L'appuntamento

Scritto da , il 2019-05-21, genere tradimenti


E' arrivato il grande giorno almeno per me. Mi preparo fin dal giorno prima, mi depilo con cura, fermandomi al punto dove so come gli piace la mia fica pelosa. Solo al pensiero che tra poco ti potrò toccare, già comincio a bagnarmi. La luce del sole attraverso la tapparella mi sveglia già sorridente al pensiero che da li a pochissime ore ti vedo. Mi vesto, vorrei essere strafica ed eccitante. Scelgo una sottoveste di raso nero, nasconde i difetti e fa rizzare i capezzoli. Calze color carne e reggicalze nero. Sopra la gonna pure nera, con uno spacco e una camicia, poco trucco, poco profumo, niente tracce. Niente mutandine. Te l'ho promesso. Niente slip se fosse capitato di vederci. Ricordo i particolari che a te piacciono.
Ora vengo a prenderti, faccio tardi, mando un messaggio, mi aspetti fuori dalla stazione. Eccoti li, caspita che bello, alto, moro, elegante, magnetico. Svetti fra tutti. O svetti ai miei occhi pieni di voglia e di lussuria. Sali in macchina mi baci sulla guancia e so quello che pensi. Vorresti infilare la mano sotto la gonna per verificare se sono senza slip. Ma ti fermi, forse la gente, forse le mani gelide. Mi innervosisco, ti chiedo tre o quattro volte la stessa cosa e poi ti porto a casa mia. Io so che rischio, ma so che è l'unico posto tranquillo. Tu sei combattuto, non ci vorrebbe un casino familiare ora, sono una pazza lo so, ma ti voglio. Ho assaggiato già il tuo cazzo in quel bar alla stazione della tua città e desidero solo sentire il tuo profumo e il tuo sapore addosso a me. Appena chiuso il portone di casa dietro di noi, ti butti su di me, mi baci, mi annusi; che bella bocca, mi stai facendo impazzire, ti piace la mia pelle, mi mordicchi le labbra, mi lecchi il collo. Hai sempre detto che ho la pelle morbida come la seta. Ti abbassi davanti a me, infili una mano sotto la gonna, sussurri un "grazie". Senti già il mio paradiso in pieno fermento, bagnato peloso e caldo. Vai fuori di testa. Mi porti sul divano, mi spogli, ti spogli, il blu ti dona un sacco. Ti inginocchi davanti a me quasi adorante, come se avessi visto una delle cose più belle e desiderate, mi lecchi il seno, lo raccogli tra le mani, mi succhi i capezzoli, vorrei me li mordessi. Te lo chiedo: "Mangiamele, mangiale". La tua mano si insinua tra le cosce, infili un dito nella fica fradicia e bollente, poi due tre... Cominci a scoparmi con le dita, le fai roteare, poi ti sollevi, alto e imperioso davanti a me e mi metti il bacino davanti al viso. Senti il tuo profumo di maschio, vedo il cazzo che svetta davanti a me. Vorrei succhiarlo, mordicchiarlo, ma sto godendo come una vacca sotto la maestria delle tue mani. Voglio di più, non devo perdere il controllo, ma mi sorprendi. Ti sdrai sul tappeto, vuoi che mi sieda sul tuo viso, vuoi che ti venga in bocca, vuoi bermi. Un po' impacciata ci provo ed è fantastico. "Se vuoi andiamo sul letto". Mi siedo, tu stai in piedi, davanti a me, comincio a prendermi cura del tuo uccello, ti lecco le palle, salgo e scendo lungo l'asta, lo voglio tutto in gola. Mi guardi, mi dice:"guardati allo specchio, guarda cosa stai facendo". Mi sento troia e mi piace, poi chiudo gli occhi, voglio gustarmelo. Comincio a pompare, faccio scivolare la lingua lungo tutta la tua magnifica lunghezza."Che cosa sei" dici tu, io penso"non finisce mai questo cazzo è fatto bene, buono, grande". La tua cappella rossa e grossa risponde ai miei stimoli. Raccolgo con la lingua tutte le piccole gocce che escono dalla punta. Gioco con il frenulo, lo ingoio, lo mordicchio, lo succhio. Caldi fiotti di sborra dolce scendono in gola, lo vedo fremere, lo vedo pulsare. Ma la tua reazione è immediata, mi sdrai sul letto, vieni sopra di me, il tuo uccello trova subito la mia fica, cominci a strusciarlo sul pelo, ci giochi tu ora, lo passi sulle grandi labbra e bagnato com'è entra poderoso e mi scopi la fica finalmente. Sento che ti piace, rotei il bacino, cerca tutti gli angoli, si bagna per bene, scivola dentro che è un piacere, come fosse un pistone nel cilindro pieno di olio bollente, le mie mani ti pizzicano le natiche, ti accarezzano la schiena. Colpi profondi mi sconquassano, mi fanno impazzire, raccogli le tette, le pizzichi, stringi i capezzoli."Ecco vengo vengo ancora". Insieme. Resti fermi un attimo sopra di me, come su un guanciale di raso, il calore della mia fica ti fa impazzire e indurire subito. Non ti fermi sei inesauribile, so cosa vuoi, vuoi tutti i miei buchi.Li vuoi riempire tutti. Sussurri che non mi vuoi fare male, se non voglio non importa. Invece i miei umori sono scesi copiosi lungo le mie cosce e nel buchino dietro. E' pronto, bello bagnato e lucido, mi metto a pecorina, lo faccio entrare. "No, non fai male. Scopa la tua puttana, aprile il culo, fammi impazzire, aprimelo in due." Il tuo cazzo scivola piano dentro il culo, lo sento, sento che mi da piacere. Il tuo cazzo è grosso, mi apre, mi sconquassa, mi eccita come una vacca. La mano sulla fica grondante, mi fa impazzire, sento le tue palle irrigidirsi. Lo sento sbattere, sento il rumore del tuo bacino contro i miei fianchi. "Ti piace eh? Il mio culo grosso e bianco ti piace". Vorrei vedere tutto dall'alto. Vorrei vedere le tue mani sui fianchi che penetrano nella pelle, vorrei vedere il tuo cazzo che si perde dentro per poi uscire più duro di prima. Lo sento che stai per venire. Faccio scivolare fuori il cazzo dal buco del culo ormai aperto. Ti voglio sulle tette. E' rimasto poco, ho raggiunto il mio scopo: svuotarti le palle trovando il massimo del mio piacere. E' una gran bella scopata. La migliore della mia vita.

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