Annalisa's rap

Scritto da , il 2019-11-20, genere poesie

Non sono tanto per i versi, la poesia vera mi sembra qualcosa di irraggiungibile. E poi preferisco la prosa. Tuttavia, poiché mi hanno detto che scrivo troppo... alla fine mi è uscito questo rap :-)



Stella stellina, la notte si avvicina

Mentre tu ti seghi dentro una latrina

Maleodorante, mezza bagnata

Di questo sprofondo in cui m’hai trascinata



Bocca aperta e sui ginocchi

Fregatene un cazzo di bruciarmi gli occhi

Occhi aperti, adoratori

Scàricati in fretta che c’è gente fuori



Dio se sei bello, senza cervello

Portami lontano da questo bordello

Spegnimi il cuore, spazzami via

Voglio la tua carne e non l’ipocrisia



Non mi offrire ciò che non puoi dare

Non cerco una storia dentro cui restare

Sola, sfruttata, prigioniera

Regalami il massacro di una sola sera



Non mi interessa la vita che fai

Né i tuoi problemi, ho già i miei guai

Sentimenti? Non darti da fare

So che menti, non farmi pensare



Non mi piace la tua canzone

Non mi piace avere un padrone

Vuoi conoscermi ma, caro mio,

Non mi conosco nemmeno io



La mia mente ti sovrasta?

La mia fregna non ti basta?

Tutto intorno è spazzatura

Odio l’amore, mi fa paura



Chi ti brama e ti vuole adesso

Chi ti infila la testa in un cesso

Chi ama gli altri talmente tanto

Da fotterli ogni giorno senza alcun rimpianto



Mille carezze, mille idilli

Posso donarti solo i miei strilli

Sedie, tappeti, divani, giacigli

Io-mi-offro-e-tu-mi-pigli



Niente menate, niente futuro

Lingua in bocca e mani sul culo



Dolcezza, tesoro, anima mia

Ogni insulto è meglio di questa bugia

Chiamami troia, fallo stanotte

Sopra un letto sfatto dalle nostre lotte



Tutto fino all’ultimo spasmo

Montami bene che monta l’orgasmo

Un orgasmo vaginale

La tempesta, il temporale


Schiantami duro, dai che sale

Sempre più forte fino a farmi male



Dentro-fuori, fuori-dentro

Lasciami morta sul pavimento

Sbattimi fuori di casa alle tre

Disprezzami, sono migliore di te



Lascia che torni a casa da sola

Dentro la mia stanza, sotto le lenzuola

Un’altra mattina con le ossa rotte

Ma non sei stato tu e nemmeno le tue botte

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