La mia storia con Tea, un Thailandese complicato. Parte 1, ci incontriamo

Scritto da , il 2019-07-25, genere gay

É uno degli incontri più significativi fatti in Thailandia, resterá un ricordo indelebile, nel bene e nel male. Lo conobbi in aprile di quattro anni fa nella sauna Babylon, Bangkok. Appena arrivato, nello spogliatoio vedo questo minuto, giovane e sexy Thai sorridermi e aspettarmi che esca, e pure io ho intenzione di prenderlo. Ci incamminiamo verso il labirinto, Tea mi precede e una volta dentro mi affianca e le nostre mani si afferrano. Lo volevo, e l'ho preso. Lui mi voleva, e mi ha preso. Entrambi felici, senza dire nulla (saprà l'inglese?) cerchiamo una cabina e dentro. E subito ci baciamo avvinghiandoci forte, con passione, disordinatamente. Si getta sul mio cazzo e lo pompina con avidità, i suoi occhioni mi fissano mentre il mio uccello svolazza nel suo cavo orale e io sono rapito da questo "twink". Tocca a me succhiarglielo, e non dura a lungo, mi sborra in bocca e bevo, mentre mi sego e schizzo sulla parete della cabina. Quindi, rilassati, ci parliamo e sí, l'inglese lo sa. Lui 19 anni, alto circa 1.60 per 52 kg, (come da sua carta d'identità che vedró poi) un visino molto "cool" e un corpo magro ed asciutto, uccello un 14/15cm. circa (dato il lavoro che faccio, dove metri e righelli sono di uso quotidiano, riesco a misurare a occhio cm+ cm- oggetti non enormi) ed é bello parlare e stare con lui. Tempo una mezz'ora e ci arrapiamo di nuovo, 69 con ingoio reciproco, e lui mi dirà, piú volte... É la prima volta che bevo lo sperma! Non vedró mai la sua sborra, sempre imboccata con gusto, e anche lui berrà sempre la mia. Dormirá con me e comincerà ad innamorarsi... e un qualcosa di simile nasce pure in me, anche se la ragione pone un freno... troppo presto! Un dolce risveglio, tra baci abbracci ed intensi 69. Due giorni cosí, poi una sera ho un appuntamento con un amico di lunga data che poi dormirá con me, e Tea... scoppia a piangere, mi dice eehh non sono importante... Insomma, fa il geloso! Gli spiego, ti ho già detto che ho altri amici non posso dimenticarli eh, ci vedremo ancora, tranquillo Tea mi piaci e voglio stare ancora con te. Vuole vedere il mio amico, va bé vieni con me, mangiamo insieme al mio amico poi Tea va via a dir poco affranto. Ci rivedremo due giorni dopo, sempre piú legato a me, mi dice vorrei essere il tuo boyfriend, non credo faccia finta é molto emotivo, e anch'io provo molto affetto per lui, anche se gli dico é troppo presto per dire boyfriend, anzi non é il caso... Per essere boyfriend bisognerebbe vivere insieme e non posso, vivo in Italia! Cerco solo di farlo felice in quei pochi giorni che possiamo stare assieme, comunque torneró in Thailandia e ci rivedremo. Mi mostra una suo "selfie" piangente...?? Mi racconta che mesi prima conobbe uno svizzero che gli disse subito ti amo Tea, ti adoro bla bla, alcuni giorni di passione e sesso poi sparí senza dir nulla, Tea lo chiamó e costui rispose sono in aeroporto, e quella fu la foto che Tea mandó allo svizzero chiedendogli perché mi hai piantato cosí?...Tea quel tizio ti ha illuso, ok non voglio fare altrettanto! Forse é stato superficiale, diceva per dire ti amo e lo hai frainteso, era il tuo primo incontro con uno straniero? Sí, risponde. Poi arriva il giorno del rientro a casa, Tea piange a dirotto... Si calma, rifacciamo sesso tutta mattina, sborriamo tre volte entrambi. Poi a mezzogiorno devo liberare la stanza e devo partire, a fatica lui si ricompone dopo l'ennesimo pianto, e ci separiamo. Avendo il volo a mezzanotte andró a fare visita all'amico "rivale" alcune ore a casa sua, come ho anche spiegato a Tea. Mentre sono là, Tea mi chiama. Piange così tanto che non capisco cosa dice, gli dico cerca di calmarti e scusa se metto giù, non si può conversare cosí, mi metti in imbarazzo anche con il mio amico! Riattacco, e gli mando un sms per tranquillizzarlo. Ci rivedremo su Line anche a farci seghe, e vedró le sue sborrate per la prima volta! Meno male che non piange piú, e saremo sempre legati da un sentimento forte...

Un giorno però mi dice, con voce rotta dal pianto, che il padre é in ospedale con una emorragia cerebrale in gravi condizioni, é metá luglio, e decido di andare una settimana a trovarlo per stargli vicino. Una volta lá, beh andiamo a trovare il paziente, ma boh... Succede che per due giorni mi dice oggi no, poi ci andiamo, in ospedale vaghiamo tra i piani, poi aspettiamo la madre che non arriva, sembra che non sappia dove sia ricoverato, mi pare tutto strano. Dopo alcune ore cosí, andiamo via. Mi ha detto che sta in una stanza isolata e non si puó entrare, ma almeno vederlo da fuori sí, se sapesse dov'é... Non voglio pensare male né chiedergli spiegazioni sul perché non sappia .dov'é visto l'argomento, tengo troppo a Tea e preferisco sorvolare, in una settimana sarà l'unica volta che andremo in ospedale a (non) fargli visita. Ma cazzo, penso, dovrebbe andarci tutti i giorni con o senza di me. Boh... peró é lui a dover decidere, non io... Un giorno sí e uno no accompagno Tea in una palestra poco distante dove gioca a pallavolo, mi dice che nel suo team sono tutti gay (anche gli avversari!) Tea é il piú basso di tutti, ma gioca bene. Certo, guardo anche gli altri, tanti sono bei fighi arrapanti in tenuta da gioco. E il sesso non manca, come sempre. Tanta sborra bevuta... Ritorno, con Tea di nuovo singhiozzante e lacrimevole. -continua -

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