del “Pianeta di Passaggio”... il Niburu, così era chiamato dai Sumeri e Caldei o Marduk dai Babilonesi. E' anch'esso in orbita intorno al sole ma ruota in direzione inversa in una ellisse che lo porta ad avvicinarsi al nostro pianeta ogni tremilaseicento anni. E' un pianeta simile alla Terra e come essa è stato generato dalla frantumazione del grande pianeta Tiamat che avvenne in seguito ad un titanico scontro primordiale fra mondi, Tiamat si divise in due parti simili, il Niburu e la Terra, costringendoli però a spostarsi su orbite diverse, in uno dei passaggi successivi, in quello che i Caldei chiamano “il secondo giorno della Genesi” nacque la vita sul nostro pianeta, noi Caldei crediamo che gli abitanti di Niburu ci facciano visita influenzando di volta in volta la cultura, la conoscenza e persino l'evoluzione della razza umana. In un passaggio successivo, per esempio, provocarono il Diluvio per riportare il genere umano a considerare meglio il valore della loro vita.
Io stessa appartengo all'antico popolo dei Caldei, sono una delle donne che conservano le antiche conoscenze e tradizioni, ci rigeneriamo portando alla vita una unica figlia femmina durante il nostro tempo terreno.
Le conoscenze di allora, del tempo dei Caldei, Sumeri e Babilonesi, di astronomia, dello studio dei fenomeni naturali, delle scienze, erano immensamente superiori a quelle attuali, il credere in modo cieco e fanatico in dei inesistenti ha portato il mondo in un pozzo di ignoranza.
Ora... veniamo a te, Jacques.
Il Testimone, lo Scettro, non è un simbolo negativo in assoluto ma ha delle particolarità pericolose, riesce ad accrescere in maniera esponenziale le caratteristiche umane, sia nel bene che nel male, in questo caso... in Xavier, Cristina, in te stesso, ha accresciuto la vostra disposizione alla lussuria ma solo perché ci siete portati di natura.
Non è un rimprovero, è solo una considerazione. Ma può, di contro e in altri casi, accrescere enormemente l'intuito, il genio, l'intelligenza, la determinazione, il coraggio.
Il Simbolo, il Testimone è un segno, viene trasmesso di volta in volta fra dei Predestinati e succede che avvengano eccessi di ogni tipo, è previsto che ciò avvenga, ma lo scopo finale è che venga presentato al prossimo contatto con Niburu.
Prenderò io il Testimone e lo darò a un Predestinato che cercherò. Cristina, tolta la sua influenza tornerà poco a poco alla normalità, forse ricorderà qualcosa e di sicuro resterà una donna estremamente passionale come è in natura, come lo è sua madre Eloisa, come lo sei tu stesso.
Ti darò una pozione quando te ne andrai, la metterai nel suo cibo fino a terminarla, dormirà a lungo ma non preoccuparti, è un sonno ritemprante e tornerà vitale. Ma non toccare il Testimone, verrò io al castello e lo porterò via con me.
Ora veniamo a te, Jacques.
Sei un uomo diverso da tutti, questo è evidente. Vuoi sapere del tuo futuro?
Ci sono grandi soddisfazioni e riconoscimenti. Ma c'è un grande buio oltre al quale non riesco a vedere, se lo supererai, tu e io avremo modo di avere un futuro e sarai il padre della figlia che voglio generare, sei l'uomo adatto, l'ideale, io ti ho scelto, come mia madre ha scelto mio padre e ti sarò fedele per la vita, ti amerò.-
Jacques ha la mente che gira in un moto vorticoso, ha inteso le parole di Esmeralda ma i concetti? Difficili da assimilare. E' confuso, non è in grado di concepirli pienamente.
Sono trascorse molte ore e deve tornare al castello. Si lasciano, prende la pozione che darà a Cristina, saluta Philippe. Con Esmeralda il distacco è quasi doloroso, lascia a malincuore la mano che le stringe.
Riprende la conduzione della città, deve riportarla alla piena e normale attività.
Passano i giorni, le settimane e infine due mesi, il Conte gli ha mandato uno scritto di grande soddisfazione per il suo operato e gli dice che ha riportato il tutto al Re, ogni cosa, lodandolo per i suoi meriti.
Cristina si sta riprendendo, dorme molto, ha negli occhi ancora quello sguardo lussurioso, è comunque oggetto di tentazione per Jacques che rivolge invece le sue attenzioni sessuali su Eloisa. Fanno sesso diverse volte al giorno ma per il rispetto della forma non dorme con lei, torna alla sua residenza ogni sera.
Non hanno perso nulla della passione iniziale, lui sale al piano nobile dove sono gli appartamenti e la prende. La spoglia, la bacia, le morde con violenza i capezzoli, lecca la sua vagina sempre aperta e bagnata, il suo fiore fra le natiche e si perde in lei! La possiede con ferocia, si trasformano ambedue in animali che vogliono saziare la loro fame di godimento. Quando possono dedicare più tempo al loro piacere la bacia lungamente fra le cosce, adora procurarle quegli orgasmi squassanti che lei prova. Continua, continua fino a sfinirla e poi la prende e si svuota dentro di lei.
Esmeralda?
L'ha vista quando è venuta a cercare e portar via il Testimone, ha fatto visita a lei e al padre e sanno senza parlare che hanno un futuro che li prevede assieme.
Ma cosa intendeva con “il grande buio”? Non si sofferma a pensarci.
Un giorno, dopo che l'ha posseduta con la solita passione, è Eloisa a sorprenderlo...
-Jacques... aspetto un figlio...-
Come prende la notizia? Soddisfazione? Si, un po' è stranito, pensa alla richiesta del Conte, a quel miracolo che auspicava e che ora si è realizzato, avrà un figlio suo ma che non gli apparterrà compiutamente, diventerà invece l'erede dei Conti d'Amiens, ma vuole di certo seguirlo nel suo crescere.
Anche Esmeralda vuole una figlia da lui e lui vuole lei, ma se accadrà neanche quella figlia gli apparterrà pienamente. E' nel suo destino.
Arriva un missiva del Conte.
Il re vuole conoscerlo, deve recarsi a Corte il prima possibile, il Conte immagina che il Sovrano abbia ambiziosi propositi che lo riguardano.
Quella sera pensa a questo mentre ritorna alla sua residenza, è buio e le strade sono deserte, arriva fino alla soglia del palazzo. Non vuole lasciare Amiens, ma se il Re decide altrimenti dovrà adeguarsi.
Forse i pensieri distolgono la sua attenzione e quando s'accorge del movimento dietro di lui è troppo tardi, riesce solo a scansare in parte il colpo di pugnale che comunque lo colpisce alla schiena, è deviato dalle costole e gli causa una lunga ferita fino al fianco. Di riflesso estrae il suo stiletto e lo conficca con forza nel petto del suo assalitore, un uomo robusto con una barba e capelli rossi.
E' Gautiers! Il capo dei contrabbandieri!
-Ti porterò con me all'inferno, Inquisitore! Ho intinto la lama del mio pugnale in un veleno che non ti darà scampo, che tu sia maledetto!-
L'Inquisitore sente le forze lasciarlo, urla e chiama l'aiuto di Pancho che prontamente accorre assieme a Kapeout.
-Pancho! Portami da Esmeralda, corri più veloce che puoi... Kapeout... ragazzo mio, dille che è veleno... -
Mentre il gigantesco uomo lo solleva e corre con lui sulle spalle per le vie buie della città, Jacques...
-Non ora... non ora! Non posso morire ora! Ho bisogno ancora di tempo, devo pensare a Kapeout, vedere mio figlio nascere... e vivere Esmeralda... viverla... amarla...-
Ma sente la vita sfuggirgli via.
Si inoltra nel grande buio, quello visto nel suo futuro da Esmeralda.

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