Stupro d'ufficio

Scritto da , il 2019-10-21, genere dominazione

Il mio lavoro è fatto anche di missioni all’estero e in Italia, per aprire nuove filiali e avviare progetti. Di solito vado in treno, ma viaggiando in due e a breve raggio, l’azienda noleggia una macchina con autista. Stavolta vado a Firenze per due giorni, con Andrea, il mio collega-amante, del quale ho già parlato in altri racconti.
La mattina della partenza, arriva la Mercedes sotto il palazzo, io e Andrea scendiamo e l’autista ci fa accomodare caricando i bagagli nel baule. E’ un giovane autista, Guido, sui 35 anni, bel tipo, moro e ben piazzato. Me lo scoperei di corsa anche stamattina, ma il lavoro ci aspetta. In macchina io e Andrea tiriamo fuori i nostri notebook e lavoriamo, l’autista mi lancia continue occhiate dallo specchietto, intuisco che gli piaccio…ad ogni sosta in autogrill non manca mai di farmi qualche complimento e di starmi addosso! Odio gli appiccicosi, ma lui è veramente carino e simpatico, ed ha un pacco gonfio notevole. Andrea mi sfotte inevitabilmente, mi conosce, sa bene che mi sono già eccitata, e infatti ha ragione…! All’insaputa dell’autista, impegnato a bere il caffè, porto Andrea nelle docce dei camionisti dell’autogrill, ci chiudiamo dentro, mi siedo sul water, gli slaccio il pantalone e gli tiro fuori il grosso cazzo che si ritrova e lo spompino a dovere e con l’altra mano mi masturbo…vengo in 5 secondi, e lui mi sborra in bocca dopo qualche minuto. E’ buono, Andrea, saporito e caldo. Mi sciacquo la bocca, ci risistemiamo e usciamo, l’autista è alla macchina che fuma, ci guarda quasi incuriosito e accenna a un sorriso. In macchina mi rifaccio il trucco, e dallo specchietto della trousse noto che sulla giacca scura del tailleur ho un lungo filamento di sperma…Guido ha la vista lunga!
Arriviamo a Firenze, prendiamo l’albergo, tre stanze singole, e poi andiamo alla riunione alla nostra filiale. Lavoriamo come pazzi sino alla sera, poi cena di lavoro con i colleghi. L’autista mangia a un tavolo a parte, ma non manchiamo di scambiarci sguardi furtivi e provocatori. Io e Andrea beviamo come spugne, per alleggerire la tensione e rilassarci ma noto che anche Guido si scola una bottiglia di Chianti da solo…torniamo in albergo tutti e tre ubriachi. Sono stanca morta, so che Andrea vorrebbe scopare ma lo respingo…si fa sotto anche il giovane autista Guido, in corridoio entrambi mi tampinano, sono come due lupi affamati sulla preda, mi stanno addosso, mi toccano sul seno, cercano entrambi di baciarmi, come se l’altro non esistesse…cerco di evitare i loro approcci pesanti, mi avvicino alla porta della mia stanza, l’apro col badge, loro due mi spingono dentro assalendomi…sono confusa, mi gira la testa ma gli urlo che non voglio nulla, che devono andarsene…Andrea e Guido si scambiano continue occhiate di perfida e sottile intesa, hanno un ghigno satanico entrambi…i loro aliti puzzano di vino, come magari il mio…mi abbracciano in una morsa micidiale, cerco di divincolarmi ma ovviamente due uomini nerboruti hanno la meglio su una donna piccola e debole come me. Mi baciano ovunque, mi infilano le mani nel seno, me lo sento strizzicare, le mani tra le cosce, Guido si insinua nelle mutandine e raggiunge la fica penetrandola con due dita…fremo…cedo ma mi riprendo spingendolo via, ma lui rientra e mi penetra ancora, sento di essere comunque zuppa di umori! Andrea mi sollecita “dai Marinella dai facci scopare…non fare la verginella…sei una gran troia…lo sappiamo…dai scopiamo, ci divertiamo tutti…dai puttana, lasciaci fare…ti facciamo godere come una vacca!” e continua a spogliarmi, mi toglie la giacca del tailleur, mi slaccia la camicetta di lino, il reggiseno si strappa, mettendo in evidenza la mie piccole ma belle tettine…Andrea mi assesta due schiaffi, non violenti ma forti, mi stordisce, mi prende per i capelli e mi butta in terra in ginocchio…entrambi si tirano fuori dalle lampo i loro grossi piselli, già in erezione e me li mettono in bocca a vicenda…esito, chiudo la bocca ma un altro pugno in testa di Andrea mi convince a fare quello che dice…imbocco i cazzi a turno e li spompino a malavoglia, sperando che sborrino il prima possibile. Guido gode e sorride malevolo…Andrea mi spinge per la testa sul suo cazzo e poi su quello dell’autista…ridono come indemoniati di me…assaporo il gusto forte dei loro membri eccitati, li masturbo per bene aumentando il loro piacere, il giovane non resiste e senza dire nulla mi sborra in piena bocca, un fiume di sperma mi affoga, stento a ingoiarlo tutto, mi sbrodolo sul seno…Andrea ride soddisfatto…Guido continua a farselo spompinare nonostante l’orgasmo, ed è comunque duro…Andrea mi trascina per i capelli per terra verso il tavolino del salotto, e con violenza mi butta a pecora sopra il tavolino e da dietro mi penetra nella fica, scopandomi come un ossesso. Non l’ho mai visto così violento…
Mi scopa con foga, con botte profonde e violente di cazzo, io godo come una vacca in calore, ma mi trattengo dall’urlare, Andrea mi conosce bene e sente la mia micetta in fiamme “aaahhh stai godendo troia, sei proprio una puttanona Marinella, ti sento che godi…ti sento la fica a fuoco…troiaaaa!” e continua a scoparmi, mentre Guido si sta spogliando della divisa blu di autista, masturbandosi alla vista di questa manager 50enne violentata in una stanza d’albergo, da un suo collega e da un lurido autista sfigato!
Andrea mi sbatte a sangue, ogni tanto mi assesta qualche pugno sulla schiena, facendomi malissimo ma anche facendomi godere con il suo cazzo che mi sfonda l’utero…Guido si avvicina alla mia bocca con il cazzo di nuovo in tiro, mi tira per i capelli costringendomi a un pompino quasi a soffocarmi…sono disperata, tra due belve assetate di me!
Andrea mi da le ultime botte e poi con un urlo disumano mi sborra nella fica, allagandomi tutta! Mi infligge ancora parecchi colpi, si scarica le palle del tutto, sino all’ultima goccia, e ancora colpi…Poi esce fuori dal mio corpo, si pulisce la cappella sul mio culo, sparge lo sperma sul vestito, si pulisce le mani sulla gonna di Armani che ho ribaltata sulla schiena…che schifoso! Guido ride come un matto, continuo a spompinarlo ma non riesce a venire…Andrea va al frigobar, prende tutte le boccette di alcolici e se le scola insieme a Guido in un attimo di pausa, io rimango stesa sul tappeto tramortita da quello stupro gratuito…i due sono sempre più ubriachi, e fuori di testa!
A un certo punto, Andrea mi guarda con aria cattiva, con mio orrore si sfila la cintura dei pantaloni e comincia a battermi sulla schiena, urlo “basta, basta Andrea ti supplico…ma che vi ho fatto di male, ahi ahi mi fai male cazzoooo….smettilaaa ti prego!!” ma lui continua a battermi come una vacca con la cinta di cuoio, poi con la stessa cintura mi lega le mani dietro la schiena, mi afferra per i capelli e mi trascina per tutta la camera per terra, sino al tavolino, mi alza di peso e mi mette sopra a pecorina. Mi offre a Guido, che si avvicina masturbandosi, ridendo ubriaco perso, mi mette la cappella sul buco del culo e la spinge dentro senza nemmeno lubrificarmi un po’…urlo dal dolore…il suo grosso tarallo di carne mi sventra letteralmente, lo sento farsi strada nello sfintere, dilatandolo senza pietà…mi ha rotto il culo! Il bruciore mi devasta, piango di dolore, sento il trucco che mi cola dagli occhi sulle guance…provo a divincolarmi ma Andrea mi colpisce alla testa con uno schiaffo “ferma troia, stai ferma…Guido ti sta inculando…fallo godere puttana! Sono anni che ti voglio violentare brutalmente…farti godere e soffrire, sei proprio una grande mignotta!!” e mi tiene la testa schiacciata sul tavolo, mentre Guido continua a incularmi, facendomi piangere dal dolore (ma anche dal piacere, comunque…). Potrei urlare forte e invocare aiuto, divincolarmi di più e scappare verso la porta, ma non lo faccio…soffro, sto venendo stuprata da due uomini, ho gli orifizi in fiamme, ma in fondo credo che mi piaccia questa sadica situazione…piango e mugugno, ma mi godo l’assalto di questi due energumeni ubriachi e violenti!
Guido mi sbatte violentemente, Andrea continua a bere e masturbarsi a pochi centimetri dal mio viso…la testa ferma sul tavolo, le braccia legate dietro la schiena…sono il loro agnello sacrificale!
Guido bestemmia e gode, mi sbatte come un pistone impazzito, ho il culo praticamente lesionato dalla violenza della sua penetrazione…dopo poco grugnisce qualcosa e sento che mi sborra dentro lo sfintere, allagandomi ma dandomi con lo sperma un attimo di lubrificato sollievo.
Andrea ride e gli fa i complimenti…poi mi afferra e mi butta per terra sul tappeto, sono come un sacco vuoto, mi allarga le cosce, mi sputa brutalmente dentro la fica e crolla su di me, penetrandomi di peso senza nessuna pietà! Il suo cazzone mi sfonda l’utero, mi da dei colpi inverosimili, senza controllo, sento il suo alito alcolico nauseabondo…ogni tanto mi da un ceffone in testa per farmi male…sono la sua preda sessuale…Guido è schiantato sul letto, ci guarda ridendo sadicamente e bevendo le ultime boccette di whisky…Andrea mi guarda e mi scopa come un automa, è senza freni…entra e esce dal mio corpo, la sua cappella è gonfia come una mongolfiera, in realtà ho un paio di orgasmi, ma sto zitta e godo in silenzio dentro di me…lui è una furia…non l’ho mai visto scopare così ubriaco.!!
Ogni tanto esce dalla fica e mi mette il cazzo tra le tette, facendomelo anche succhiare, poi rientro dentro e continua a scoparmi…mentre lo fa mi alita in faccia, ha gli occhi spiritati…il cazzo durissimo, è una bestia da monta! Io sono a pezzi, le braccia legate dietro la schiena mi fanno malissimo, non posso muovermi, ho le cosce alzate sulle sue spalle, sono tutta sua…poi finalmente alza gli occhi al cielo, emette una bestemmia di gola e mi sborra tutto nella fica!! Mi dai colpi ripetuti e a fondo, si scarica completamente…e si accascia sopra di me, schiacciandomi a peso morto. Si alza barcollante e crolla sul letto…Guido ride di gusto, si riveste alla meglio con la sua divisa da autista, prende 50 € dal portafoglio e me lancia addosso “tieni puttana, queste sono per la scopata e il vestito rovinato…ci vediamo domani mattina, che torniamo nei nostri ruoli…” e torna nella sua stanza. Andrea si rialza dal letto, balbetta qualcosa, si riveste in modo confuso e mi alza da terra per mettermi sul letto, mi slaccia la cintura liberandomi le braccia…con la voce tremolante mi saluta “ciao Marinella…sei stata fantastica…una zoccola da stupro, chi l’avrebbe detto? Spero tu abbia goduto come noi due…buonanotte tesoro!” e mi da un lieve bacio sulla fronte. Ho il vestito praticamente da buttare, il reggiseno e le mutandine strappati, sono piena di sperma ovunque, ho dei spaventosi lividi sulla schiena e sulla braccia, la figa e il culo in fiamme, sono sconvolta…
Questi due, Andrea e Guido, mi hanno praticamente violentato nella mia stanza d’albergo, in una missione di lavoro, lui un collega manager e l'altro uno sporco autista proletario…ma anch’io ho goduto di questa esperienza forte e sconvolgente…da ripetere senz’altro!

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