I Caduti - L'unione ( capitolo 7)

Scritto da , il 2019-11-14, genere sentimentali

“Sapevo che avevi una visione più moderna di tuo padre”disse Lord Scott mentre si sedevano per cena nella gigantesca sala da pranzo della sua tenuta.
Erano a Londra da poche ore e Daniel già non sopportava più l’espressione trionfante di Lord Scott e di suo figlio James.
La sorella Elizabeth , la maggiore fra i due, era già stata data in sposa ad un mortale e di certo non doveva aver preso bene la notizia di quel matrimonio , non essendo presente alla cena.
Lillian quasi non aveva detto una sola parola. Ma questo per gli Scott non sembrava anomalo, nel loro “mondo” le femmine non avevano nessuna voce in capitolo nelle decisioni importanti.
Lo disgustava lasciare sua sorella nelle loro mani , ma oramai si era convinto che fosse il male minore a cui esporla.
“Tengono tutti così tanto al loro cognome , da non comprendere quando il nome della famiglia sia inutile se paragonato al potere nel concilio..”continuò Lord Scott.
Daniel cercò di sorridergli mentre tagliava la sua carne.
“James è particolarmente eccitato , ha sempre avuto un debole per Lillian. Non è vero ?”chiese al figlio , che sedeva affianco a lei.
“Una delle femmine più belle che vantiamo fra la nostra gente” rispose James fissandola .
“James, un pò di rispetto , lei non è solo una caduta..è un Hamilton”lo riprese il padre.
“Si padre” disse James.
“Ti tratterai qui Daniel?”chiese Lord Scott
“No. Domani ritorno a New York. Gli affari umani di mio padre non mi permettono vacanze in questo periodo dell’anno”mentì
“Mi rendo conto. Quindi celebreremo l’unione questa sera”
Il “matrimonio” fra caduti prevede molti meno rituali e preparazioni di quello umano.
“Se voi siete d’accordo io lo farei subito”disse James
“Ma certo”disse l’uomo alzandosi uscendo dalla stanza e porgendo un anello con il sigillo degli Scott nelle mani di Daniel.
Lui guardò la sorella seduta difronte .
“Concedi tua sorella a James Scott ?”chiese l’uomo , come prevedeva la formula.
“Si” disse Daniel porgendole quell’anello.
Avrebbe dovuto essere l’anello degli Hamilton quello che Lillian avrebbe dovuto indossare, non quello che le stava dando.
Lillian lo prese e se lo infilò al dito.
“Ora , se volete scusarci…”disse James alzandosi e facendo alzare Lillian “ Andiamo a completare il rito da soli..”disse sorridendo malizioso a Daniel.
Tutti sapevano quando lui e la sorella fossero legati , tutti sapevano che Daniel era stato il solo con cui Lillian avesse fatto sesso. Guardarlo negli occhi e dirgli che si sarebbe scopato sua sorella per James era una vittoria .
Non aveva mai potuto sopportare Daniel , la sua arroganza , il suo credersi superiore a chiunque..

James la portò nella ala della tenuta che era il suo piccolo appartamento personale.
“Sei davvero la femmina più bella che abbia mai visto”le disse
“Sei uno da coccole prima?”disse Lillian iniziando a spogliarsi. Sapeva che avrebbero dovuto fare sesso, e per quanto l’idea la disgustasse, voleva che succedesse il prima possibile in modo da togliersi il pensiero.
James ,come ogni caduto era molto bello, i capelli castani chiaro, gli occhi azzurri e dei bellissimi lineamenti , ma ciò che era dentro la rivoltava.
“Fammelo gustare un pò..”le disse avvicinandosi “ sono anni che immagino questo momento..voglio godermene ogni istante..”le disse, aiutandola a togliersi il vestito.
“Mio padre ha assistito alla tua iniziazione..”le disse “ E’ certo che sei venuta anche se era la tua prima volta..gemevi come una cagnolina in calore..mi ha detto che gli hai fatto venire il cazzo duro..”le sussurrò mettendosi dietro di lei.
Lillian rimase zitta.
“Era così bravo a scoparti Daniel?”le chiese rompendole le slip con un tiro deciso e buttandole lontano da loro. Lasciandola con le sue parti intime scoperte.
“Hai paura di non essere all’altezza?”chiese Lillian girando il viso verso di lui.
“Paura? Forse non hai ben chiara la tua situazione..che tu goda o meno , non è un mio problema….la sola cosa di cui m’importa è di goderti dentro dove, quando e come voglio…finchè ne avrò voglia e fino a che non mi darai degli eredi..”disse spingendola sul letto, facendola sdraiare a pancia in giù.
Lillian rimase immobile, senza dire o fare nulla..cos’avrebbe dovuto fare? Piangere, Urlare, Ribellarsi?…non era da lei.Non gli avrebbe dato anche quella soddisfazione.
“Quell’anello dice che sei mia..”le disse “so che sei abituata ad essere trattata con i guanti di velluto..ma non ti preoccupare se fai la brava , avrai ogni privilegio che meriti…”le apri le gambe con decisione “hai un gran bel culo ..”disse iniziando a leccargli il buchetto tenendole ben divaricate le gambe “io adoro i bei sederi..scommetto che hai il buchetto stretto stretto come piace a me..”disse poi infilandole un dito dentro.
Lilian provò solo dolore , ma si morse il labbro per non emettere un solo suono.
“Daniel non te lo scopava spesso vero?”disse lui iniziando a muovere il dito avanti ed indietro.
“Se ti piace il culo così, magari sei frocio.”disse Lillian cercando di nascondere il fastidio che provava. Però era vero. Daniel non l’aveva mai penetrata nel sedere.
“Stai zitta!”le disse spingendole il viso sul cuscino “Se mi fai incazzare ti faccio scopare da tutti gli impuri alle mie dipendenze….è questo che vuoi?” le disse slacciandosi i pantaloni ed iniziando a sfregare la sua erezione contro il sedere di Lillian.
“Ed io che volevo essere gentile…”sibiliò appoggiando la cappella sul suo buchetto ed inziando a spingerlo dentro.
Lei urlò dal dolore , un grido soffocato dal cuscino.
“Oooh quanto è stretto”grugnì James continuando a spingerlo dentro fino alla base “che meraviglia si è perso Daniel..”disse dantolee delle piccole stoccate , era come se la stessero squartando , il dolore era così forte da non poter trattenere le grida.
Sentiva le palle di James sbattere contro la sua figa, lui la teneva immobile con tutta la sua forza, divaricandole ancora di più le gambe con le sue . Le diede alcune potenti spinte per poi uscire “devo sborrarti nella figa..perchè il rituale sia concluso..”le disse sollevandole i fianchi penetrandola con decisione.
Iniziando a montarla con violenza. Anche se non lo avrebbe mai voluto e se ancora sentiva il bruciore nel suo sedere, la sua figa iniziò a bagnarsi , il suo corpo provava piacere contro la sua volontà..e James se ne rese conto.
“La puttanella che è in te si è svegliata..senti quanto sei fradicia..”le disse prendendola per i fianchi e spingendoglielo ancora più in profondità. Sentì gli schizzi di James . sentì i suoi gemiti..e poi lo sentì uscire da lei …ed accasciarsi sull’altro lato del letto.
Ora la loro unione era sigillata.
Lillian si rannicchiò in un angolo. In silenzio. In quel momento una parte di se, voleva odiare Daniel, quanto le sarebbe piaciuto poterlo fare, ma non ci riusciva. “Fidati di me” questo le aveva chiesto.
La voleva li per una ragione, qualsiasi questa fosse e nonostante tutto decise di fidarsi .
Far sentire a James tutto il suo disprezzo non l’avrebbe reso più mansueto, tutt’altro. Farlo sentire in competizione con Daniel le avreebbe fatto avere trattamenti più gentili.
“Tutto sommato”disse girandosi verso James “ è stato fantastico”mentì Lillian. Non era vero, non era nemmeno riuscito a farla godere.
Lui la guardò, come per capire se lo stesse prendendo in giro. Poi si girò su un fianco “Ora che siamo solo noi due, dimmi, cos’ha fatto cambiare idea a tuo fratello sulla nostra unione?”le chiese.
“Il potere, credo..”disse lei cercando di capire cosa lui volesse sentirsi dire “da quando è entrato nel concilio è cambiato..non è più il fratello che credevo di amare”gli disse
“L’amore è un sentimento per gli umani ..”le disse lui abbassandole la spallina del reggiseno e scoprendole un seno.
“Adorabile..dicono che per essere perfetto debba stare in una coppa di champagne” glielo prese nella mano “farai la brava Lillian?”le chiese
“Farò la brava..”disse lei guardandolo
“Bene..allora andremo sicuramente d’accordo”sorrise James, avvicinando la sua bocca al capezzolo di lei ed iniziando a succhiarglielo “vediamo se riesci a farmelo tornare duro..”le disse poi prendendole il viso ed avvicinandolo al suo cazzo.
“Fino a che non sarai incinta non ti lascerò più da sola con tuo fratello”le disse mentre lei iniziava a stimolarlo con la bocca “non voglio certo rischiare di dover crescere suo figlio..”
Lillian finse di non ascoltarlo, non disse nulla , continuò a leccarglierlo mentre gli massaggiava le palle..lui si godeva rilassato quel pompino ..quando la sola cosa che un maschio vede in una donna è un troia in grado di farlo godere, allora senza volerlo , da a quella femmina più potere di quanto vorrebbe lasciargliene.
E Lillian , se lo sarebbe preso tutto, un pezzetto alla volta.
“Con i pompini sei una maestra…”disse lui con la voce rotta dal piacere “Ti ha insegnato bene..”
“sssh..smetti di parlare di lui-disse Lillian sollevandosi con il viso e mettendosi a cavallo su di lui , fino a farsi sciovlare dentro l’erezione di James- ci siamo solo io e te qui..”aggiunse iniziando a muovere i suoi fianchi su di lui , tenendoselo tutto dentro. Solo pensare a Daniel gli faceva sentire male al cuore. Aveva ragione Edward , suo padre, l’amore rende deboli ed a lei serviva tutta la forza che possedeva per sopportare quella nuova vita.
James le sorrise, quasi inebetito dal piacere che stava provando.
“hai ragione bel faccino”le disse posando le sue mani sul suo sedere e guidando i movimenti del bacino di Lillian sul suo cazzo.
Lei appoggiò le mani sul petto di lui e chiuse gli occhi. Non era il viso di James che voleva vedere davanti a se .
Immagino quello di Daniel, ricordò ogni più piccola espressione del suo viso mentre godeva dentro di lei, ed ecco il suo corpo iniziare a godere..venne scopandosi il cazzo di James..lui quella seconda volta impiegò più tempo per arrivare all’orgasmo..ma alla fine lo raggiunse e pochi istanti dopo s’addormentò.
Ormai era notte fonda.
Lillian andò alla finestra. Non si era mai sentita più sola .


La mattina seguente Daniel si svegliò in una delle camere degli ospiti , Padre Andrew gli aveva lasciato un messaggio in segreteria.
Lo ascoltò “Padre Michael la porterà in aeroporto fra due giorni”
Cancellò subito il messaggio. A New York era notte fonda in quel momento e non si fidava a chiamarlo finchè era a casa degli Scott.
Si vestì e scese a far colazione. Sarebbe ripartito subito dopo.
C’era solo James ad aspettarlo, che con aria trionfante imburrava la sua fetta da toast.
“Mio padre è rientrato a Londra . The o Caffè?”
“Farò colazione in aeroporto. Volevo solo salutare mia sorella”disse Daniel
“Dorme, il fuso orario l’ha distrutta..e ieri notte non abbiamo dormito molto”aggiunse malizioso.
“Credo non le dispiacerà essere svegliata”disse Daniel decidendo d’ignorare la provocazione che James gli stava lanciando.
“Io invece credo di si..Hai un volo da prendere..”
Daniel lo guardò con tutto l’odio di cui sapeva d’essere capace.
“Qualcosa non va ?”disse James calmo
“Tutto benissimo” sibiliò Daniel pensando che sarebbe stato il primo a pagargliela se il suo piano fosse andato bene “Avrete presto mie notizie” aggiunse
“Lo spero. Buon viaggio…cognato”disse James.
Daniel uscì di casa e salì sulla macchina che lo aspettava.
Scrisse un messaggio a Lillian “ Ti prometto che tornerò a prenderti” digitò. Poi lo cancello. Non poteva rischiare che James leggesse il messaggio al posto di sua sorella “ Torno a New York , ci sentiamo presto” scrisse e lo inviò.

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