Nozze d'argento

Scritto da , il 2019-07-07, genere trio

Siamo rientrati ieri sera dopo una settimana di vacanza in un villaggio turistico in Calabria. Lo scopo non era proprio la vacanza e adesso vi racconterò. Intanto mi presento: Sono Giulia, sono sposata con Carlo e abitiamo nell'agrigentino. La prima settimana di luglio è la nostra settimana: il 2 è il giorno di compleanno di Carlo e ha compiuto 54 anni; il 3 è il giorno del nostro anniversario di matrimonio, quest'anno il 25°; Il 5 il giorno del mio compleanno, il 50°- Un paio di mesi fa, parlando di questa settimana speciale, nozze d'argento e il mio 50° compleanno, dissi a Carlo che avremmo dovuto fare dei festeggiare in grande stile. Eravamo abituati che ogni anno sceglievamo un unico giorno per festeggiare e ci scambiavamo il regalino. Quest'anno, più che altro per le nozze d'argento, avevo di organizzare una vesta invitando tutti i nostri parenti. Disse che era contrario, che voleva che festeggiassimo noi soli e che quest'anno non era il caso di scambiarci dei regalini. "Come mai? L'abbiamo sempre fatto!" Disse che ci facevamo un regalo unico per entrambi. Ero curiosa, lui strano- "Cosa?" Chiesi ridendo pensando che scherzasse. "Ci regaliamo un cazzo". Risi ancora. "Un cazzo cioè niente?" "No. Un cazzo vero. Tu ti fai fottere da un cazzo nuovo e ti diverti ed io mi diverto a guardarti". Restai di stucco. Eravamo stati sempre una coppia normale, anche se, scopando, ci eravamo confessati qualche peccatuccio. Ma solo allusioni e qualche piccolo accenno. Il fatto era che più ci scherzavamo su più sembrava assodato e ci convincevamo per il si. Tanto che, quando propose di trascorrere una settimana fuori, gli dissi: "Per forza? Che bisogno c'è? Non lo possiamo fare qua?" "Hai qualcuno a cui rivolgerci e invitare?" "Lo scemo che sei". Disse che fuori mi sarebbe stato più facile provocare qualcuno. Mi metteva veramente a disagio e gli dicevo che non ero più una donna che poteva provocare e farsi abbordare da un altro. Lui mi diceva che ero ancora un gran bel pezzo di fica e non mi sarebbe stato difficile. Vero è che sono ancora una femmina piacente e sensuale, ma fare certe cose alla mia età non era da me. Eppure faccio voltare gli uomini per strada perchè le mie forme femminili sono ancora abbastanza attraenti: una 4° di seno, ventre quasi del tutto piatto, bei fianchi rotondi, un bel culo alto e un gran bel paio di cosce; le mie carni ancora sode e liscie; inoltre un viso attraente, stuzzicante e con due occhi castani che parlano da soli. Prenotò la settimana di vacanza da sabato 29 giugno a sabato 6 luglio. Un bel villaggio con tutti i confort. L'idea e lo scopo era quello. Non so se nella normalità quotidiana avrei notato, già la prima sera, un tipo molto interessante, prima al ristorante e poi nel luogo passatempo dove c'è il bar e si fa animazione. Un giovane alto e moro con i capelli ricci. Molto attraente e sensuale. Mi piace e cerco di incontrare il suo sguardo. Ci riesco più volte, pure con qualche sorrisino. Dopo l'animazione si avvicina al nostro tavolo, si presenta, Antonio, ci da il benvenuto e dice di essere il capo dello staff del villaggio. Ci augura di trovarci bene e ci ricorda che l'indomani mattina, ci aspettava in cucina per l'aerobica. Da vicino è ancora più attraente ed ha pure un buon profumo. Carlo forse nota le mie emozioni e mi chiede se mi piace. "Scemo!" "Non dimenticare il regalo che ci dobbiamo fare. Datti da fare. Se ti piace provaci. Prima lo troviamo meglio è"- Sono molto eccitata e Carlo mi fa eccitare di più, tanto che riesce a farmi dire che Antonio mi piace e che mi piecerebbe scopare con lui. A letto scopo con Carlo e penso ad Antonio. Lo capisce e me lo dice. "Che vuoi? Colpa tua." Mi eccito ancora di più l'indomani mattina durante l'aerobica. E' in costume a pantaloncini; è abbronzatissimo, noi invece siamo poco abbronzati, quasi bianchi. Sono in due pezzi e muovendomi al suono della musica sento le mie tette e il mio culo che sobbalzano. Siamo una ventina in tutto: ragazzi, ragazze e coppie giovani e meno giovani. Riesco a conquistare le sue attenzioni e sento i suoi ochhi sulle mie tette, sui miei fianchi e sulle mie cosce. Penso che probabilmente mi sarei fatta guardare e avrei fatto di tutto per provocarlo a prescindere dai nostri progetti. Ci incontriamo più volte durante il giorno e la sera ci offre pure il caffè. Carlo mi consiglia di andare in giro da sola per essere ancora più provocante e più disponibile ai suoi occhi. L'indomani pomeriggio ritorno da sola in piscina e avviene il primo colloquio a quattr'occhi. Mi dice che vuole offrirmi qualcosa al bar e accetto volentieri. Mi chiede di mio marito e dico che di pomeriggio non rinuncia mai al riposino. Ritornando dal bar e camminando lentamente mi dice che al posto di mio marito non mi lascerebbe andare da sola. "Mica mi mangiano!" "Io ti mangerei" disse passando al tu. "Sei sicuro che io mi farei mangiare?" Aveva captato le mie provocazioni e mostra una certa sicurezza. "Sei una donna molto vogliosa" "Davvero? Cosa te lo fa pensare? "Essere esuberante e apparire vogliosa non vuol dire essere una donna che si da facilmente. Spesso avete strane idee voi uomini." Mi risistemo sulla sdraio e lui si mette in accovacciato. Affonda: "Non ti dispiacerebbe con me vero?" Adesso, sul dunque, si che mi trovo in difficoltà. Che devo dire? Se lo mando a quel paese può fallire il nostro progetto; se gli dico di si è come comportari da puttana; se gli dico si però con mio marito non immagino nemmeno che idea si fa di noi. Però gli dico proprio così e non riesco ad immaginare l'espressione della mia faccia. Silenzio assoluto. Poi mi chiede se siamo due viziosi. Lo guardo sorridendo e gli dico chiaramente che mi piacerebbe molto farmi scopare da lui. "E allora?" "Non puoi venire da noi?" Silenzio. Riflette e poi dice: "Non possiamo prendere un po di confidenza e ne parliamo? Vieni da me ora?" Questa volta silenzio da parte mia. Rifletto. "Casomai domani pomeriggio". Racconto tutto a Carlo e decidiamo di si ma non avrei dovuto congedermi completamente. Gia Antonio capisce tutto la mattina durante l'aerobica. Il pomeriggio ritorno in piscina, si avvicina e dice: "Allora? Andiamo?" Andiamo e non appena entriamo siamo già ognuno fra le braccia dell'altra a toccarci e a slinguarci. E' da anni che non scopo con un altro e sento venir fuori tutta la mia libidine. Siamo vogliosi entrambi, mi sgancia il pezzo di sopra e prende a leccarmi le tette dicendomi che sono grosse come piacciono a lui. Gemo più volte e cerco il suo cazzo: lo prendo e lo meno. Ci buttiamo sul letto, mi sfila il pezzo di sotto e ci cimentiamo in un 69 frenetico. Il suo ventre il cazzo e le cosce sono bianchi formando un cotrasto molto eccitante con l'abbronzatura de resto del corpo. E' del tutto depilato ed ha proprio un bel cazzo. Mi diverto a leccarglielo tutto, comprese le palle e lui geme continuamente. Di contro la sua lingua mi fa impazzire e pochi minuti ho un orgasmo che mi fa girare la testa. Mi fa mettere supina e mi vuole scopare. Gli dico che lo rivoglio in bocca. Me lo ficca dentro e mi scopa. Insiste che che mi vuole rompere la fica e gli dico che lo voglio in bocca. Con una troia come me non resiste e mi sborra in bocca. Ingoio tutto meravigliandolo. Mi dice di farglielo diventare di nuovo duro perchè mi vuole scopare e gli dico che lo voglio anch'io ma insieme a mio marito. L'indomani sera è la sera giusta. durante l'animazione siamo vicini, prendiamo il caffè ed è carlo stesso che gli dice di venire da noi. E' convinto ma timoroso. Una volta a letto il timore va via. Da parte mia quell'approccio del giorno prima fu salutare. Infatti non ho l'impatto iniziale e anche la presenza di mio marito non mi è traumatica. Me li spompino entrambi in ogni modo e mi scopono in bocca pure con le palle. Mi scopano, uno nella fica e uno in bocca e poi si scambiano posizione. Mi fanno godere più volte e più mi fanno godere più troia mi sento e divento. Non so che strane idee ha Carlo, il fatto sta che mi vuole penetrare nella fica mentre me la sta sfondando Antonio il quale, porco com'è gli dice di accomodarsi. Mi scassano completamente con due cazzi. Non avevo mai sognato una cosa del genere. Antonio mi sborra in bocca mentre Carlo mi scassa il culo. Me lo lascia in bocca facendomelo gustare fino a quando non è pronto per penetrarmi ancora. Sono a cavallo su Carlo e mi dimeno sul suo cazzo. E' mio marito che gli dice di scassarmi il culo. Mentre mi penetra dice che è una fortuna averci conosciuti. Prende a scoparmi nel culo e mentre mi spinge ,sempre più forte sul cazzo di mio marito per la prima doppia della mia vita. Godiamo tutti insieme e sento sborra in tutte le mie viscere. L'indomani pomeriggio Carlo mi dice che se voglio posso andare da lui. Che pomeriggio! La sera da noi e l'indomani io da lui. Che peccato quando finisce una bella vacanza!

Questo racconto di è stato letto 8 4 3 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.